Non avevo intenzione di parlare della bandiera del Secondo Reich nella camerata di una caserma fiorentina dei carabinieri. Non è che ci fosse molto da dire: quella bandiera è usata da decenni dai gruppi neonazisti per ovviare al divieto di usare vessilli del Terzo Reich, e gli altri poster nella camerata danno comunque un’idea di quali siano le idee del carabiniere in questione. Diciamo che non è strano che la vita dell’esercito attiri anche persone con quelle idee: si spera che siano una piccola minoranza e che negli anni imparino un po’ di cose.
Poi però in una discussione su Facebook ho scoperto questo articolo e ho pensato che magari qualcosa da dire ce l’ho: non riguardo al carabiniere “amante della storia” ma al brigadiere Antonio Serpi, rappresentante della linea mobile del Co.Ce.R. Prima di proseguire qui, vi invito a leggere il suo testo. Fatto? Bene.
Non potendo negare il fatto, Serpi si lancia all’attacco, derubricandolo a «una mera opinione individuale che in poco tempo è diventata collettiva, senza approfondimento alcuno» (vabbè, magari non sono in molti a sapere l’inglese e leggere questi estratti, oppure il concetto di “approfondimento” si estrinseca nel vedere cosa scrivono i giornali di destra) e ricordando che «esiste l’articolo 260 del Codice Penale che vieta l’acquisizione di informazioni all’interno delle installazioni militari» (possibilmente vero, ma irrilevante rispetto all’esistenza della bandiera). Aggiungo anche che per un membro delle forze armate tenersi la bandiera di uno stato contro il quale cent’anni fa eravamo in guerra non è in genere una grande idea, neonazisti o no.
Detto in altri termini, non sarebbe stato sufficiente – se non proprio tacere – limitarsi a dire “il carabiniere ha fatto una cazzata, ma non aveva idea del significato di quel vessillo”? Perché si è invece voluto farne una questione nazionale, tenuto conto che in realtà da sinistra non si sono nemmeno filati più di tanto la cosa, anche perché c’era la molto più appassionante fondazione di Liberi e Uguali?
Aggiornamento: (22:10) Secondo il Laboratorio di Storia marittima e navale dell’Università di Genova, la bandiera in questione è la Reichkriegflagge, la bandiera da guerra dell’Impero (quello di Bismark).
Ultimo aggiornamento: 2017-12-06 22:14
Non ho indagini statistiche a riguardo, ma so di troppi pulotti/caramba amanti dell’estrema destra, molti di più di una sparuta minoranza. Diciamo che è una forma di deformazione professionale, specie fra i giovani che sono molto inquadrati.
Nota: nel codice militare non esiste il reato di propaganda ed apologia del nazifascismo, il milite verrà giudicato solo da un tribunale civile. In parole chiare se il suo comandante si è incazzato si fa qualche giorno di rigore e morta lì (e si deve essere incazzato sul serio perché ha ricevuto una telefonata dal suo comandante che l’ha ricevuta da uno dei magnifici quattro PD).
Non mi stupisce affatto che il tipo abbia detto quello che ha detto, anzi debbo notare che in virtù del suo ruolo istituzionale si è trattenuto. Secondo te per chi vota? Sai vero che dentro il cocer vige un particolare tipo di selezione, vero?
certo che lo so. Ma a me interessava far notare le dinamiche dialettiche, come del resto si legge anche dal titolo. Il tizio del Cocer farà meno danni se ci saranno più persone che sanno comprendere un testo scritto.
Il tizio del cocer non vuole fare meno danni, ne vorrebbe poter fare di più.
Per fortuna i magnifici quattro del PD hanno i mesi contati.
Colla DC e il PCI staremmo a parlare di una simile cazzata? O qualcuno pensa seriamente che quella persona si informerà e cambierà idea dopo una punizione (foss’anche il carcere)?
Un mio compagno delle elementari e medie è nei Carabinieri da oltre 15 anni ed è di estrema destra, ma proprio estrema: rientra appieno nel campione statistico definito da mestesso.
Vive e lavora ora nelle terre di .mau. colla moglie ispettrice (sì, la moglie è il suo capo) e non mi meraviglierei se nella volante avesse un bustino del Duce al posto dell’Arbre magique… abbiamo intenzione di fare un indottrinamento antifascista a tutte le nostre Forze dell’ordine?
Il reato non è *pensare* che il fascismo sia una bella cosa (e ovviamente non lo penso, per rassicurare i più indignati dalla bandiera), questo il PD dovrebbe saperlo. Sarà che siamo in campagna elettorale ed è decisamente più facile rispondere a queste boiate piuttosto che di cosa si è combinato di pessimo in questi anni?