Pro-Test e divulgazione scientifica

Ieri ho perso un po’ della mia vita a vedere i commenti a questo status Facebook dove Beatrice Mautino si lamentava di un video – lo trovate in questo post di se-dicente “divulgazione scientifica” fatto dall’associazione Pro-Test.

Da quanto ho capito leggendo i commenti (io il video non l’ho guardato) questo video dovrebbe essere a favore della sperimentazione animale e contro tale Edoardo Stoppa e i suoi servizi televisivi a Striscia la notizia (inutile aggiungere che non guardo né la trasmissione né tanto meno quei servizi) contro i ricercatori che fanno appunto sperimentazione animale. Prima di proseguire, specifico un paio di cose: in questo post non prendo una posizione riguardo alla sperimentazione sugli animali e (ovviamente, visto che non l’ho guardato) non parlo del video in sé ma di come ne hanno parlato quelli di Pro-Test.

Secondo gli esponenti di Pro-Test, il fine giustifica i mezzi: detto in altri termini, le 60.000 visite al video a ieri contano proprio perché sono molte più delle duemila copie che un libro può fare quando gli va bene, e queste visite arrivano proprio perché il video ha come target le persone che guardano Striscia e si abbeverano ai loro servizi malfatti: insomma li si ripaga con la stessa moneta. Rispetto a queste affermazioni ho solo due punti da precisare. Il primo è che le 60.000 visite a quel video sono una goccia rispetto ai tre-quattro milioni di persone che guardano i servizi di Stoppa, e quindi si può fare pari pari lo stesso ragionamento che fanno loro rispetto ai poveri scrittori. Ma soprattutto, non puoi chiamare quel video “divulgazione scientifica”. Lo puoi definire controdisinformazione; lo puoi proporre come un modo per scardinare il monopolio Mediaset. Ma quella non è divulgazione, e chiamarla in quel modo rovina la reputazoine a tutta la categoria dei poveretti che cercano di spiegare le cose sapendo che stanno svuotando il mare con il cucchiaino ma sperando in realtà di insegnare alla gente ad usare anch’essa il cucchiaio, fino a quando ci saranno dieci, cento, mille, un milione di cucchiaini. Probabilmente è un compito impossibile: ma se non ci si prova sarà sicuramente impossibile, e se la gente penserà che video come quello di Pro-Test è divulgazione scientifica avremo sicuramente perso la nostra scommessa.