Rialzati, Alitalia!

Il líder lo si riconosce da quanto è troppo avanti rispetto a noi. Nessuno aveva capito che “Rialzati, Italia!” stava in realtà per “Rialzati, Alitalia!”.
Il líder lo si riconosce da come è capace a far parlare d’altro, per distogliere la gente dalle vere domande. Prendiamo la famosa risposta alla “precaria”, «ma che sposi un milionario». Tralasciamo che la precaria è figlia di una famiglia abbastanza nota della Capitale, e notiamo invece che nessuno si è messo a parlare delle proposte di Berlusconi al riguardo. D’altra parte, si sarebbe dovuto ad esempio parlare del previsto “quoziente familiare”, un modo molto carino per dire “se la femmina se ne sta a casa a fare la calza, pagherete meno tasse”… Il punto è che però avere i giornali anti-Silvio che lo sbertucciano non sposta nemmeno un voto, visto che chi si adonta per la “pessima figura” del nostro tanto non l’avrebbe votato mai, e chi lo vota è gente che apprezza quel tipo di battute.
Ma torniamo ad Alitalia, un’azienda che sta perdendo da anni almeno un milione di euro al giorno, e sta facendo piangere Letizia e Formicone perché quei cattivoni di Air France non vogliono Malpensa impedendo ai padani di andare all’estero. Non so voi, ma io ci sono sempre riuscito… e vorrei anche sapere quanti milanesi amano Malpensa, oltre ai due di cui sopra che speravano di farci su tanti soldi con le prebende alla Sea. Alitalia è già virtualmente fallita, e in quel caso altro che i duemila posti di lavoro che si perderanno.
Bene. Che dice Silvio? Si sveglia una sera, alla festa di compleanno del suo amicone Maroni – che si tiene a Roma, perché lì sono ladroni ma sanno come divertirsi – e dice “nema problema, Alitalia la salvo io, anzi i miei figlioli che sono quasi meglio di me”. Uno magari si chiede perché non si è svegliato nell’ultimo anno e mezzo: beh, a parte che c’erano spallate da dare, la ragione è molto banale: non ha nessuna voglia di cacciare l’euro. Non per nulla, quando il mattino dopo si è svegliato, è subito andato a dire “massì, i soldi ce li mette Intesa-Sanpaolo” (che subito hanno detto “vabbè che siamo ancora in Quaresima, ma non ce n’è proprio”) e poi “ma il governo Prodi potrebbe fare un prestito-ponte, che poi tra qualche mese glielo ridiamo indietro” (facendo finta di dimenticare che il giorno prima la UE ha ricordato che non si potevano fare aiuti di Stato). Di nuovo, dov’è il problema? o meglio, dov’è il problema per Silvio? Lui fa il suo lavoro, che è ricordare al suo potenziale elettore quanto è bravo, strafregandosene di quelli che tanto potenziali suoi elettori non sono (oltre che strafregandosene di dire qualcosa di fattibile in pratica). Visto che nessuno vede i suoi bluff ma tutti si limitano a tirare fuori le macchiette, riesce a fare in modo che anche gli avversari facciano il suo gioco. Chiamatelo stupido.

Ultimo aggiornamento: 2008-03-21 11:12

8 pensieri su “Rialzati, Alitalia!

  1. Larry

    Recentemente il sole 24 ore ha fatto uno studio che ha mostrato come il programma del PDL sia scoperto per una cifra che va da 30 a 50 miliardi di euro. Se la gente prestasse veramente ascolto a dati e numeri, ovviamente nessuno lo voterebbe; invece in Italia questo signore sta per vincere le elezioni per la terza volta.
    A questo punto ce lo meritiamo, come popolo.

  2. mestesso

    Sul Sole 24 Ore di oggi c’è proprio una analisi della campagna elettorale berlusconiana.
    Più o meno dice “Berlusconi non poteva non esprimersi su Alitalia, e per via della Lega non poteva non rilanciare, specie in un settore del Nord dove ha molti consensi. Se è solo uno slogan elettorale estemporaneo come altri, probabilemente non perderà voti, ma la sua credibilità verrà scalfita”.
    Anche lui ne è evidentemente consapevole. E’ una mossa difensiva, e stavolta, leggermente meno finta della media.
    Segno dei tempi mutati: prima ci si poteva permettere di non fare nulla, ora qualcosa bisogna farla, non solo prometterla.

  3. Fabio Forno

    Ti dirò, dietrologia per dietrologia, che potrebbe essere ancora più avanti: siamo sicuri che certe uscite o sbadatezze siano perché non è più così sicuro di voler governare?

  4. paolo beneforti

    non solo Egli parla solo ai suoi elettori – e ai più disimpegnati di essi – ma può farlo contando sul fatto che le sue roboanti dichiarazioni arrivano fino ad essi (almeno come slogan), mentre le dichiarazioni altrui che lo smentiscono non hanno altrettanto “volume sonoro”. sicché domani (o tra una settimana o due) Berly potrà candidamente dire che è Alitalia si vende ad Airfrance perché il governo Prodi non ha voluto fare come diceva lui.

  5. Fabio Forno

    @beneforti: trovamene uno che non fa così. Il problema è che forse gli unici coerenti sono quelli che per il bene non dovebbero mai fare quello che dicono, tipo i verdi.

  6. Taz70

    Berlusconi è Berlusconi. Uno che se lo guardi da una parte fa il liberista e se lo guardi da quell’altra sembra un populista del peggior stampo Peronista.
    Comunque non so se in questa storia mi ha disgustato più lui oppure i leghisti.
    Questi a parole sono dei puri, dipingendosi lontani dalle logiche assistenzialiste “romane”, salvo poi fare quadrato per salvare Malpensa, rivelando così un pensiero e un interesse politico orientato al brutale mantenimento di serbatoi assistenzialistici di voti.
    Bleah!
    W Linate, W Orio Al Serio! :-)

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