Armando Adolgiso, nel suo sito Nybramedia, racconta di tante cose. Una delle sezioni è Cosmotaxi, che (Armando stesso spiega) «presenta tutti i giorni notizie – avvalendosi anche di dichiarazioni di autori – su pubblicazioni editoriali (poesia lineare esclusa), discografiche, mostre, concerti, novità teatrali e cinematografiche, rassegne, convegni umanistici e scientifici.»
Non so cosa sia la poesia lineare, ma so che oggi Cosmotaxi presenta la recensione di Matematica in relax, compresa di intervista in due domande al sottoscritto!
L’aneddoto finale, che non conoscevo, è strepitoso. La tua risposta su come viene insegnata la matematica a scuola è perfetta. Sul fatto che in un’interrogazione di italiano ci si possa arrampicare sugli specchi avanzo invece le mie perplessità.
non certo in un’interrogazione di grammatica, ma se si parla di letteratura uno bravo ce la può anche fare. Se vuoi è poi la solita storia; uno farebbe meno fatica a studiare, ma è una questione di principio.
Aneddoto mio: all’inizio nei compitini scritti di storia dell’arte al liceo mi preparavo tutti gli appunti nei microfoglietti; poi ho capito che facevo più in fretta ad appiccicarmi un po’ di nozioni…
Vabbè, domani che ho tempo mi metto lì e provo a scrivere perché, secondo me, è una leggenda quella secondo cui si può inventare qualcosa in un’interrogazione di letteratura (una mia interrogazione di letteratura, s’intende… 😉 )