Questa settimana e la prossima l’Iper di Rozzano permette di utilizzare i buoni sconto del 25% della spesa che si erano ottenuti nelle ultime due settimane. Ieri, dopo avere pranzato, sono così passato nell’ipermercato a vedere cosa c’era di bello da prendere. Guardando i vari scontrini in mano mia, ho fatto un po’ di conti e visto che con le offerte dei deumidificatori che in cantina da me vanno sempre da grande e delle buste di pappa per le gatte potevo raggiungere 8.94 euro. Avevo uno sconto di 9.03 euro e mi sono detto “perfetto! prendo un sacchetto di plastica piccolo da 4 centesimi e uno grande da 5 e raggiungo la cifra esatta”. Me ne vado trullo trullo alla cassa, poso la roba e vedo che il totale è di 9.02 euro. La cassiera va in panico, dice che non si può pagare con un buono di valore più alto della spesa, e decide di aggiungere un altro (finto) sacchetto per avere un totale positivo di tre centesimi, che comunque non ho pagato. Quando mi dà lo scontrino, lo guardo e vedo qual era stato il problema: mi aveva segnato due sacchetti piccoli invece che uno piccolo e uno grande. “Sì, mi fa, ma io non riesco mai a vedere la differenza, e quindi segno tutti sacchetti piccoli”. A questo punto io mi domando e dico: ma come diavolo funziona la quadratura delle casse in un supermercato? E non è che i sacchetti ci vengano fatti pagare ma in realtà dal punto di vista degli incassi contino praticamente zero, o comunque ci sia una tolleranza ben grande?
Ultimo aggiornamento: 2007-02-14 09:15