Repubblica, confermandosi un quotidiano attento a quanto interessa alla gggente, pubblica
questa lettera, presumibilmente da questa persona (no, non so se nel sito ci sono sue foto), che si lamenta perché la gente snobba le sue due lauree e guarda unicamente il suo fondioschiena.
Bene, io non ho nessuna voglia di fare il politicamente corretto. Quando leggo una frase come «Se io vado in cantiere con i tacchi a spillo attiro l’attenzione… non perché vado contro il decreto sulla 494, ma perché ho pur sempre una bella caviglia… e mi sogno di poter essere presa sul serio nel dare indicazioni sull’impianto elettrico» il mio pensiero è “se vai in cantiere con i tacchi a spillo, sei un’idiota”. Non stiamo parlando di una riunione, dove possiamo discutere sulle regole non scritte di abbigliamento, ma di un posto dove il tacco a spillo non solo è scomodo, ma ancbhe inutile e pericoloso. E provare a scegliere altri esempi?
(però sono d’accordo quando scrive «Del resto in Italia i giornali non fanno giornalismo, fanno mercato»)
Ultimo aggiornamento: 2007-07-17 11:08