Una comunicazione di Telecom Italia (generica) ci aveva fatto sapere che “con le competenze del mese di giugno 2007” avremmo avuto l’IVC, che non è un’Interruzione Volontaria di Cazzeggiamento, ma bensì l’Indennità di Vacanza Contrattuale. Qualche mio collega ha commentato che è ancora un po’ presto per andare in vacanza, ma la realtà è un’altra; in pratica, visto che il primo biennio del contratto delle telecomunicazioni è scaduto da sei mesi, la legge prevede che il povero lavoratore abbia una prebenda, consistente per i primi tre mesi nel 30% del tasso di inflazione programmato, calcolato su minimo tabellare ed ex-contingenza.
Il risultato pratico è che un quadro come il sottoscritto si è trovato nella busta paga la bellezza di diecieuroeventiduecentesimi, scritto tutto lungo per farlo sembrare qualcosa di più. Trasformato nel vecchio conio, il totale è di 19.789 lire; qualcosina in meno delle 20.000 (anzi, 10.33 euro) che trovo nella voce EDR. Come? non sapete cos’è l’EDR? I fortunati come me, che sono lavoratori dipendenti da una vita, a un certo punto si sono trovati senza “scala mobile” (l’aumento automatico legato all’inflazione). Però per il primo periodo si pensò bene di dare loro un contentino, ed elargire un Elemento Distinto della Retribuzione, ventimila lire per l’appunto. Sono passati quattordici anni, e almeno nel contratto delle telecomunicazioni nessuno è ancora riuscito a far confluire nel minimo contrattuale non dico l’ormai fissa indennità di contingenza, ma neppure queste ventimila lire. Le aziende vogliono risparmiare non so quale 0.0qualcosa percento visto che quei soldi non entrano in alcuni calcoli per altre indennità, e il sindacato immagino si sia dimenticato di che si sta parlando…
Insomma, è vero che ogni centesimo risparmiato è un centesimo guadagnato: ma il mio stipendio è davvero uno stillicidio.
Ultimo aggiornamento: 2007-06-29 12:31