Parecchi dei miei ventiquattro lettori probabilmente hanno letto il mio articolo sulla morte della Naming Authority apparso su Beta (http://www.beta.it/).
La cosa strana è che due delle persone che si sono prese la briga di rispondermi hanno letto l’articolo come una mia candidatura per il futuro “gruppo di consulenti”, da qualunque parte esso venga creato (la RA? il Governo?)
Ora, anche se questo fosse stato il mio intendimento non ci sarebbe poi stato nulla di male: il problema non è certo quello. Però io ero intimamente convinto che se avessi davvero voluto autocandidarmi sarebbe stato meglio muoversi nell’ombra, e inviare le mie considerazioni ai “canali giusti” evitando troppo clamore. Tanto non c’erano elezioni da vincere…
A questo punto mi chiedo davvero se non ho mai capito nulla di come funziona la politica. Probabilmente sì.
Evento alluvionale
Ho passato un paio di giorni a Usseglio, principalmente a dormire :-) ma anche a camminare un po’.
L’anno scorso l’alluvione aveva colpito duramente, e si stanno completando i lavori per rafforzare gli argini e pulire l’alveo dei torrenti, il tutto con regolare cartello di informazioni.
Peccato che nel cartello non si parli di ripristino delle opere dopo l’alluvione del 16 ottobre 2000, ma “a seguito dell’evento alluvionale“.
Io mi chiedo: ma cosa diavolo è un “evento alluvionale”, o meglio, qual è la differenza con un’alluvione? Forse che chiamare qualcosa un evento è un modo per esorcizzare la cosa – “un evento non si ripete mica tutti i momenti!”?
RaiWay
Non so chi abbia ragione: non credo che vendere il 49% significhi dare ai compratori il diritto di comandare prima o poi, però non posso nemmeno dire quanto sia il vero valore della società, e quindi se effettivamente la vendita era in perdita.
Per fortuna rimarrà la solita diarchia: chi dirà che il conflitto degli interessi continua a mostrarsi ben presente, e chi dirà che in fin dei conti basta avere gli amici giusti…
misteri tangenziali
oggi il nebiun milanese era maggiore del solito – non parliamo di stanotte, quando a un certo punto mi sono chiesto “ma sono davvero ancora a Milano?” – e la velocità in tangenziale era ridotta, diciamo che si tenevano i 70 all’ora.
Eppure miracolosamente non mi sono mai dovuto fermare. Il classico blocco 500 metri dopo lo svincolo della Vigevanese era derubricato a rallentamento, e anche il solito pannello luminoso non diceva “rallentamenti a tratti” ma semplicemente “traffico intenso”.
Ho come il sospetto che in effetti le code in tangenziale dipendano dalla velocità elevata e i cambi di corsia che costringono gli autoveicoli dietro a rallentare di colpo, creando un effetto valanga. Ancora una volta, il mio senso fisico, che immagina che a maggior velocità il flusso sia maggiore, è stato fregato.
“Terroristi”
Oggi a Milano c'è il cielo azzurro
pensioni
Il noto musicista e a tempo perso ministro Maroni “ha anche confermato di voler ridurre le pensioni più ricche, quelle che superano i 20 milioni mensili, ed utilizzare i risparmi per aumentare gli assegni più poveri” (la Stampa di oggi).
Se mi si viene a dire che non è bello avere questi pensionati ultrabeneficiati – ricordo tra l’altro che col metodo contributivo non hanno certo versato contributi corrispondenti – nulla da eccepire: posso anche plaudire all’iniziativa.
Peccato che i “cospicui” (virgolette mie) aumenti che si potranno ottenere sono dell’ordine dei 50 eurocent al mese per i pensionati al minimo.
E se si facesse meno retorica e si dicessero semplicemente le cose come stanno?
letto v1.0
Per ribadire il concetto che queste notiziole non sono un sistema perché io possa scrivere gli editoriali dei poveri, comunico urbi et orbi che stanotte alle oie 01:30 ho terminato l’installazione della versione 1.0 del mio letto in camera.
Precedentemente usavo una versione beta (leggi: un futon) che sto disinstallando ma tenendo come backup (cioè: se arriva qualche amico, almeno lo posso ospitare)
Dopo quest’ultimo lavoro, non ho più dubbi: i signori Ikea devono avere seguito dei corsi universitari di composizione e meccano, prima di costruire i pezzi dei mobili. Ogni tanto trovi degli assemblamenti assolutamente incredibili, simbolo dell’ingegnosità (ingenuity) dei designer.
Però hanno sbagliato la misura delle viti, e me ne manca anche una :-(