A gennaio il valore unitario delle (poche) obbligazioni Telecom che posseggo è stato portato da 100.000 lire a 50 euro. Fin qui nulla di strano: né è strano che gli eventuali resti dopo le operazioni mi siano stati liquidati. Mi sono trovato così per posta un assegno bancario di 36.15 , non trasferibile.
Il problema è sorto quando ho cercato di riscuoterlo. La filiale della Banca Popolare di Novara dove sono andato – perdendomi nei meandri di Cesano Boscone – mi ha detto “questo assegno è emesso dalla sede centrale, non possiamo pagarglielo: deve andare alla sua banca” (e se io non avessi una banca?)
Lascio allora l’assegno firmato sul retro a mia madre, assieme al modulo per versarlo sul mio conto corrente. Peccato che l’impiegata le abbia detto “mi spiace, ma questo assegno deve anche essere firmato sul davanti”.
Dovrò insomma ritornare a Torino e procedere alla seconda firma, nella speranza che non ci siano più intoppi. Il tutto appunto per trentasei euro e spicci. Ufficio Complicazioni Affari Semplici?
Quadratura del cerchio
Venerdì scorso, nella sua rubrica su TorinoSette, Alessandra Montrucchio si è chiesta come mai nell’incrocio tra Corso Bolzano e Corso Matteotti si debba ora dare la precedenza a sinistra, e non più a destra come si usa di solito.
La risposta è banale: quell’incrocio è diventato una rotatoria alla francese, dove appunto si dà la precedenza a sinistra. La cosa è rimasta nascosta perché l’aiuola centrale è una “rotonda quadrata”: ma questo è nello stile di una città squadrata come Torino, che non poteva certo assorbire tutti quei cerchi delle rotatorie al suo interno!
I posteri vedranno se l’esempio farà scuola: state in campana.
"tu" e "lei"
Ieri sera sono andato a una delle biblioteche di quartiere milanesi. Non ho trovato il libro che cercavo, ma comunque ho pensato di iscrivermi. Chiedo informazioni all’impiegata, che mi spiega tutto dandomi del tu.
La cosa non mi fa né caldo né freddo, naturalmente: ma il divertente arriva dopo che mi fa “puoi darmi un documento?”, io le consegno la mia carta d’identità, lei la apre e legge la mia data di nascita. La frase dopo: “qual è il suo domicilio a Milano?”
Ipocrisia allo stato puro, no?
le donazioni di sangue dell’11 settembre
Non riesco a capire il j’accuse del professore che si lamenta perché le organizzazioni responsabili per gli appelli alla donazione di sangue non hanno detto che esso sarebbe stato poi usato per ricostituire le scorte.
A parte che dell’approccio “gli eventi di questo tipo sono sfruttati per fare scorte per il futuro” me ne parlava già il mio professore di italiano al liceo, dove sta il problema? le scorte “vecchie” sono state usate subito, quindi c’era un deficit di sangue che è stato appunto coperto con le donazioni del momento. I conti tornano.
siamo palindromi!
il Cenacolo
La scorsa settimana sono finalmente riuscito ad andare a Santa Maria delle Grazie a vedere l’affresco – occhei, non e` un vero affresco, ma il concetto è più o meno quello.
Ora, è vero che la pittura non è molto visibile, nonostante il restauro: però assicuro che ci sono delle cose magari banali, come il paesaggio di sfondo dietro la finestra, che sono assolutamente fantastiche.
Ma quello che mi ha lasciato più basito è stata la considerazione che quello in fin dei conti era semplicemente una decorazione di un refettorio: qualcosa di
valore relativamente minore, che non veniva certo curata come le opere all’interno della chiesa che dovevano servire anche all’acculturazione del popolo, oltre che essere tenute per la loro bellezza intrinseca. Adesso in sala da pranzo mettiamo la televisione… un bel po’ diverso, no?
pallestra
Oggi, dopo quasi un anno, mi sono di nuovo iscritto a una pallestra.
Con due elle, sì. Per me l’andarci è una palla unica, in genere mi porto un libro da leggere tra una serie e l’altra di esercizi – body building puro, anche se chi mi conosce potrà stupirsi: ma non sono interessato a fare “i muscoli”, quanto piuttosto a mantenere il mio corpo non troppo rovinato.
Nonostante oggi abbia fatto ben poco, sto già tremando al pensiero di come saranno i miei muscoletti dopodomani… pensate a me e non gioite troppo.