Il distributore di benzina Q8 vicino a casa mia, oltre ad avere i prezzi relativamente alti (ma mai come l’Esso sulla strada per andare in tangenziale… misteri milanesi) ha un cartello con la scritta di qui sopra alle pompe: non so se perché non vuole storie con i clienti che poi esigono lo sconto, o per paura di incapacità dei suddetti clienti.
Alcuni anni fa una cosa simile sarebbe stata inconcepibile: che il concetto di self serve alle pompe di benzina sia entrato in testa agli italiani?
Que viva Sgarbi
L’imprenditore Corbelli (presidente del Napoli Calcio, tra l’altro) è stato arrestato per falsificazione di opere d’arte.
Subito, il nostro sottosegretario ha “rimproverato il generale Conforti della guardia di Finanza” (parole sue) “perché è falso che siano false le opere sequestrate a casa di Corbelli”, spiegando che “Le litografie sono di per sé delle copie, anche se è stato superato il numero di riproduzioni prestabilito”.
Che le litografie siano delle copie, su questo non ci piove. Peccato che esse siano numerate proprio perché il loro valore dipende dal numero di copie, e che Corbelli le vendesse… Ma l’Arte non si cura di queste stupidaggini, è vero.
dalla rumenta alla piscina
Nella pallestra che come ho scritto sto frequentando durante le pause pranzo – il che mi fa mangiare ancora di più durante la giornata… – sono apparse tante belle copie di un avviso del presidente dell’AMA di Rozzano, tal “Rag.” non mi ricordo chi.
Il nostro ragioniere si premura di comunicare che dallo scorso gennaio il complesso sportivo, che comprende soprattutto una piscina, è passato sotto la loro egida, che la gestione attuale terminerà a fine giugno e che loro metteranno poi tutto a posto migliorando le possibilità, eccetera eccetera.
Ora, AMA non è la voce verbale, ma sta per “Azienda Multiservizi Ambientali”. A me la cosa sa tanto dell’equivalente dell’AMIAT torinese (la nettezza urbana, insomma…): non sono riuscito a trovare notizie al riguardo, ma ho scoperto che questi lumbard gestiscono anche acqua, gas, le farmacie comunali, e sono citati come rivenditori nel sito www.allattare.net . Mica male, no?
multa
Ieri sera ho contribuito a risollevare il bilancio del comune di Milano: mi sono infatti trovato una bella multa per divieto di sosta (32 euro, per la precisione).
Intendiamoci, la multa è tecnicamente corretta, visto che avevo parcheggiato sulla zona prima di una fermata del bus (non sulla fermata. Spazio per avvicinarsi ce n’era).
D’altra parte, il mercoledì notte quel posto a cinquecento metri da casa era l’unico che ho trovato, visto che da mezzanotte alle 6 di giovedì vengono lavate la metà delle strade della mia zona, comprese quelle che non hanno case davanti e quindi uso come polmone. Volevo quasi parcheggiare lì (era l’una e avevano già pulito la strada), ma stupidamente ho lasciato perdere quei posti così vicini a casa mia.
Certo che se ieri fossi andato a lavorare inquinando in auto, invece che pedalando in bicicletta, la multa non me la sarei presa. Ho come il sospetto che – come spesso in Italia – ci sia un tacito accordo che ti permette di parcheggiare la notte sopra i marciapiedi o in mezzo agli incroci, purché di giorno non si veda nulla… bah.
zanzare
Changeover 2
“Da domani, in seguito all’introduzione definitiva dell’euro, anche La Stampa,
come altri quotidiani, costerà 90 centesimi”.
Se è solo per questo, il Corsera costa 90 centesimi già da ieri, primo marzo. Il problema non sono tanto i due centesimi, quanto la figura fatta: tre mesi fa, con la solita “mancanza di coordinazione” (sì, li sto prendendo per i fondelli) i principali quotidiani erano rincarati da 1500 a 1700 lire. Ora, non potevano fare direttamente 1750 lire, che fanno proprio 90 centesimi? Tanto è chiaro che gli aumenti striscianti per l’euro cominceranno adesso: almeno ce ne saremmo risparmiati uno!
Lavori stradali
Martedì pomeriggio ho visto nel viale che porta al mio posto di lavoro una macchina di quelle “mangiasfalto”. Che bello, ho pensato, finalmente la smettono di mettere delle pezze agli innumerevoli buchi, e non rischio più di spaccare il cerchione nella peggiore degli ipotesi e rifarmi gli addominali a furia di scossoni nella migliore”.
E invece no. Hanno rifatto i soliti tacconi. Basta! come fa un povero ciclista a sopravvivere in queste città?
Fatti mandare dalla mamma
Il mio amico Ugo mi ha inviato un messaggio che spiega come viene in realtà fatto il “latte blu” Parmalat, e come non lo si possa definire “fresco”. Nulla da eccepire, e ci si potrebbe chiedere come mai ci sia stata una deroga alla legge che definisce che un latte fresco non possa avere una scadenza superiore a quattro giorni.
Tralasciando il nome del mittente del messaggio di cui sopra (bar8 … pensate a che significa “barotto” in Piemonte!), e ammettendo che io non bevo latte, mi chiedo però il motivo di
tutto questo can can. E’ proprio vero che la pubblicità è l’anima del commercio!