Non ho nessun dubbio che il presidente del Senato abbia ragione, quando dice che il regolamento del Senato permette a qualcuno di votare per il vicino quando costui è fisicamente presente in aula, ma non sta nel suo seggio.
Posso anche essere convinto che tutti quelli che hanno “allungato le mani” l’abbiano fatto per i colleghi che erano andati un attimo a sgranchirsi le gambe, e non come simpatico regalo in modo che la loro diaria fosse regolarmente pagata.
Ma continuo a credere che sarebbe doveroso modificare il regolamento interno, in modo che nessuno abbia dei dubbi sul corretto svolgimento delle votazioni.
O no?
autismo lavorativo
A parziale mio sollevamento d’animo, devo riconoscere che la mia capacità di alienarmi dal mondo non avviene solo quando gioco. Venerdì stavo cercando di trovare un baco nel software che è la mia disperazione – questa volta ce l’ho fatta, però! – e a un certo punto mi accorgo che il mio collega mi dice “allora?” Mi aveva chiesto una cosa, e io non l’avevo assolutamente sentito.
Ah, a nessuno venga in mente che io abbia bisogno di una visita dall’otorino!
Esonerato Camolese
Da buon tuttologo, commento anche la cacciata dell’allenatore del Torino Calcio (Toro per gli amici).
Che commentare? La squadra è quella che è, e la serie B, nemmeno in cima, è il suo valore. Camolese è un tignoso, ed è riuscito per due anni a fare rendere i giocatori al 110%: ormai però non può fare più nulla nemmeno lui.
autismo competitivo
Ieri sera c’erano le Cenerentoliadi.
Questa volta il Tapiro non l’ho vinto io, né ho vinto la gara, arrivando terzo.
Però Anna mi ha fatto notare che mentre stavo cercando di risolvere un alfametico (le operazioni “a lettera uguale corrisponde numero uguale”, un po’ come il Calcolo Enigmatico della Settimana Enigmistica) ero completamente fuori dal mondo, senza più recepire alcuno stimolo esterno. Niente male, vero?
SMAU 2002
Ieri pomeriggio sono uscito un paio d’ore prima dall’ufficio, complice anche un bel sole, e ho pedalato verso la Fiera, per vedere un paio di cose allo SMAU.
Impressioni: la crisi c’è, eccome. Lo si vede dagli spazi molto più ampi tra i vari stand, che uniti al minore afflusso di gente (ma il giovedì pomeriggio non è certo il top) permetteva di girare tranquillamente e riuscire a parlare.
Ma il peggio è a livello organizzativo. Vado a ritirare la cartella stampa – striminzita, sono finiti i tempi in cui ti regalavano due bottiglie di bianco “Smau”! – e mi chiedono se voglio il catalogo. Io rispondo “sì, grazie. Mi dà il CD-ROM?” e la gentile signorina fa “no, c’è solo cartaceo”. Non so se vi rendete conto… tralasciando il particolare che costa meno fare un CD-ROM che stampare un catalogo. Chiedo allora almeno il catalogo espositori, e mi fanno “putroppo arriverà solo domani, se vuole cercare qualcosa vada alle postazioni internet”. Allegria.
Sullo SMAU in sé non ho molto da dire: dovevo vedere tre cose, sono rimasto un po’ a chiacchierare con Sleepers e Mario Benvenuti, e tutto il resto è rimasto sullo sfondo. Ma poi, chi è che va allo SMAU per vederlo?
UMTS
H3G ha deciso di partire “alla grande” con i telefonini della terza generazione. Almeno così titolano i giornali.
Poi si va a leggere gli articoli, e si scopre che la realtà è ben diversa. Per il momento c’è solo un minimo numero di utenti “amici”, che proprio perché amici non pagano. Poi ci sarà un canone di 85 euro al mese per fare tutto… no, oltre una certa soglia si paga. Ma non si sa qual è la soglia. Il telefonino lo affitti a un’altra bella centomila al mese: e non pensare di comprartelo, perché non solo non lo trovi, e se lo trovi lo paghi almeno 800 euro; ma chi ti garantisce che non appena altri costruttori entreranno nel mercato, tutti i terminali saranno interoperabili? Io sono troppo abituato a queste cose per non pensare male.
D’altra parte, come non capirli? Tim e Vodafone non hanno problemi, e possono permettersi di aspettare ancora un po’ visti i soldi che si fanno con il GSM. Wind ha sempre Enel dietro. Ma i poveri cinesini di H3G o partono o restano fregati. Pensate un po’ anche a loro, e fate una buona azione :-)
attacco ai root server
Questa volta è arrivato anche nelle pagine dei giornali, con varie sfumature di correttezza nelle spiegazioni. Tra l’altro, sono rimasto favorevolmente stupito dal resoconto della Stampa, molto migliore della solita media.
Ad ogni modo, cosa è successo? C’è stato un attacco contro i root server, quelli che sono alla base della traduzione degli indirizzi DNS (come www.xmau.com) nei numeri che usano internamente i calcolatori (quattro byte).
In realtà, un ora sola di blocco non è così tragica, perché i calcolatori si mantengono in pancia (pardon, cache) le associazioni, e soprattutto perché si spera che i root server facciano solo il primo livello: insomma, se io devo trovare www.xmau.com, non vado a chiedere chi conosce .com, ma vado dal “signor .com” a chiedergli di xmau.com !
Ad ogni modo, io continuo a ritenere un miracolo che il DNS funzioni, visto che sta facendo cose ben diverse da quelle per cui era stato creato…