La scorsa settimana mi telefona mia madre che era a Torino, e mi dice “Guarda che è arrivata una raccomandata per te, intitolata Ufficiali giudiziari” Vabbé, dico io, aprila e dimmi cosa c’è scritto. Lei esegue, e mi dice che è una comunicazione che dice che il messo comunale non mi ha trovato, e che devo andare in via Bellezia a ritirare una citazione in giudizio.
La cosa mi ha preoccupato parecchio: ad ogni modo, visto che questa settimana sarei stato
in ferie avrei potuto passare a casa e scoprire cosa diavolo avevo fatto.
Martedì mattina sono così andato in questo simpatico luogo, ho recuperato l’atto e ho finalmente scoperto l’arcano: mi devo presentare come testimone per il processo per il tentato furto della mia bicicletta di quest’estate.
Mi chiedo un paio di cose, a questo punto. Non è proprio possibile scrivere sulla notifica che la citazione è come testimone? (e scriverlo in maniera comprensibile, ovvio) E ci vogliono sei mesi per un processo per un tentato furto? Mah…
Ho scritto una petizione!
Beh, in realtà sono solo il cofirmatario… ma andiamo per ordine.
Tra le mie mille attività c’è l’interesse per i temi legati a Internet, e in particolare per i nomi a dominio, quelli che ormai si vedono quasi solo come www.qualcosa, ma che hanno un’importanza tecnica molto più ampia. In passato, ho anche ricoperto cariche abbastanza importanti nel gruppo autogestito che ha studiato le regole per assegnare i nomi a dominio che finiscono per “.it”.
Man mano che Internet è diventata più importante, i Personaggi Importanti, siano essi politici o imprenditori del ramo, hanno cercato di eliminare questa componente “dal basso” che pretende di scrivere le regole; in questi giorni si stanno scontrando tra loro due posizioni, dove l’unico punto di contatto è che “i peones non devono contare”.
Ho così passato un paio di tarde serate a cercare di preparare un testo alternativo, che si può vedere a partire da http://na.bertola.eu.org/, e che vuole scoprire se in effetti c’è ancora una qualche possibilità di un processo democratico.
Auguratemi buona fortuna!
le classifiche di Google
dovrebbero servire a far vedere quanto uno è importante.
Ho provato a inserire “Maurizio”, e sono risultato solo trentaquattresimo… passi. Però il fatto che sia apparsa come primo risultato la vecchia pagina su beatles (peggio, su beatles.cselt.STET.it!!!) che dice di andare al mio nuovo sito non è stato così bello.
alba di tragedia
Stamattina alle 6:55 ero in ufficio
per cercare di installare il nuovo
sistema di gestione SMS.
Il sistema non è funzionato, quindi
domattina altra levataccia. La vita è bella.
D’altra parte, ci sono delle cose positive: non ho trovato traffico ad arrivare in ufficio, ho parcheggiato bene nonostante tutti i posti bloccati perché oggi il Tronchetti Provera viene al piano di sotto per fare l’assemblea Telecom…
E poi c’erano già quattro persone in ufficio, perché il loro sistema non riusciva a ripartire. Mal comune, mezzo gaudio?
ah, questa bici
dopo una decina di giorni di blocco (piogge varie, la settimana a Roma, le cavallette… er, questo è un altro film!) ieri sera ho pensato di prendere la bicicletta. Le temperature intorno allo zero non fanno poi così male, se si pedala.
Mi imbacucco, scendo, slego la bici… e mi accorgo che la gomma dietro è completamente sgonfia.
Ora, i casi sono due. O mi sono fatto un piccolo buco che in questi giorni ha fatto sgonfiare la ruota, o qualche (expletive deleted) me l’ha bucata nel cortile di casa. In ogni caso, stasera dovrò cercare di arrivare a casa abbastanza presto per portarla dal ciclista: questo è significato andare a lavorare in auto – sennò stasera non riesco a uscire quando voglio – partire dieci minuti prima e arrivare cinque minuti prima di ieri. Una gioia, vero? E domani alle 07:00 devo essere in ufficio.
Fortuna che la prossima settimana sono in ferie. (ma ci riuscirò?)
Avevo promesso di non farlo più…
Ma come si può restare insensibili alla vis comica del nostro presidente del ConSilvio? Citando quanto da Lui detto al TG4 (e dire che qualcuno vorrebbe mandare Retequattro sul satellite!)
“Gli operai che resteranno fuori dagli stabilimenti per alcuni mesi, ma che poi rientreranno resteranno dipendenti Fiat e riceveranno dallo Stato un assegno pari all’80% del normale stipendio fino al giorno del rientro. Nel frattempo, i più volenterosi troveranno certamente un secondo lavoro, magari non ufficiale, dal quale deriverebbero entrate in più in famiglia.”
Ora, io non sono nemmeno certo che i cassintegrati ricevano l’80% dello stipendio: mi pare che i superminimi non siano presenti, e che ci sia comunque un tetto massimo che non è poi così alto.
Ma l’idea del capo del governo che consiglia alla gente di lavorare in nero – e non vedo in che modo quelle parole possano essere fraintese – è davvero inconcepibile. Complimenti per il coraggio!
leggende metropolitane
Ho appena scoperto che in certi anfratti usenettari si dice che io fossi un professore universitario (o un assistente, secondo altre fonti), e che quando gestivamo il GCN i messaggi partivano tutti dal server news della Scuola Normale.
Naturalmente non ho mai fatto nessun tipo di carriera universitaria – non ho nemmeno tenuto una lezione una! – e non mi sono mai avvicinato ai server della Normale, i messaggi di controllo partivano sì da Pisa, ma dal SerRA che è parte della Statale.
Interessante, no?