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pallestra

Ma insomma! Già uno decide di andare in palestra il primo giorno di rientro dalle ferie (anche se qua ammetto la mia tirchieria: avevo ancora due settimane di abbonamento, spero tanto che questa sia la volta buona per andarmene via da Rozzano entro un mese, e quindi volevo sfruttare questi ultimi giorni).
Ma arrivare e scoprire che l’aria condizionata non funziona significa proprio volermi fare smettere prima di iniziare!
Per la cronaca: ho stoicamente resistito, anche perché il primo giorno tanto faccio poco o nulla perché altrimenti domani e soprattutto dopodomani non riuscirei a muovermi.

Ultimo aggiornamento: 2006-09-04 14:50

29 minuti

Riallacciandomi a quanto scrissi sulle ferie milanesi, quello del titolo è il tempo che ho impiegato stamattina in auto per arrivare in ufficio, nonostante le deviazioni per lavori in corso che riempiono la città. Considerando che in bicicletta ci metterei circa il doppio del tempo, e coi mezzi ben più del doppio – l’orario estivo ridotto e la chiusura del tratto Famagosta-Abbiategrasso della linea verde colpiscono pesantemente il mio tragitto – direi che in questa settimana c’è un vantaggio competitivo notevole!

Ultimo aggiornamento: 2006-08-07 10:06

Ladro di (proprie) biciclette

Ero tutto contento. L’idea era di farci una bella biciclettata al parco di Monza, con annesso picnic: avremmo caricato le bici sul treno a Porta Garibaldi per evitare il vialone, e ci saremmo pututi sbizzarrire un po’. Detto fatto, arriviamo come sempre all’ultimo momento, prendiamo un bel treno Tilo tutto nuovo, scendiamo e arriviamo in piazza dove inizia l’isola pedonale. A questo punto mi viene la malaugurata idea di prendere un caffè. D’accordo, mi fa Anna: scendiamo di sella e mettiamo il lucchetto alle bici. Armeggio un po’ con la mia catena, chiudo il lucchetto e in quell’esatto istante l’idiozia che ho combinato mi si para davanti in technicolor e dolby surround. Non avebo la chiace del lucchetto. Prima di uscire, infatti, avevo tolto di tasca il mazzo di chiavi di casa, che contengono anche quella del luccheto della bici. Già mi dovevo portare quelle della macchina per spostarla in garage e prendere le bici, e quindi le avevo volontariamente tolte dalla tasca; tanto, avevo pensato, ce le ha Anna, inutile portarne due mazzi.
Come sempre in questi casi, la mia prima idea è stata sbattere violentemente la testa contro il primo muro disponibile, e la seconda prendere il primo treno per Milano, recuperare le chiavi e rientrare in possesso del mio velocipede. Anna, che come sempre è molto più furba di me, mi ha convinto a scegliere il Piano C: legare entrambe le biciclette, andare al Parco a piedi, e portarcele indietro con calma nel pomeriggio. Abbiamo ovviamente fatto così, e a Garibaldi ho poi lasciato Anna tornare a prendere le chiavi mentre io aspettavo scrivendo questa notiziola. L’unico problema è che a Monza avevo da percorrere un trecento metri per arrivare in stazione, e naturalmente ho dovuto farlo con la bicicletta in spalla. Fortuna che non è passato nessun poliziotto: non sarebbe stato così facile spiegare la situazione!
Morale: è sempre meglio avere un mazzo di chiavi in più.

Ultimo aggiornamento: 2006-08-06 18:41

Milano e le ferie

L’avrei dovuto già capire da un mese, notando come non ci fossero saracinesche abbassate causa ferie. E invece me ne sono accorto solo oggi. Sono partiti tutti per le ferie. Girare per la mia zona è diventato un percorso tra saracinesche abbassate e cartelli più o meno standard; il meglio che ho visto è probabilmente “se riapriremo, riapriremo il 5 settembre”.
Stamattina a mezzogiorno al Princi di piazza Istria c’era una coda di una persona (noi); all’Esselunga di viale Zara erano aperte un terzo delle casse, e non c’era coda; persino sul piazzale del Duomo oggi pomeriggio non c’era poi tanta gente, nonostante la temperatura piacevole. Non ho dubbi che lunedì tornerà buona parte della gente che oggi era scappata per fare un weekend fuori: mi chiedo solo cosa faranno tutti lunedì, quando saranno in città ma non troveranno negozi aperti. E mi chiedo anche cosa farò io, visto che in città ci sarò anche io.

Ultimo aggiornamento: 2006-08-05 22:29

Area videosorvegliata


Ieri pomeriggio Anna mi telefona tra il preoccupato e l’incavolato, dicendomi che era scesa giù e aveva trovato un cartello appicicato al vetro della porta di comunicazione tra le scale e il cortile, con su scritto “Area videosorvegliata”. Non che avesse visto delle telecamere in giro, ma ad ogni modo voleva andare dai carabinieri a denunciare la cosa, che naturalmente non era mai stata deliberata. Io in queste cose sono molto più pragmatico, le ho fatto notare che una fotocopia di cartello – anzi, come ho verificato quando sono tornato, una stampa da un JPG di pessima qualità – senza nemmeno indicato chi e come dovrebbe raccogliere le immagini ha la stessa valenza di un cartello “Asino chi legge”, e le ho suggerito di appiccicarne sopra uno così.
Quando sono tornato a casa, il cartello c’era ancora ma come si nota dalla foto è stato un po’ decorato. Avrei comunque preferito modificarlo come scrivevo sopra: e avrei preferito ancora di più che non ci fosse gente che si mette a incollare questa roba, che adesso a toglierla ci vorrà una vita.

Ultimo aggiornamento: 2006-08-04 10:21

novembre

Qui non si sta più parlando di temporale estivo. Dopo che stanotte – oltre alla fregatura che né io né Anna riuscivamo a dormire, e siamo stati svegli fino alle due: nemmeno il sudoku mi ha fatto dormire – ci siamo trovati la casa mezza allagata su entrambi i lati, oggi la vista dalle finestre del mio ufficio è proprio novembrina, anche se in questo momento non mi pare che piova.
La temperatura, almeno dal mio punto di vista, è assolutamente piacevole; ma resta il dubbio di come sia possibile avere un cambio così repentino di condizioni meteo.

Ultimo aggiornamento: 2006-08-03 11:38

Ma chi me lo fa fare?

Visto che ci dovremmo avvicinare alla stagione estiva, oggi ho provato a prendere l’auto per andare in ufficio. La settimana prossima, con l’orario festivo ridotto dei mezzi e la chiusura del tratto Famagosta-Abbiategrasso della metropolitana, sarà probabilmente necessario, ma speravo che già in questi giorni ci fosse un vantaggio competitivo. Macché. C’è sì un po’ meno traffico, ma questo viene compensato dall’aumento dei furbi che tagliano la strada non si sa bene per quale guadagno e dagli imbranati che si sentono in dovere di mostrare che esistono anche loro al mondo. In pratica, ci ho messo tre quarti d’ora invece dei 55 minuti usuali, consumando di benzina il doppio di quanto mi sarebbe costato un biglietto e facendomi venire il mal di fegato. Se poi aggiungiamo che arrivato in ufficio mi sono visto il transito verso il parcheggio bloccato perché stavano facendo delle riprese televisive non so bene su che cosa, vi lascio immaginare quanto la mia mattina sia stata felice e contenta.
Domani ritorno sui mezzi ATM: aspetterò, mi farò una sauna, ma almeno ho il tempo di leggere.

Ultimo aggiornamento: 2006-08-01 12:19

siccità

In ufficio siamo senz’acqua. Non quella delle bottigliette; proprio quella che dovrebbe uscire dai rubinetti. Non solo sono inagibili i bagni, ma persino la macchinetta del caffè mostra al display un minaccioso E08 Allarme Vuoto Acqua degno di migliori scenari.
Per fortuna siamo già a venerdì pomeriggio.

Ultimo aggiornamento: 2006-07-28 15:22