Sono di ritorno dal seggio, dove ho compiuto il mio dovere di elettore. Ammetto che ci ho pensato un attimo sulla scheda del Senato, e prima di crociare sul Grande Partito Popolare di Centro (i DS, per chi non l’avesse ancora capito) sono stato indeciso se dare il mio voto alla Lista Di Destra Transfuga (Di Pietro). Non l’ho fatto solo perché non ho capito come funzioni il voto di coalizione se la lista non supera il quorum.
Considerazioni sparse: rispetto a una domenica normale c’è molta più gente in giro, che tra l’altro si dimentica che quando vede le strisce pedonali (magari anche con il semaforo dalla sua parte rosso) il codice della strada ti impone di dare la precedenza. O forse mi sono perso l’ultima abolizione di questi giorni. Anche i seggi erano pieni, e soprattutto di vecchietti: non che io e Anna siamo giovani, ma qui si parla di persone dai 70 in su. Non so se la cosa sia positiva o no; anzi so che è negativa perché significa che le generazioni dalla mia in poi se ne fregano della cosa pubblica. Alle 11 nel mio seggio aveva votato circa il 15%, che a mio parere è una percentuale piuttosto alta.
Ultima considerazione sulla scheda elettorale: è una tristezza. Sembra una specie di gioco dell’oca, con tutti quei disegnini colorati.
Ultimo aggiornamento: 2006-04-09 13:35