Archivi categoria: y2006_curiosita’

torna l'aviaria?

Oggi solo due microsegnalazioni da City. Anzi no, un’altra cosa da dire ci sarebbe: gli altri due quotidiani gratuiti oggi non hanno dedicato una singola riga ai commenti relativi alla ennesima rivoluzione di Telecom Italia. ritenendo più importanti notizione come il nuovo look tricologico dei conduttori televisivi (Leggo, of course) oppure a un risarcimento dopo trent’anni di cause (Metro). A chi si chiede come mai City qualcosa dica, rispondo che tante voci affermano che quel che resterà di Telecom, cioè la parte relativa ai media, potrebbe fondersi con RCS. Tutto torna!
Tornando alle notizie indimenticabili, segnalo un’ingiusta disparità di trattamento. La Cassazione ha infatti sentenziato che i politici che fanno il salto della quaglia e cambiano schieramento non possono dire nulla contro gli ex compagni di partito “che li definiscono pubblicamente come ‘Giuda’ e ‘traditori’. Tutto ciò è bellissimo, ma mi sa tanto che se fosse un comune mortale come noi a dire la stessa cosa la querela non ce la toglierebbe nessuno. Per quanto riguarda la salute, invece, fa scalpore l’affermazione dei ricercatori del Children’s Hospital di Boston, che hanno affermato che il virus dell’influenza è stato “cancellato” nella stagione 2001-2002 grazie al blocco dei voli aerei decretato nei giorni successivi all’11 settembre. Prendere una misura simile (il blocco, non gli attentati) potrebbe dunque essere utile in caso di un’epidemia di aviaria per guadagnare tempo per un vaccino, termina il lancio. Ovviamente i ricercatori da un lato sono convinti che basti qualche giorno perché La Scienza Riesca A Trionfare Sulla Malattia, e sicuramente non sono così preoccupati di quelli che moriranno dall’altra parte del mondo mentre gli States saranno un’isola felice.
Ma guardiamo un po’ oltre l’immediato. Com’è che si ritorna a parlare dell’aviaria? Oltre a questo, c’era un altro articoletto che spiegava che il virus non si annida principalmente nel naso come capita per la normale influenza, ma nella gola: non che io riesca a vedere cosa si può ricavare da questa scoperta, ma non sono certo un medico. Più divertente cercare di scoprire che cosa è successo in questi ultimi giorni, dopo che per mesi i media si erano praticamente scordati dell’esistenza di quella (teorica) epidemia :-)

Ultimo aggiornamento: 2006-09-13 11:26

Tempi duri per i ladri!

Ieri avevo parecchia roba da scrivere (per la gioia dei miei affezionati lettori…) e poco tempo a disposizione, visto che qua bisogna anche lavorare; così non mi è riuscito di segnalarvi un’interessantissima notizia tratta dalla sezione “metrosoldi” di Metro. In pratica, la Corte di Cassazione ha confermato la validità della norma del 1994 sulla “tassazione dei proventi illeciti”. Che significa? Che il malandrino che commette rapine, furti, truffe e quant’altro non solo – ammesso e non concesso che venga pizzicato e condannato – dovrà rispondere dal punto di vista penale; ma l’Agenzia delle Entrate ha il diritto di chiedere che sui redditi percepiti in questa maniera vengano pagate le tasse, immagino con un’aliquota forfettaria tipo il TFR considerando che i soldi saranno stati grattati parecchi anni prima. Ma c’è di più: quest’anno il decreto numero 223 ha ultimamente stabilito che le spese sostenute per conseguire questi redditi illeciti non sono deducibili, e quindi non si può chiedere un rimborso per il costo dell’acquisto delle mitragliette… di cui sicuramente il grassatore aveva conservato la fattura d’acquisto. Il tutto almeno fino al prossimo pronunciamento dell’Alta Corte: secondo alcuni fiscalisti quest’ultima norma è infatti incostituzionale, credo secondo il famoso principio “Gli Affari Sono Affari” (© Filo Sganga)
Permettetemi un’ultima battuta. La norma indicata all’inizio non è del 1994, ma è contenuta nella finanziaria 1994 (articolo 14, comma 4, della legge n. 537 del 24-12-1993, potete leggere qualcosa in più qua). Non avevate mica pensato che fosse arrivata all’inizio della XII legislatura, vero?

Ultimo aggiornamento: 2006-09-12 11:16

una volta c'era Popov

Trent’anni fa o giù di lì c’era una barzelletta sui russi che affermavano che tutte le invenzioni moderne erano in realtà state fatte da un russo, un certo Popov. Non mi ricordo come andasse a finire la barzelletta, forse non era nemmeno tanto divertente. Però quando stamattina ho letto il trafiletto su Metro la cosa mi è tornata in mente, e adesso che Rep. è arrivata sulla notizia non posso esimermi dal commentarla.
A quanto pare Muhammar Gheddafi, durante i festeggiamenti per il settimo anniversario dell’Unione Africana, ha affermato che “Coca-cola, Pepsi Cola e Kiti Cola sono fatte con piante africane” e quindi le multinazionali devono ricompensare. Metro diceva addirittura che le piante sono libiche, il che avrebbe più senso. Ci si può chiedere come mai Repubblica abbia deciso di attenuare il discorso; ma io mi faccio un’altra domanda. Ho provato a fare una ricerchina su Google News; naturalmente non ho messo come chiave “gheddafi”, visto che lo potrei trovare scritto Kaddafi, Qaddafi o chissà come, ma più banalmente “Kiti”. Bene: le uniche fonti che ho trovato sono italiane. Direi che parte tutto da questo lancio Adnkronos. Ergo, amemsso che io non abbia sbagliato a fare la ricerca, significa che nel resto del mondo di tutto questo non gliene può fregare di meno. Insomma, il nostro giardinetto di casa non va dalle Alpi al Lilibeo, ma continua a raggiungere anche la Libia: e poi ci stupiamo delle sortite di Gheddafi? Lui lo sa bene che lo stiamo ad ascoltare!

Ultimo aggiornamento: 2006-09-11 13:00

rumori molesti

Stamattina, un trafiletto in corpo 5 su Metro riporta che la tenutaria di un bordello tedesco dovrà pagare una multa di 3600 euro “a causa dei forti gemiti emessi dai clienti durante i rapporti”. Non sono riuscito a capire se il problema sia che si è risparmiato sull’isolamento dei muri o cosa. Resta il fatto che Wikipedia afferma che a Kiel l’attività di gran lunga predominante è il terziario (78%): presumendo che la prostituzione non sia né industria né agricoltura, mi è venuto da pensare che potrebbe essere anche un problema di concorrenza.
Sono così andato a cercare un po’ in giro. Il lancio Adnkronos è datato ieri, e dice qualcosina in più (è la vicina di casa che ha denunciato la tenutaria); ma l’articolo originale sembra essere questo (del 30 agosto: è vero che l’udienza si è effettivamente tenuta ieri, ma è strano leggere come le accuse non erano tanto sui rumori quanto sulla “jugendgefährdender Prostitution”, quindi sulla prostituzione intesa come pericolosa per i giovani: chissà come mai da noi si è persa questa frase e ci si è buttati sul leggero. Forse è la nostra esperienza che ci siamo fatti con Quel gran pezzo dell’Ubalda e i film di quel genere?

Ultimo aggiornamento: 2006-09-08 12:35

Cultura moderna

Come sapete, la televisione di casa è per lo più spenta: direi che l’ultima volta che mi è capitato di guardarla è stato a giugno per qualche tappa del Giro d’Italia. Questo stato di cose mi porta a dei deficit di conoscenza, dei quali però confesso di non preoccuparmi più di tanto. Ad esempio, qualche mio neurone aveva memorizzato l’informazione che esiste una trasmissione a premi chiamata Cultura Moderna, ma non saprei neppure dire quale rete la trasmetta. Bene: oggi da Leggo vengo a sapere che ieri sera tale Natalia – il suo cognome non c’è dato di sapere – dopo essersi esibita in un balletto, “ha indovinato il personaggio misterioso nascosto nella cabina”, vincendo il montepremi di mezzo milione di euro. Buon per lei: che venga definita “aspirante velina” è forse un po’ triste per il futuro dell’Italia, ma comunque accettabile. Però scoprire che il personaggio il cui riconoscimento dovrebbe dimostrare che il concorrehte ha una “cultura moderna” è nientemeno che l’ex velina Maddalena Corvaglia è davvero troppo per me.

Ultimo aggiornamento: 2006-09-08 12:18

teNNologia

La tecnologia fa la parte del leone su City di oggi. Non mi riferisco naturalmente alle frodi via internet che, grazie a una riunione del gruppo di lavoro europeo sul crimine informatico tenutatisi a Roma, hanno avuto l’onore delle cronache di più o meno tutti i media.
La sezione “Tecno” del quotidiano gratuito della Rcs ha come articolo principale la nascita del servizio “rent-a-geek” per affittare un esperto di pc pronto a farci tornare il sorriso, almeno fino a quando non presenterà il conto, che arriva sui 100 euro per una visita a domicilio. L’unico vantaggio che potrei vedere è che, nel caso qualcuno mi chieda di “dare un’occhiata a quel programma che non gira”, posso far notare quanto l’amico mi debba essere grato. L’altro punto di interesse sta nella fotografia che correda l’articolo e nella didascalia corrispondente. Quest’ultima afferma testualmente “AIUTO! Il 79% degli inglesi ha bisogno di aiuto quando si tratta di tecnologia” (per gli italiani il dato non è pervenuto), mentre la foto mostra un tipo che si beve una tazza di tè mentre guarda… il risultato di una ricerca su Google (passi) nella versione britannica (e già qua avrei qualche dubbio) risalente al 2004! Per chi si chiede come possa esserne così certo, rispondo che i disegnini sul logo, con gente vestita alla greca e un braciere, non lasciano alcun dubbio.
Essendoci Google, non può mancare eBay: un altro articolo spiega che un più o meno sconosciuto college del Massachusetts, il Northampton College, ha creato un corso di studi sul popolare sistema di aste, sostenendo che più di 700.000 persone potrebbero “vivere solo comprando e vendendo merci su eBay, anche part time”. Non lo scrivo io, lo dicono loro. Ricordate le pubblicità delle collane da preparare comodamente a casa? Ecco, siamo lì.
Non so quanta tecnologia abbiamo invece nello studio di Rupert Sheldrake del Trinity College di Cambridge, che afferma l’esistenza di una “telepatia telefonica” (si riceve una chiamata da una persona a cui si stava giusto pensando) e che ora vuole indagare anche nel campo degli sms, non si sa se per verificare se con meno testo a disposizione la telepatia funzioni ancora. Chi vuole, può divertirsi a leggere il resoconto del Register.
Ultima segnalazione, non tecnologica: alcuni ornitologi del Max Planck Institute di Seewiesen in Germania avrebbero dimostrato che i merli nati in città hanno una risposta migliore allo stress di quelli nati in campagna. E ci credo, dico io!

Ultimo aggiornamento: 2006-09-06 12:58

dai giornali di oggi

Qual è ormai il segno che il periodo ufficiale delle ferie è terminato, e le città riprendono a pulsare di vita? No, non è l’arrivo dell’orario invernale dei tram né l’aumento esponenziale dei clacson: i primi tanto continuano a non passare e i secondi resistono anche a ferragosto. Il marker più affidabile è un altro: il rientro in grande stile dei quotidiani gratuiti.
Leggo si limita a dare il botto in prima pagina: sessuologi e associazioni femminili ci fanno sapere che il 62% delle donne single guarda la televisione almeno quattro ore al giorno, soprattutto la sera, e che il 60% delle separate preferisce “consumare senza inibizioni rapporti occasionali”. Guardando le perrcentuali riportate, mi viene da chiedere “prima o dopo il tiggì?”, ma mi limito a domandarmi perché l’associazione Donne e qualità della vita si preoccupi così tanto. Saranno bene affari loro, no?
Metro, oltre alla solita intervista nella colonna “Mi consenta…” questa volta dedicata al responsabile comincazione dell’IGED – l’istituto che liquida gli enti inutili, che russellianamente non può quindi essere un ente – veniamo a sapere che l’università giapponese di Mie ha testato un robot sommelier, “in grado di riconoscere centinaia di vini e formaggi” utilizzando un “sofisticatissimo spectrometro (sic) a infrarossi sul braccio”. L’unico vero punto a favore del robot? Non occorre stappare la bottiglia per fare l’analisi spettrometrica. Infine, nella sezione su Milano (rullio di tamburi in sottofondo) riapre il ponte “degli specchietti”, così denominato perché era talmente stretto che le auto sbattevano i retrovisori laterali quando passavano contemporaneamente nei due sensi. È tanto bello che abbiano allargato il ponte, ma mi chiedo se prima non avessero anche provato un senso unico alternato…
Da City volevo poi segnalare il trafiletto sui “rapinatori di turisti” a Pompei che sono stati arrestati dopo una segnalazione di una delle sue vittime, un giapponese “docente universitario a Tokyo” che “parla perfettamente l’italiano” ed “è stato in grado di fornire indicazioni precise per ricostruire i loro volti”. A parte il banale fatto che anch’io parlo perfettamente l’italiano (beh, con qualche piemontesismo, lo ammetto) ma non per questo sarei in grado di descrivere una persona, mi domando il nesso logico tra le tre affermazioni e il risultato ottenuto. Mi sa tanto che avrei ancora bisogno di altre ferie.

Ultimo aggiornamento: 2006-09-04 16:29

c’è Lidl e Lidl

Visto che la prossima settimana saremo in Schwarzwald, mi è venuto l’uzzolo di verificare le offerte Lidl nella versione originale con quelle nostrane. Ho così scoperto che sulla borsa da bicicletta la multinazionale pratica il monoprezzo, ma che i veri gadget mai-più-senza non ce li mandano qua nel Profondo Sud (Europa). Come faccio a vivere senza il computer da bici che ti misura anche le pulsazioni (con allarme in caso di tachicardia), le calorie spese, e la temperatura? e il fanalino posteriore che si attacca alla dinamo, ma si illumina automaticamente quando sei fermo? Inutile, lassù sono troppo avanti!
Aggiornamento: (11 agosto) La borsa da bicicletta in versione “per portapacchi” (non quella in versione “trasloco” mostrata nella foto, che non mi serviva) è semplicemente fantastica. A parte le banalità tipo la zip espandibile, ha i ganci per attaccarsi appunto al portapacchi che vengono poi coperti da una tasca esterna. Può sembrare una stupidaggine, ma vi assicuro che è di un’utilità incredibile, e tra l’altro l’estetica non è affatto male.

Ultimo aggiornamento: 2006-08-09 11:44