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Giombini alive and kicking

Il nome di Marcello Giombini non dovrebbe dire nulla alla quasi totalità dei miei sette lettori: a me dice invece parecchio.
Giombini è stato il primo musicista liturgico italiano postconciliare. In pratica, quando ero un bimbetto e c’era la cosiddetta “messa beat”, i complessini chitarra basso e batteria suonavano i suoi brani.
La gerarchia ecclesiastica è sempre stata molto critica nei confronti dei suoi Salmi per il nostro tempo: non ho capito se la ragione fossero i suoi trascorsi non esattamente “puri” (Giombini è noto anche come autore di colonne sonore di film horror, e fors’anche tendenti al pornosoft…) oppure per i testi che sicuramente non avevano imprimatur. Alcuni dei suoi canti hanno avuto il testo modificato d’imperio, tanto per spiegarsi…
A noi ragazzini del testo non ce ne poteva importare di meno, e ci divertivamo a suonare quella musica pop, con reminescenze “very 60s” dai Beatles in giù.
Ho scoperto che il nostro ha un suo sito – dove avrebbe potuto evitare Java, a dire il vero – e che si è rimesso a fare nuovi salmi, stavolta evitando di scrivere le parole :-). Chissà se vale la pena di comprarsi il CD!

Ultimo aggiornamento: 2003-05-19 12:18

24-5=18

Questo è stato uno degli errori che ho fatto nella finale dei giochi matematici. A dire il vero ho letto male il problema, ho trovato un “6” (il numero di tessere usate da uno dei due ragazzi) e non sono stato capace a contare fino a 5 (il numero di tessere usate dal secondo ragazzo, c’era l’apposito disegno)
Fortunatamente ho sbagliato anche due dei tre problemi geometrici, quindi non mi devo mangiare le mani!

Ultimo aggiornamento: 2003-05-17 22:33

creatività autoreferenziale

Anna sta preparando un corso di tecniche per rafforzare la creatività (ASIT, per chi ne vuole sapere di più)
Le tecniche insegnate sono semiautomatiche, nel senso che il metodo ti insegna a fare associazioni non immediate per costringerti a vedere le cose in altro modo: ci sono vari tipi di tecniche diverse da provare.
Cosa c’entro io in tutto questo? Dopo essermi letto l’introduzione del buon Roni che da Israele ha inventato il tutto, adesso ogni settimana devo… non risolvere i problemi, quello sarebbe troppo facile, ma trovare problemi la cui soluzione (no, una cui soluzione) rispecchi il “metodo della settimana”. Insomma, creatività non nelle risposte ma nelle domande.
È anche divertente…

Ultimo aggiornamento: 2003-05-15 12:16

carta o cara

Dopo più di due mesi, è finalmente arrivata la carta per stampare. La segretaria (pardon, il punto delega) ci ha consegnato una risma di carta per gruppetto di quattro persone, chiedendo di tenerla sotto chiave.
Siamo alla frutta.

Ultimo aggiornamento: 2003-05-15 12:14

Sempre sulla denuncia

Ieri sono ripassato in commissariato locale per la famosa denuncia di smarrimento Token RSA. Questa volta la coda è stata minima, per fortuna: in compenso, una volta entrato anche i poliziotti mi dicono “niente da fare, abbiamo una circolare che ci vieta di prendere denunce per roba aziendale: si può fare solo per identificativi personali come i badge”. Benissimo, dico io: il mio token è un identificativo personale! Nemmeno tanto una palla, a dire il vero, visto che il numerino che cambia ogni minuto valeva solo per il mio account.
Alla fine, prendono la mia autocertificazione, la fotocopiano e me la timbrano. Soluzione rapida (loro non devono scrivere nulla) e pulita!

Ultimo aggiornamento: 2003-05-15 12:12

derby

ieri sera, verso le 21, Anna mi fa “hai sentito che silenzio? si vede che gioca l’Inter”. Rispondo “beh, a dire il vero gioca anche il Milan” e lei “ah, c’è il derby?”. Beata lei.
Il guaio sono stati poi i caroselli di auto dopo le 22, ma non si può pretendere troppo: anche la lobotomia sarebbe impossibile da praticare.

Ultimo aggiornamento: 2003-05-14 09:15

non smarrite nulla

Durante la trasferta romana ho smarrito da qualche parte il Token RSA che serve per connettermi in ufficio: ogni minuto quello mi cambia password e io mi devo adeguare.
Bene, ieri mattina mi decido di andare a fare denuncia. I carabinieri di Rozzano non mi fanno nemmeno entrare, mi dicono al citofono “basta un’autocertificazione”, io apprezzo la gioia e ritorno in ufficio. Qui naturalmente mi dicono “no, la denuncia ci serve, prova ad andare alla polizia”. Va bene, faccio io. Ieri sera tornato a casa passo dal commissariato di zona, che mi dice “sì, la denuncia possiamo farla, ma purtroppo ora è tutto chiuso, dovrebbe andare in via Fatebenefratelli in questura”. Ma a che ora chiudete? faccio io (erano le 19:05) “In genere a quest’ora siamo aperti, ma oggi siamo sotto organico perché sono tutti in servizio per il derby”.
Torno a casa, e visto che era presto me ne sono andato fino in questura, dove appena entrati sulla destra c’è un ufficietto “denunzie” (con la z, mi raccomando) e un paio di persone che aspettano. Sono rimasto mezz’ora. Non ho visto nessun poliziotto in questo ufficio. Non so cosa facessero, la partita non era ancora iniziata: so solo che nessuno si è almeno degnato di uscire un attimo e dire “scusate, abbiamo dei problemi, pazientate un attimo”.
Io non è che avessi chissà quale problema, ma pensate a quelle poverette che erano lì per essere state derubate, e quindi già abbastanza scioccate di loro!

Ultimo aggiornamento: 2003-05-14 09:07

Sergio Caputo

Grazie ad Alessio, ho scoperto che Sergio Caputo esiste ancora (ancorché in California), ha un suo sito e finanche un blog.
Ho apprezzato molto gli accordi “ufficiali” dei suoi successi, quando mi ritorna la meccanica del pianoforte proverò a sentire come sono…

Ultimo aggiornamento: 2003-05-12 14:53