Al mio vicino di banco in ufficio è arrivata una busta di tal società inglese che si occupa di organizzare eventi. Il 5 e 6 ottobre prossimi, nientemeno che a Milano al Westin Palace, si terrà un convegno dall’invitante titolo “Mobile Adult Content”. Il neretto non l’ho aggiunto io, garantisco: è sul volantino, come si può vedere direttamente dalla fonte. Il sottotitolo recita “Responsibly Generating Revenues from Wireless Adult Entertainment“, e gli interventi hanno titoli come “Acting as Moral Guardian – What Should be the Operators Role” (mettiamo sesso facendo finta di nulla?), “Evolution of an International Operator’s Strategy” (porno globalizzato?), “Empowering Children and Parents to Safely Use Digital Contents” (a parte l’uso startrekkiano di mettere l’avverbio tra il to e il verbo, che farebbe scattare la matita blu a un qualunque insegnante, insegnare cosa ai bambini? a bypassare le protezioni?), e “Exploring the Potential for Interactive Avatars and Fantasy Characters” (della quale vorrei vedere i “deployed examples”, lo ammetto).
Avere tra gli speaker lo Head od Adult Services di Virgin Mobile devo ammettere che è un bel colpo; ma il vero colpo è scoprire che la partecipazione al convegno costa la bellezza di 1558.80 sterline. Effettivamente col porno si fanno i soldi.
Ultimo aggiornamento: 2005-07-27 11:51