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Niente salasso

Ieri sera sono andato tutto pimpante – si fa per dire, quando mai io pimpo? – all’Avis. Peccato che non abbia potuto fare la donazione: pressione troppo alta. Per la precisione, 150/105. Al secondo tentativo di misurazione a dire il vero la dottoressa non riusciva nemmeno a sentirmi la minina. Mah. La cosa peggiore è che io mi sentivo al limite di pressione bassa! Spero che tutto questo non sia il segno del decadimento degli “anta”, e che significhi semplicemente che è meglio che io passi la mattina.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-09 11:00

La Grande Convention

Ieri è stato il Giorno della Convention. A quanto sembra, Marco Tronchetti Provera ha l’abitudine di radunare tutti gli anni quadri e dirigenti per fargli passare un pomeriggio raccontando cosa è successo l’anno trascorso nel gruppo. La milanesizzazione dell’azienda prosegue a tappe forzate: l’anno scorso i Capi erano a Roma, stavolta qui a Milano. A dire il vero, “qui” è una parola grossa: noi continuiamo a stare ad Assago, mentre i dirigenti sono in Fiera. I boatos affermano che da Roma hanno noleggiato quattro voli diretti a Malpensa. Sicuramente a tutti noi è arrivato l’SMS del Capo, che “ci aspettava”.
Rispetto all’anno scorso sembra ci siano più soldi. Quest’anno c’è stato un ricco buffet, a differenza delle due striminzite cose del 2003. Mi è però parso che la maggior parte della gente avesse comunque pranzato per conto suo: io che sono arrivato alle 14:30 perché non mi sono mica saltato la palestra prandiale ho trovato da mangiare a sufficienza.
In compenso la puntualità è andata a farsi benedire, lasciandoci ulteriori dieci minuti con quella musichetta pseudotecnologica che non si sa quanto abbiano pagato, prima del video istituzionale. e di Antonio Calabrò che ci dice che siamo 1500 in Fiera e 6000 nelle sedi staccate. Anche l’inizio è stato divertente, con ritorni d’eco che rimbalzavano come in un gioco di specchi; ma in generale non è che la giornata fosse stata organizzata in maniera così impeccabile. Forse sono io ad essere prevenuto, e il tutto è stato una scelta precisa per ricordarci che ben altre sono le cose cui fare davvero attenzione.
Parliamo ora di cose serie, e quindi delle presentazioni “istituzionali” della prima parte. MTP nella sua introduzione, oltre a ironizare contro gli juventini, ha pompato molto la banda larga, sia fissa che mobile. Il suo punto di vista è che finalmente così si può guadagnare, senza dimenticarsi del sano vecchio traffico; la televisione digitale ad esempio è interattiva solo se ci si attacca il telefono… Sembra impossibile, ma la percentuale di investimenti è del 30% maggiore di FT, BT e Telefonica, e un EBITDA per dipendente doppio del loro – ma il 20% minore di Vodafone.
Carlo Buora ci fa notare che il numero di aziende del gruppo è sceso da 865 a fine 2001 a 519 a fine 2002 a 440 alla fine dell’anno scorso. Le spese sono state ridotte di 2.3 Gigaeuro: intanto gli azionisti si sono cuccati 10 G€ tra dividendi e OPA. L’indebitamento è sceso da 35.8 a 33.3 G€, soprattutto perché c’è stato un cash flow di 10 G€… Buora si dilunga sulla sostenibilità, notando come si sia gli unici grandi attori in Italia. Le sue parole chiave sono prevenire e disciplina, oltre naturalmente che risparmiare. Ha anche parlato di Information Technology, dicendo in pratica che si sposta quello che serve nelle società operative (come noi finiti in TIM) e si manda via il resto.
Riccardo Ruggiero è felice perché per la prima volta negli ultimi quattro anni, unici in Europa tra gli ex monopolisti fissi, ad aumentare il fatturato, oltre che aumentare gli investimenti e migliorare l’EBITDA. Il nuovo videotelefono fisso funzionerà con la linea telefonica base. L’aumento della velocità ADSL serve per i film (e i giochi, a quanto dice). RossoAlice fa 3500 iscritti al giorno. Nel futuro l’Access Gateway farà da router e modem, in DECT e wi-fi, all’interno della casa. E poi… tutto finirà sulla tv!
Marco De Benedetti fa notare come i cicli tecnologici sono sempre più rapidi, ma bisogna fare in modo che il cliente non se ne accorga, perché ha paura delle cose troppo complicate. Il futuro vede una segmentazione del mercato e finalmente (?) il video, oltre che cercare di guadagnare con il mercato sudamericano. Non so quanto TIM sia davvero grande, visto che afferma di essere il quinto in Europa… ma non so se contano anche il fisso. Freemove, l’alleanza con Telefonica Movíl, T-Mobil e i francesi, è strategica anti Vodafone; in America Latina si vuole arrivare ad essere il secondo operatore, riciclando le cose provate in Europa. Oggi la voce cresce del 2%, gli SMS del 30% (!!), i servizi nuovi del 100%. EDGE nasce per non usare la rete UMTS che è ancora troppo poco stabile. Sarà vero?
Enrico Parazzini (Telecom Italia Media) dice che Virgilio è leader dei portali italiani (?) e ha un EBITDA attivo (!); per La7 dicono che l’audience è cresciuta (al 2%…) anche se mi sembra che non vada così bene. D’altra parte ancora nel 2005 ci sarà un EBIT negativo, per colpa della 7.
Pinto (Finsiel) dice che si sono riperimetrati, ma tanto il vero problema è che il mercato IT sta iniziando a seguire l’economia e quindi è in calo, non parliamo poi dell’Italia dove finalmente anche la Pubblica Amministrazione inizia a tagliare le proprie offerte. Così Finsiel si è raccolta su pochi campi, come medicina, agricoltura, Ferrovie, interni; e si cerca di entrare nel settore più proficuo al momento, cioè la difesa. Però il free cash flow cresce (cacciano i soldi) e l’EBIT cresce anche di più. Inoltre Finsiel è una società prettamente legata al mercato italiano, il che in parte è un bene perché è difficile per altri attori entrare nel mercato, ma mi sembra un rischio mica male. Ma le cose più divertenti sono altre: il censimento di tutte le piante di ulivo, “una a una”, in Italia; oppure le etichette RFID nel rumine delle pecore – ma questo lo fanno gli irlandesi, a dire il vero!
Ottaviano Autelli (Olivetti Tecnost) è indubbiamente piemontese. Avreste dovuto sentirlo pronunciare “wishful thinking”… Spiega come abbiano fatto fuori quasi tutto (persino Scarmagno!) Non fa nemmeno vedere il bilancio completo ma solo il core business, insomma quello che è restato, per far vedere che almeno questo è tornato positivo. La mission sarà di diventare un player nei terminali informatici: fax/stampanti/copiatrici, terminali bancari. Poveretto, MTP gli ha detto di fare in fretta e lui si è preoccupato ed è finito col fare praticamente uno one man show: almeno qui ad Assago si rideva come dei pazzi.
La seconda parte era più in stile show, con i collegamenti dalle “realtà del gruppo nel mondo”. Il tipo di La7 spiegava che cosa volevano fare con audio e video non sincronizzati; nella fabbrica di Arnad hanno una camera pulita enorme, per fare le testine inkjet di cui siamo i primi produttori europei – anche perché come fa candidamente notare l’intervistato siamo gli unici a farlo!

Ultimo aggiornamento: 2004-04-08 13:31

giumbotti

Ieri pomeriggio, mentre tornavo a casa (e non era ancora arrivato il temporale che mi sono beccato all’uscita del supermercato surgelati) ci dev’essere stato un microtamponamento in piazza XXIV maggio. C’erano tre persone per strada, ciascuna con il suo bravo giubbotto ad alta visibilità. Per la cronaca, due erano in giallo, l’altro in arancione.
Peccato che alle 18:20 di un giorno normale di aprile non penso proprio che una persona in città sia invisibile. Ipersensibilità alla legge, oppure sta diventando un accessorio di moda e quindi indossarlo fa fine e non impegna?

Ultimo aggiornamento: 2004-04-07 12:24

ci avviciniamo ai vampiri?

Ero convinto di averlo scritto, e invece no. Ho cambiato sede Avis per le donazioni, e ormai sono a Milano. Ero andato il 31 dicembre scorso, e contavo di passare a metà aprile. Oh, sono riusciti a telefonarmi oggi, cioè dopo ben novantadue giorni dalla donazione (la legge prevede un intervallo minimo di novanta giorni). A Torino in più di quaranta volte mi è capitato forse una volta che mi cercassero… allegria.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-01 16:40

vigili e cortei

Visto che ieri avevo dovuto aspettare a casa e sono uscito alle 9:30, avevo preso l’auto. Scarsi risultati a dire il vero: ho risparmiato cinque minuti rispetto alla bici. Ad ogni modo il ritorno è stato più interessante, visto che ho notato nella parte sud di Milano una notevole quantità di vigili agli incroci. Non che abbia capito che cosa facessero esattamente, ma almeno non disturbavano il traffico :-). In compenso, ho fatto un giro strano dietro la stazione e mi sono imbattuto in un corteo. Solo stamattina ho scoperto che ero in via Adda, ben nota a chi frequenta la cronaca milanese. Ma non sono comunque riuscito a trovare la relazione tra i vigili a sud e il corteo a nord.

Ultimo aggiornamento: 2004-03-31 10:33

il passaggio si avvicina

Oggi è venuta una tipa dell’amministrazione IT Telecom a spiegarci cosa succede con la nostra cessione a TIM. Naturalmente il nostro TFR non lo vediamo, visto che passa in toto assieme alla nostra anzianità di servizio a TIM. Il contratto è lo stesso, anche se è da capire cosa succederà con gli integrativi che ovviamente sono diversi: prima o poi ci cambieranno l’indirizzo email, e il telefonino – purtroppo anche il numero. Ma ci sono cose peggiori: la carta di credito corporate deve essere restituita – bontà loro, ci lasciano un mese di tempo per richiederne un’altra. Notate che ovviamente le nostre spese ce le paghiamo noi, la convenzione si limita a non farci pagare il canone annuo e a rimborsare i soldi con qualche settimana di ritardo, in modo che l’azienda ci accrediti le spese di trasferta che ci siamo pagati con la carta. Insomma, sembrerebbe banale spostare la convenzione: e invece no.
Ci hanno anche già dato un tesserino da esterni che non serve assolutamente a nulla visto che non abbiamo tornelli all’ingresso, ma porte che si aprono con un altro badge. Temo al pensiero di cosa succederà dopodomani.

Ultimo aggiornamento: 2004-03-30 15:07

è andata male

Quest’anno la mia partecipazione ai giochi matematici è stata ‘na fetecchia.
Ho sbagliato sicuramente due problemi: per uno avrei dovuto immaginarmi che c’era una soluzione migliore della mia, e non mi ci sono impegnato abbastanza. Ma l’altro è stato una cosa da battere la testa contro il muro. Avevamo uno stato che aveva quattro tipi di monete, con valori interi che potevano essere tra 1 e 9 oppure multipli di 10 da 10 a 90: la moneta da 1 doveva esserci, e tranne quella nessuna poteva essere un sottomultiplo di un’altra. Infine, per ottenere 130 occorrevano almeno 5 monete, e per 140 almeno 4. Trovare almeno due soluzioni possibili.
Ho subito visto che 50+50+20+20 dava 140, e 50+50+20+1+9 dava 130: peccato che mi fossi fissato sulla moneta da 1 e non avessi visto che potevo anche fare 50+20+20+20+20. Quando ho notata la cosa, ho detto “beh, si può mettere un valore qualunque” e ho scritto 2 che è un sottomultiplo di 20, invece che i possibili 3,6,7,8. Che idiozia. Si vede che non era giornata: degli undici esercizi, sette li avevo fatti in dieci minuti, e per sbagliarne due degli altri quattro ci ho perso un’ora!

Ultimo aggiornamento: 2004-03-27 18:16

lo sciopero di oggi

Lo dico subito: non l’ho fatto. Ad essere sincero, però, credevo che avrebbe avuto un maggior successo qui da noi, mentre invece ho visto praticamente tutti al loro posto, compresi i rappresentanti sindacali :-) Lo stesso per strada: non mi sembrava che il traffico fosse diverso dagli altri giorni.
Credo che se si fosse scelto di stare a casa l’intera giornata, la partecipazione sarebbe forse stata più alta. Il guaio è che mi sembra che i problemi italiani siano così tanti che quello delle pensioni (e chi ci arriva, tanto?) non sia il maggiore.

Ultimo aggiornamento: 2004-03-26 14:04