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pazzie di condominio

Ieri sera ci siamo trovati una lettera in buca, copia di una raccomandata inviata al nostro amministratore nella quale la nostra vicina di casa fa tutta una serie di affermazioni varie, comprese quelle di cui ho già scritto. Càpita però che nel delirio mi trovi delle chicche come “qualche Condomino psicopatico”, “fantasie malsane di certi mentecatti” e “bulli di periferia, nullafacenti e invidiosi”. A questo punto io comincio a incazzarmi lievemente. Oggi parte la raccomandata, giusto per fare notare che se proprio bisogna giocare, è ancora da vedere chi è il più bravo; o ci scrive che non intendeva parlare di noi, o cominciamo a fare le cose sul serio noi. Che palle.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-29 11:21

il sacchettino della merenda

Stamattina ci hanno effettivamente consegnato il nuovo telefonino, comprensivo di nuovo numero di telefono (gli interessati possono contattarmi per averlo :-) ) e ammenicoli vari.
Abbiamo tutti ricevuto il Nokia 3650, che dal mio punto di vista ha come unico vantaggio quello di essere grande. Io non sopporto i microtelefoni. Poi abbiamo avuto seconda batteria, secondo carichino e auricolare. Il tutto dentro un sacchetto di plastica grigia che spero non debba venire usato per giochini erotici.
Per il resto, che aggiungere? che quelli della Nokia si erano sicuramente bevuti il cervello, come già si sapeva. Ma l’idea di avere un telefonino con i tasti numerici messi in tondo e in senso antiorario può solo indicare che il loro capodesigner è un seguace del Marchese de Sade.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-26 11:54

fototessera nel XXI secolo

Era un po’ di tempo che non mi facevo più fototessera: dovendo rifare la carta d’identità, e avendo dato un’occhiata alla faccia delle foto che avevo ho deciso che potevo buttare via tre euro e rifarmele. Nota: le facce che lascio sulla mia home page sono meglio di quelle delle mie fototessera, tanto per dare un’idea.
Bene, ho scoperto che queste cabine, che dall’esterno sembrano esattamente come le solite compresa la tendina da far scorrere e lo sgabello da girare, sono ormai all’ultimo grido della tecnologia. Monitor a colori dove ti vedi non allo specchio, scelta del formato di foto che preferisci – ma a che diavolo possono servire le sedici miniature? – e soprattutto il preview! Ti fanno vedere la foto fatta, e se non ti piace come sei stato immortalato hai ancora due possibilità di avere una faccia meno da fesso.
Il mio risultato, all’ultimo scatto possibile, è abbastanza da mediorientale, ma mi accontento.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-25 19:56

buon senso unico

Preceduta da una chiamata trovata venerdì sera in segreteria, ieri mattina siamo stati arpionati dalla nostra vicina di casa, che probabilmente ha deciso che doveva trovare degli alleati e al momento non ci ha ancora troppo nella sua lista nera. Si è lamentata per lo stato dei balconi pieni di ciarpame – lodando però le piante amorevolmente messe nel nostro terrazzo da Anna – dicendo che il regolamento vieta di avere materiale nel prospetto (che le ho fatto notare è quello che dà sulla via, non all’interno) Ha tuonato contro l’amministratore che ha messo di sua iniziativa la bacheca in quell’androne già così triste – in effetti è tristanzuolo, ma la bacheca non si vede nemmeno quando uno entra… Abbiamo provato a spiegarle in tutte le salse che la maggioranza assoluta del condominio era d’accordo, e l’amministratore non l’ha semplicemente scritto nel verbale, ma sembra che la signora soffra di una sordità selettiva. Infine ha avuto il coraggio di lamentarsi delle macchine parcheggiate in cortile, al che le abbiamo fatto notare che “certe” auto sono state tutta la notte, ma di nuovo la sordità selettiva si è presentata.
Per finire, ha espresso il desiderio che questo palazzo resti una bombonierina (agh), e che basterebbe un po’ di solidarietà e di buon senso. Certo, con la definizione di buon senso “quello che vuole lei”.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-25 19:19

disastro

Il mio portatile è improvvisamente defunto. Occhei, l’ho trattato peggio di una bestia da soma, e ultimamente mi era caduto anche un paio di volte. Però venerdì pomeriggio in ufficio funzionava perfettamente, e venerdì sera a casa non ha più dato segni di vita.
Spero che sia solo un problema banalmente elettrico, non ho voglia di comprarmi un PC nuovo e fargli subito un trapianto di disco :-(

Ultimo aggiornamento: 2004-04-25 11:36

visioni torinesi

Ieri ho girato un po’ in bicicletta per Torino, vista la bella giornata e la mia necessità di andare un po’ in giro per commissioni. Il solito sport di questi ultimo due anni, vale a dire scoprire dove sono i nuovi buchi con relativi percorsi alternativi, è andato abbastanza bene: non ho verificato se in piazza Rivoli hanno già iniziato i lavori per il sottopasso, ma in compenso mi sono visto la versione aprile 2004 di Corso Mediterraneo e porta Susa. Inoltre mi sono appassionato alla sistemazione della pista ciclabile di via Bertola: meglio, avevo deciso di fare la roulette russa – percorrerla cioè in senso contrario alla marcia – bloccandomi per i lavori. È piacevole vedere che la stanno sopraelevando rispetto alla strada, ma temo che ci sarà l’effetto marciapiedone: nel pezzetto funzionante, i pedoni stavano già allargandosi.
Ho anche visto l’esterno di Atrium, di cui gli autoctoni sparlavano da qualche mese. Giudizio? Beh, la struttura non è brutta, e forse non stonerebbe neppure con il barocco torinese: io apprezzo abbastanza le contaminazioni. Però messo là rimane come in una camicia di forza: la piazza è grande ma non enorme, e la struttura sembra davvero incassata a forza in uno spazio minimale. Sarebbe stato meglio farlo ad esempio in piazza Vittorio, togliendo il parcheggio e spostando i tram ai lati. Sì, sono iconoclasta.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-22 12:39

E ditelo!

No, meglio cancellare quello che ho scritto. A parte che è possibile che qualcuno sia morto nel crollo della casa di Via Balangero, comunque trovarsi di botto senza casa è abbastanza tragico senza un idiota che scherzi sull’impossibilità di arrivare in via Nole. E non è che mi senta in buona compagnia perché Repubblica etichetta le tre persone disperse come “una donna anziana”, “un panettiere” e “un extracomunitario“, manco fosse la sua professione.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-20 10:05