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Terremoti da poco

Stamattina sento per radio che c’è stata una scossa di terremoto in provincia di Torino, e citano la valle d’Ala di Stura, che è quella sopra Usseglio. D’accordo, non sarà stata chissà che cosa visto che non ne vedo notizia su Repubblica: il fatto che sia in prima pagina sulla Stampa online non significa poi molto. Ad ogni modo, da bravo figliolo quale io sono mi affretto a telefonare alla mi’ mamma per sentire cosa è successo. Le faccio “Hai sentito il terremoto?”, e lei: “quale terremoto, scusa? Ah, sì, forse è per questo che stanotte mi sono svegliata… Allora era un terremoto sussultorio!” In effetti l’ora coincide con quella della scossa. Ma dev’essere una cosa di famiglia, io ho sempre dormito con queste scossette!

Ultimo aggiornamento: 2004-05-14 14:31

i sogni son desideri?

Stanotte ho sognato che c’era un principio di incendio nella mensa torinese di Tilab (sogno anche rediretto: nella prima versione non riuscivo a recuperare un estintore e l’incendio era stato spento da altri, al che mi sono arrabbiato, ho “girato nuovamente” la scena e ho spento io). Poi ho sognato di salire sul bus sempre in Tilab che però era arrivato di tutta fretta e si era fermato venti metri dopo, e chiudendo subito le porte non facendo salire alcune persone tra cui mia madre: al che andavo incazzato dall’autista intimandogli di darmi il suo identificativo per denunciarlo all’ATM, pardon GTT. Alla fine ero di nuovo a Milano, e non trovavo una timbratrice funzionante per il mio biglietto.
C’è qualcosa che non va.

Ultimo aggiornamento: 2004-05-13 09:58

fiera del libro – ps

Avere scritto di fretta mi ha fatto saltare alcune annotazioni, che aggiungo qua: insomma, tutto fa brodo!
– le pile di copie del Riformista, giornale che dicono essere sulla linea di D’Alema perché fa finta di essere di sinistra ma è di destra; non so se cambiassero tutti i giorni, visto che ne ho presa una a caso sabato ed era datata venerdì.
– il servizio d’ordine davanti a in cui ci siamo imbattuti sabato mattina appena entrati. Abbiamo poi scoperto che eravamo in rotta di collisione con Fini.
– i bar interni alla Fiera. Il chiosco degli hot dog ne faceva pagare uno tre euro e 20, che nemmeno a Milano. Il bar Autogrill aveva due forse volonterose signorine che evidentemente non avevano un’esperienza di folla richiedente caffè; il trucco sarebbe muoversi come il rullo della macchina da scrivere, sempre nella stessa direzione finché non si torna a capo, pardon dall’altro lato; invece il nostro lato è rimasto completamente negletto, e ciò non è stato bello.
– vedendo le varie blogstar in Fiera, ho capito perché io non potrò mai esserlo. Devo farmene una ragione.

Ultimo aggiornamento: 2004-05-09 19:13

fiera del libro 2

Altre immagini dalla Fiera del libro, dopo il secondo – e ultimo – giro di quest’anno.
Confermo: c’è meno gente. Anche sabato mattina ci si riusciva a muovere.
Controprova #1: La Stampa non parla dei record di affluenza, anzi non parla di affluenza, punto.
Controprova #2: gli editori fanno molti più sconti. Non parlo dei grandi, anche perché non entro nemmeno nei loro stand; non è snobismo, ma banalmente i loro libri li trovo quando voglio. I piccoli sono molto più interessanti, ed è l’unica ragione per cui io vada in Fiera.
La disposizione degli stand è a volte strana. C’erano faccia a faccia quello della libreria Vaticana e dell’Editrice Il Manifesto, anche se per evitare problemi ci avevano piazzato accanto lo stand della Polizia di Stato.
Isa è come sempre favolosa, la sua amica Gioia… nomen omen, Zop ormai è lanciato come star blog-multimediale.
I libri pesano. Il mio zaino dunque pesava parecchio, e la mia pila di libri da leggere si è di nuovo allungata parecchio.

Ultimo aggiornamento: 2004-05-08 22:30

fiera del libro

Prime sensazioni dal giro di stasera alla Fiera del Libro, appuntamento torinese per eccellenza.
Non c’è stata la Maledizione della Fiera: stranamente stasera non pioveva affatto, e sono riuscito ad andare e tornare dal Lingotto in bicicletta senza bagnarmi, anche se faceva un freddo boja, soprattutto pensando che siamo in pieno maggio.
In compenso, ci deve essere un effetto “scavi per la metropolitana”: il passaggio sul corridoio al di fuori dei padiglioni era bloccato con l’equivalente pedonale dei jersey, e un tipo spiegava che bisognava fare tutto il giro da dentro. Nonostante questa deviazione e la coda per il pass professional non sono comunque arrivato troppo in ritardo all’appuntamento con Otto, ex collega che fa tra l’altro il lettore silente di queste notiziole.
Il fatto che Cselt fosse a un certo punto entrato nella base dati degli aventi diritto al biglietto gratuito si nota: continuavo a trovare ex colleghi, oltre al cuoco della mensa di via Borgaro e all’attivista di GreenPeace che mi fa “ma tu abiti in Borgata Lesna, vero?” Occhei, non passo inosservato. Mai capito perché :-)
In compenso non mi sembrava ci fosse molta gente: domattina avrò la controprova con il sabato, speriamo in bene, anche perché ho fatto pochi acquisti: solo due libri praticamente al prezzo di uno alla Shake Edizioni. Il tipo aveva voglia di vendere, si vede…

Ultimo aggiornamento: 2004-05-08 00:29

Fiera del Libro

Si sta svolgendo in questi giorni (a Torino, per chi non lo sapesse…). Io conto di riuscire a passarci venerdì dopo cena e sabato mattina: se qualcuno vuole farsi vivo, mi contatti!

Ultimo aggiornamento: 2004-05-06 11:48

manuali utente

Mi sono alla fine deciso, e venerdì ho approfittato di un’offerta sottocosto per comprarmi un lettore DVD da televisione. L’idea era di evitare di capire quali diavolo di cavi fossero da usare ogni volta con il PC.
Sabato attacco il tutto, prendo il cavo scart – tanto la nostra televisione è vecchia – e metto su il primo dvd che ho sotto mano, il vecchio film dei Rutles. Lo vedo in bianco nero e giallo, al che immagino ci sia un settaggio video da cambiare. Nessun problema, entro nel menu e lo aggiusto.
Tutto felice, ieri vado a noleggiare un dvd, per la precisione Lost in translation e ci accingiamo a vederlo. Problemino: si sente perfettamente la parte di suoni d’ambiente, ma l’audio vero e proprio è inesistente. Inizio a guardare la configurazione, e trovo solamente audio DTS, Dolby 5.1 italiano e Dolby 5.1 inglese. Il primo è muto ma non c’è problema, il secondo non ha voci, il terzo ce le ha ma a un livello molto più basso del resto dei suoni. Provo anche a prendere i cavi che uso col PC: stesso risultato. Alla fine decidiamo di aggiungere i sottotitoli, e abbiamo una visione molto “particolare”, che rende il film ancora più strano anche se sempre bellino.
Alla fine decido di capire cosa può essere successo, e provo con un altro dvd: l’Antology dei Beatles. In questo caso l’audio è DTS, Dolby 5.1 e LCPM. Il primo dà sempre mutismo, il secondo si sente abbastanza ma non molto, il terzo è perfetto. Mi viene un dubbio: rientro nel setup, seleziono l’output audio PCM, rimetto il dvd originale… e il suono esce perfetto, con Anna e Barbara che mi guardano con l’espressione “l’informatico sei tu: non ci potevi pensare prima?”.
Io non ci avevo pensato perché avevo letto il manuale utente, che diceva che quello serviva a modificare l’uscita audio digitale: l’uscita che potevo usare era necessariamente quella analogica, quindi non avevo considerato l’opzione.
Morale? Può essere vero che se non funziona nient’altro occorre RTFM, leggere il “favoloso” manuale: ma prima di farlo è sempre meglio provare le cose più stupide.

Ultimo aggiornamento: 2004-05-03 10:47

cronache di uno scudetto

Mentre oggi il Milan batteva la Roma e vinceva lo scudetto, e un temporale bagnava Milano, siamo andati alla Triennale a vedere la mostra Dreams sull’influsso della pubblicità. Giudizio sintetico: bell’allestimento, ma sostanza pochina un po’ come in effetti la pubblicità.
All’uscita ci siamo trovati ovviamente i cortei di auto con clacson e bandiere al vento, generalmente rossonere ma anche alcune tricolori e un incongruo vessillo gialloblu: un daltonico?
Ma il peggio è stato in metropolitana. Arriva un treno della linea verde a luci spente, e l’altoparlante annuncia che non ci si può salire “perché è a disposizione delle forze di Polizia”. Non che si sia visto nessun poliziotto o assimilato, e anche il conducente del treno aveva un’aria un po’ spaesata. L’unica idea che mi viene in mente è che volessero portare in stazione i tifosi romanisti in metro invece che coi bus: per non sapere né leggere né scrivere, abbiamo preferito andare a prendere la rossa e poi la gialla :-)

Ultimo aggiornamento: 2004-05-02 19:40