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righello flessibile

(sì, è l’ottava notiziola di oggi. Ve l’avevo detto che prima di andarmene via ne avevo di cose da dire)
Ci è arrivato l’ultimo numero della rivista aziendale, l’ineffabile TimTamTam. Sì, il creativo che è uscito fuori con quel nome ha visto da piccolo troppo spesso Rin Tin Tin. Ad ogni modo, oltre al solito libro in omaggio – Fuga dal Natale di Grisham) c’era anche un gadget natalizio: un righello in plastica morbida con dentro un liquido con tanti luccichini. Mi chiedo se il “righello flessibile” ha un qualche significato subconscio.

Ultimo aggiornamento: 2004-12-27 15:46

tre ciodi de fero vecio

A casa mia la “mecanica de precisiòn” va mica bene. Stamattina mentre esco mi trovo al portoncino il vicino di casa che mi dice che si è di nuovo rotta la chiave. In realtà non è proprio così: c’è un idiota che mette la sua chiave male, riesce lo stesso ad aprire, ma la estrae senza completare il mezzo giro. In questo modo, la toppa rimane rovesciata e nessun altro può aprire. Ho già dovuto rimettere a posto il tutto due volte, l’ultima non più tardi di sabato scorso: se riesco a farlo io non è certo complicatissimo. Il trucco sta nell’entrare dal retro e aprire la porta dall’interno: a questo punto girando completamente la chiave da dentro e lavorandoci un po’ da fuori si riesce a metterla a posto. Ero già in ritardo, e non ho toccato nulla; spero di non doverlo fare stasera.
Arrivato in ufficio, sento Anna che mi dice che la saracinesca del box si è bloccata. A un controllo più approfondito mi spiega che si è storta una delle guide: secondo lei è un atto vandalico – ci è capitato di dimenticarci aperto il box… ma per me è più banalmente qualcosa che si è man mano rovinato.
Giusto per completare i danni, il mio PC si sta di nuovo bloccando senza ragione, e questo non è bello. Non ho voglia di comprarmene uno nuovo.

Ultimo aggiornamento: 2004-12-27 15:11

feste di natale

Oggi, essendo ovviamente un giorno praticamente festivo, l’ATM ha pensato bene di applicare l’orario del sabato, il che significa che la metropolitana al mattino è molto meno frequente e nonostante fossi uscito un po’ prima ho preso al volo il bus intercomunale.
Essendo appunto giorno festivo, alla fermata della metropolitana non c’erano nemmeno i soliti abusivi che vendono libri quando c’è il sole e ombrelli quando piove – notare l’attenzione al cliente. Peccato, perché ieri mi si era rotto l’ombrello e quindi contavo di comprarne un altro.
L’unica cosa che non mi torna in tutto questo è che non è che qui in ufficio, o in metro se per questo, non ci sia proprio nessuno… ammetto che tutto è molto più rilassato, ma non certo un mortorio. D’altra parte con il calendario di quest’anno se non si hanno figli non vale nemmeno la pena di prendersi ferie.
(ah, ne approfitto per avvisarvi che dopo l’indigestione di messaggi che scriverò oggi me ne rimarrò tranquillo per un po’. Passeremo qualche giorno in Francia…)

Ultimo aggiornamento: 2004-12-27 11:11

dente di poco giudizio

L’unico dente del giudizio che io posseggo – nessuna ironia, grazie – ha cominciato a spuntare un paio di anni fa, ma ha una lentezza incredibile. In questi giorni mi sa tanto che c’è l’ultimo suo pezzetto che cerca di bucarmi la gengiva. Fastidiosetto anzichenò.

Ultimo aggiornamento: 2004-12-24 21:46

Come perdersi la fede

Ieri sera avevamo amici a cena: sono tornato a casa facendo un pezzo di strada a piedi e fermandomi a comperare le lenticchie per la cena. Arrivo, e sono subito messo di corvée (nulla di complicato: lavare le pentole e preparare le tartine). Finiti questi lavoretti, iniziano ad arivare gli ospiti; mi metto un po’ a chiacchierare, e a un tratto mi accorgo che non ho più la fede al dito. Sono ragionevolmente certo di averla avuta quando sono arrivato in casa: inizio a cercare ovunque per la casa, fermandomi solo davanti alla spazzatura. Cercare qui, dico, posso anche farlo dopo. Insomma, col mio solito magone di quando c’è qualcosa che non va mi metto a cenare.
La serata è stata molto simpatica, con cantate varie (chitarra e piano, per la gioia della vicina della villetta che si è trovata due feste: la nostra e quella dei vicini di pianerottolo). Alla fine, se ne sono andati quasi tutti e Anna mi fa “dai, prendi la macchina e porta a casa Maria e Lucia”. Io annuisco, mi metto il giaccone, mi viene un’illuminazione, metto le mani in tasca e assieme al guanto sinistro e a un auricolare per telefono mi trovo la vera. Probabilmente ieri sera faceva molto freddo e mi si è sfilata, ma per fortuna avevo la mano in tasca.
Ah: dopo che io con un sorrisone così ho fatto vedere a tutti l’anello e me lo sono infilato all’anulare, Anna mi fa “ma hai guardato se per caso la fede è nella tasca della giacca?” Sì, eravamo un po’ stanchi.

Ultimo aggiornamento: 2004-12-23 14:33

la ballata della patente

Ieri sera, mentre prendevo la carta di credito per pagare il ristorante – e fargli notare che mi aveva messo un euro di pane che non avevo chiesto, mi avevano portato e non avevo toccato: è vero che poi non pago io, ma i principii sono principii… – mi accorgo che mi manca qualcosa: la mia patente, che essendo di quelle nuove lascio insieme alle carte di credito. Ci penso un attimo su, e immagino di averla persa nel casino di Linate: in fin dei conti stavo già dimenticandomi il tesserino Tim, e di quello me ne sono accorto solo perché il cordoncino si impiglia più o meno ovunque.
Bene, mi dico, adesso telefono all’Alitalia e mi sapranno dire qualcosa. Chiamo il call center, e attacca una voce registrata che mi dice, prima in italiano poi in inglese, di provare l’e-ticket, e che dallo scorso giugno è entrata in vigore la convenzione di Montreal del 1999. Dopo una decina di minuti, persino io riesco a immaginare che forse dopo le 22 non c’è più nessuno al call center, ma non hanno pensato a mettere un messaggio che avvisi della cosa. (Ma si sa, Alitalia deve tagliare i costi. Adesso non ci sono più le targhette bagaglio in plastica, ma di carta, che si spaccheranno al primo viaggio e non serviranno a un tubo).
Aspetto parecchio abbacchiato fino a stamattina, e ritelefono. Un minuto di linea sollevata – sentivo i rumori di fondo – ma nessuna voce dall’altra parte. Riprovo, e parte “Alla fiera dell’Est”. Il call center Alitalia mi dice “deve sentire Fiumicino: le do il numero del lost & found”. Il lost & found mi dice “deve sentire la polizia; eccole il numero”. La Polizia mi dice “no, qui non abbiamo nulla, però potrebbe essere finita alla Polizia Giudiziaria, dove raccolgono tutto; ecco il numero”. La Polizia Giudiziaria… aveva la mia patente!! Oggi pomeriggio corro al recupero, sperando di non avere null’altro di fantozziano.

Ultimo aggiornamento: 2004-12-16 11:13

Burocrazia TIM

I quarantun minuti di coda a Linate me li sono fatti con in spalla uno zaino ben pesante. Oltre al mio portatile personale, avevo infatti quello di lavoro, che il capo ha promesso riuscirà a far riparare, dopo sei mesi di miei palleggiamenti con la burocrazia Tim che non lo accetta né vuole darmene uno nuovo. D’altra parte sto aspettando ancora di riuscire a farmi assegnare il giorno di ferie che quest’anno mi hanno fregato e che si stanno rimpallando perché mi hanno fatto passare da IT Telecom a Tim.
Che palle…
16 dicembre Almeno il giorno di ferie mi è tornato!

Ultimo aggiornamento: 2004-12-15 12:12

sottozero

Beh, Radio Popolare potrà anche dire che le temperature sono sopra la media stagionale, ma ieri e soprattutto stamattina faceva ben freddo, coi vetri delle auto parcheggiate ghiacciati.
Stamattina poi ero in bici, quindi me ne sono accorto ancora meglio, soprattutto dopo che mi sono fermato e ho deciso di fare gli ultimi due chilometri senza fascia paraorecchie e guanti…
D’altra parte, se non fa freddo a dicembre e gennaio quando dovrebbe farlo?

Ultimo aggiornamento: 2004-12-14 16:20