Che non è l’Azienda Tramvie Milanesi: le mie origini piemontesi non mi permettono di usare quell’acronimo.
Non è nemmeno l’Azienda Tramvie Municipali di Torino, per l’ottima ragione che il nome è cambiato, pur mantenendo l’acronimo. Oggi si parla di Azienda Torinese Mobilità.
Sabato mattina rientro a Torino in treno (aveva cinque minuti di anticipo, quindi è rimasto fermo dieci minuti davanti a Corso Venezia. Trenitalia non si smentisce quasi mai) e compro i biglietti del tram. Avevo ancora un vecchio biglietto di un tesserino, e l’edicolante mi avvisa che lo può cambiare solo se compro un altro tesserino, che poi è la cosa che avevo intenzione di fare. Mi ero dimenticato però che oltre all’aumento, c’è stata anche una modifica. Adesso il tesserino non è più da dieci, bensì da quindici biglietti, per un totale di 12.50 . Questo significa, a parte un maggiore esborso, uno sconto che è minore di quello corrispondente per il carnet a Milano: il 7.3% invece che l’8%. Ma anche questo non sarebbe poi la fine del mondo. Quello che mi chiedo è: ma non potevano fare un tesserino da 12 biglietti a 10 euro belli tondi? Lo sconto era esattamente lo stesso, ma era molto più facile comprarlo! Do però atto che la grafica del biglietto, concepita da Ugo Nespolo nel quadro di un progetto generale per l’azienda, è molto bella. Io almeno l’apprezzo…
Una volta fornito di regolare documento di viaggio, salgo su un 56, bus della nuova generazione con aria condizionata e altro, e guardo con aria distratta gli avvisi, scritti regolarmente in italiano e inglese perché ci stiamo già portando avanti con le Olimpiadi. Immaginatevi la mia sorpresa quando vedo il pittogramma con il telefonino barrato, e il testo “l’uso di apparecchi cellulari può danneggiare gli apparati di bordo”. Ragazzi, non mi ero accorto di avere preso un aereo! Finalmente il Comune ha trovato il modo per evitare gli ingorghi per i cantieri di Passante e Metropolitana: poteva anche avvisare pubblicamente, però. No?
Per onore di cronaca, in inglese non hanno voluto lanciarsi in spiegazioni astruse e si sono limitati a un “please, do not use mobile phones”…
Ultimo aggiornamento: 2002-10-21 13:39