Archivi categoria: 2001-02

la carne sicura ce la dobbiamo pagare?

La proposta di una tassa (pardon, di un tributo parafiscale…) sulle carni per permettere di fare i controlli sulla loro qualità sarebbe una simpatica barzelletta, se non fosse tristemente vera.
In un paese normale, lo Stato fa i
controlli severi, e i produttori meno scrupolosi sono costretti ad alzare i prezzi per ottemperare ai controlli, mentre quelli corretti non avrebbero problemi. Il differenziale di costo diminuirebbe, e si avrebbe quindi una spinta implicita verso il consumo di carne di qualità.
Noi no. Il sistema sarebbe troppo facile, e poi siamo così abituati a mettere su una nuova tassa… la benzina docet.
Eppure tutta la cosa mi dà un senso di déjà vu. Non è che l’idea di pagare per gli aggiornamenti software per correggere i bachi di sicurezza si stia facendo strada anche nella old economy?

Ultimo aggiornamento: 2002-02-11 12:56

Pecunia non olet

In uno dei tanti scandali italiani, abbiamo avuto come corollario che un centinaio di tessere false di Forza Italia sono state intestate a persone ignare di tutto.
Il fondatore e presidente di Forza Italia, intervistato mentre era in Spagna a causa del suo terzo lavoro, ha commentato che anche se il suo partito è verticistico, lui non può sapere la storia di tutte le tessere emesse. Sono perfettamente d’accordo con lui.
Ha però anche detto (cito da La Stampa di ieri) che “Non sono tessere false, sono tessere vere. Solo che qualcuno non sapeva di averle”. (spiegando che non è possibile votare per delega, quindi quelle tessere non potevano servire per eleggere nessuno).
Insomma, quel che conta sono i soldi, come giusto nel ventunesimo secolo. Il mio consiglio è dunque di fare direttamente le elargizioni di denaro, senza perdere tempo con le tessere…

Ultimo aggiornamento: 2002-02-11 02:18

Ai nastri di partenza

Ieri sera mi sono comprato una bilancia elettronica da cucina. Vedendo che non funzionava – in realtà il problema non era della bilancia ma mio: non avevo tolto tutti i fermi… – ho pensato di passare all’ipermercato stamattina alla sua apertura, visto che tanto è sulla strada per andare in ufficio.
Mi sono trovato un nastro rosso di quelli avvolgibili che bloccava l’ingresso, una guardia giurata lì davanti, e la solita irritante voce all’altoparlante che diceva “tra cinque minuti il centro commerciale apre!!!” (sì, riesce a pronunciare multipli punti esclamativi, non chiedetemi come).
Fortunatamente non c’è stato il conto alla rovescia, ma quando la solita voce ha sentenziato che erano le 9, la guardia ha immediatamente levato il nastro e si è vista un’orda di persone con relativo carrello pronta a iniziare la giornata nel modo per loro migliore.
Mah… sarà normale, ma mi sono sentito un po’ strano!

Ultimo aggiornamento: 2002-02-09 01:43

Samuele

Non so chi abbia ucciso il bimbo a Cogne. Quello che so è che i giornalisti hanno già trovato il colpevole: la madre.
Anche se fosse davvero stata lei, che diritto hanno i media di cercare di convincere subliminalmente la gente?

Ultimo aggiornamento: 2002-02-07 06:16

Avanti Savoia

Il primo voto per la revisione della Disposizione Transitoria XIII della Costituzione Italiana (lo confesso, a me piacciono le maiuscole…) è stato quasi un plebiscito.
Più divertenti sono stati al solito i commenti, soprattutto quelli “le colpe dei padri ricadano sui figli”. Personalmente non stimo affatto la famiglia Savoia, ma non mi pare proprio che questa sia una ragione per non farli entrare in Italia, almeno fino a che non riusciamo a fare esiliare qualche decina di migliaia di compatrioti :-)
Insomma, fateli entrare, e non rompeteci più con le loro storie!

Ultimo aggiornamento: 2002-02-07 01:32

Bristow

Chi era giovane negli anni ’60 – oppure chi, come me, aveva uno zio che negli anni ’60 era giovane e faceva collezione di Linus – ricorda il personaggio uscito dalla matita di Frank Dickens: l’impiegato dell’ufficio acquisti della Chester Perry, diciassettesimo nella linea di successione al posto di capufficio.
Bristow è l’antenato old-economy di Dilbert, con un umorismo molto britannico, quindi forse un po’ ostico per noi: ma alcune running gag sono troppo forti.
Ad ogni modo, i nostalgici possono puntare il loro browser su http://www.frankdickens.com/FD/Pages/Bristow/BristowDaily.htm .

Ultimo aggiornamento: 2002-02-06 00:47

changeover: siamo davvero OK?

Anche se gli articoli di giornali e TV magnificano la nostra abilità nel passare dalla lira all’euro, io ho i miei forti dubbi in proposito.
Nulla di strano che i miei amici “geek” si vantassero di non avere più lire già il 3 gennaio: né mi meraviglia che mia nonna (90 anni a luglio) abbia ancora solo lire. E’ anche assodato che nei supermercati si paghi in euro, e siano in pochi a chiedere “quanto fa in lire?”
Però sono andato oggi in una panetteria, e la prima domanda che mi hanno fatto è stata “lire o euro?” Quello che è peggio, poi, è la difficoltà dei negozianti a calcolare il resto e fare le somme. Sarà, ma io temo che il peggio non sia ancora arrivato…

Ultimo aggiornamento: 2002-02-03 11:01