Forse non ve ne siete accorti, ma ieri le azioni Telecom Italia hanno perso quasi il 10 per cento del loro valore. Nel caso, potete controllare Repubblica, Corsera e Stampa. (Il Sole ha il titolone in prima pagina, ma se non fosse stato così mi sarei davvero preoccupato)
Cosa può essere successo di così grave? Beh, Bernabè ha presentato il piano triennale e ha comunicato che quest’anno il dividendo sarà di 8 centesimi per azione, invece dei 14 dell’anno scorso; il tutto perché verrà ridato agli azionisti solamente il 50% degli utili e non il 90% come capitava negli anni tronchettiani, visto che MTP doveva recuperare un po’ dei soldi spesi per comprarsi l’azienda e non gli bastavano i giochetti della svendita degli immobili di proprietà Telecom a Pirelli. Ripeto: non è che l’azienda sia in perdita o chissà cosa, e il dividendo lordo sarà il 4% del valore delle azioni a inizio anno (adesso è il 5.5%, visto il calo delle quotazioni). Se persino Stefano Quintarelli, non certo tenero con Telecom, si stupisce della cosa, c’è qualcosa davvero di strano.
Io sono piuttosto interessato alla cosa, non solo perché Telecom è quella che mi dà lo stipendio a fine mese ma anche perché io possiedo un po’ di azioni dai tempi della privatizzazione, e in questo momento valgono meno di quanto io le abbia pagate. Sicuramente l’analisi di Luca De Biase è condivisibile, e ci mancherebbe altro, visto che è lui l’esperto di economia e non certo io. Quello che vorrei però aggiungere è che in questo momento l’irrazionalità è ancora più strana: tra i grandi azionisti, a parte al più Benetton, non credo che Telefonica sia entrata in Telecom semplicemente per fare un investimento a breve, e si spererebbe che le banche, anche se entrate obtorto collo, riescano comunque a fare ragionamenti con un certo orizzonte temporale, quindi una politica “meno soldi adesso ma consolidamento serio” dovrebbe essere per loro interessante. O forse tutta la situazione bancaria è così compromessa che hanno bisogno di fare cassa in fretta? Ma anche in questo caso, perché mai dovrebbero far partire queste valanghe che deprezzano anche il loro valore proprio?
Non credo nemmeno che il valore delle azioni fosse così artificialmente alto, se devo essere sincero. Insomma, chissà che succederà: mentre fino all’anno scorso si poteva pensare a qualcuno che rastrellasse azioni, mi sa che con il passaggio da Olimpia a Telco la cosa sia più difficile. Io intanto continuo a fare le solite cose, sperando di sapere dove sono finito nella Ristrutturazione Continua :-|
Ultimo aggiornamento: 2008-03-08 10:15