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letto v1.0

Per ribadire il concetto che queste notiziole non sono un sistema perché io possa scrivere gli editoriali dei poveri, comunico urbi et orbi che stanotte alle oie 01:30 ho terminato l’installazione della versione 1.0 del mio letto in camera.
Precedentemente usavo una versione beta (leggi: un futon) che sto disinstallando ma tenendo come backup (cioè: se arriva qualche amico, almeno lo posso ospitare)
Dopo quest’ultimo lavoro, non ho più dubbi: i signori Ikea devono avere seguito dei corsi universitari di composizione e meccano, prima di costruire i pezzi dei mobili. Ogni tanto trovi degli assemblamenti assolutamente incredibili, simbolo dell’ingegnosità (ingenuity) dei designer.
Però hanno sbagliato la misura delle viti, e me ne manca anche una :-(

Ultimo aggiornamento: 2001-10-18 07:42

E vai con l’antrace

Da quando è partito l’allarme per il carbonchio (ma mi chiedo: siamo proprio sicuri che prima dell’11 settembre non ci fossero stati davvero casi da vent’anni negli USA, anche se la malattia continuava ad esistere nel terzo mondo?) si continuano a trovare lettere sospette.
Due rapide considerazioni. Innanzitutto, come per ogni pestilenza che si rispetti, i terroristi stanno ottenendo il massimo risultato con il minimo sforzo: non serve contagiare milioni di persone, basta qualche busta inviata ai media, e ci saranno i milioni convinti di potere essere infettati da un momento all’altro. Nemmeno l’AIDS aveva dato tanta paura: sarà forse perché in ogni caso uno faceva finta di nulla, piuttosto che restare senza sesso.
In Italia, poi, siamo di nuovo alla barzelletta. La “lettera all’antrace” sembra il nuovo sport: non se ne può fare a meno, e si fa a gara per non restare l’ultima regione senza segnalazioni (federalismo all’italiana). Come se ci fossero laboratori biologici dietro ogni casa.

Ultimo aggiornamento: 2001-10-17 05:49

Previsioni del tempo

Un anno fa, qui in Piemonte stavamo per essere sommersi dall’alluvione: domenica 15 ricordo che la sede del mio ufficio non era già raggiungibile.
Oggi sono uscito in bicicletta, e sono rimasto in t-shirt perché faceva troppo caldo.
La differenza non è poi così grande come può sembrare: in effetti, se fosse piovuto due giorni di fila, in montagna non si sarebbe potuta formare la neve e ci saremmo trovati i torrenti e fiumi nella stessa situazione del 2000.
C’è qualcosa che non va, è inutile.

Ultimo aggiornamento: 2001-10-15 08:57

I DVD limitati

All’uscita dei film in DVD, le multinazionali hanno trovato un bel (si fa per dire) sistema per ricordare alla gente che sono loro che comandano. I dischi hanno la possibilità di essere crittati in maniera diversa a seconda della zona (la “region”) per cui sono destinati. La region 1 corrisponde al Nordamerica, mentre noi in Europa siamo nella region 2. In questo modo, non è possibile comprare un DVD appena uscito negli States, ed evitare di andare al cinema a vedere lo stesso film che è stato distribuito in Europa in ritardo per ottimizzare gli incassi. Avete presente la catena di montaggio?
Non commento su questo modo di fare marketing, rischierei denunce penali. Ma il peggio non è ancora finito! Io vorrei acquistare il film All you need is cash, un “documentario” che tratta la storia dei Rutles, una presa per i fondelli dei Beatles fatta in maniera perfetta. Il film era uscito nel 1978, ma solo l’anno scorso è stata fatta la vesione DVD. Peccato che sia solo per la Region 1. Ora, cosa costava farlo regionless? temevano forse chissà quale mercato nero?
Meditate, volgo, meditate!

Ultimo aggiornamento: 2001-10-13 03:47

Dopo un mese

L’attacco al WTC ha esattamente un mese. Ma non voglio parlare dell’attacco, e della guerra conseguente.
Ho sentito in questi giorni alcuni amici americani, e sono rimasto stupito della loro reazione. Non so se noi italiani siamo più abituati agli attentati e quindi più cinici, oppure se gli americani si sentivano al sicuro nella loro nazione: però sono ancora totalmente choccati e perduti, senza sapere esattamente cosa fare.
Mi è più facile ora capire perché il Giorgino Bush sta avendo un consenso quasi totale: gli americani sono diversissimi tra di loro, eppure si sentono un popolo.

Ultimo aggiornamento: 2001-10-12 02:19

"politically scorrect"

Sembra che una mia frase, scritta qualche anno fa e che appare regolarmente nei newsgroup italiani, sia considerata da qualche fondamentalista del Politically Correct come discriminatoria. Per la cronaca, la frase incriminata è la seguente:
Tutto questo è arabo per te? leggi
http://www.news.nic.it/news-it/docs/glossario.html

(quella pagina contiene la spiegazione di alcuni termini tecnici delle news). Il Nostro si premura tra l’altro di fare sapere che voleva chiederne l’emendamento già da prima dell’11 settembre.
E’ chiaro che “parlare arabo” ha preso da chissà quando il significato di “non essere comprensibile”. E’ anche vero che questo non significa nulla: dare a uno dell'”ebreo” perché è tirchio è un’altra frase fatta, ma può chiaramente risultare offensiva per un ebreo.
Ma cosa c’è di offensivo nel dire che la lingua araba è incomprensibile per un italiano qualunque (esattamente come l’italiano è incomprensibile per un arabo)? E’ un dato di fatto, e non implica nessuna gerarchia tra le lingue, a meno naturalmente che non si ritenga la lingua italiana perfetta, e l’unica degna di essere chiamata “lingua”!
Ma a quanto sembra, molti ritengono la “correttezza” un modo burocratico di pararsi le spalle, piuttosto che il pensare a quanto si dice…

Ultimo aggiornamento: 2001-10-11 06:19

Il vertice è mobile…

Ho appena letto che quella pericolosissima riunione di terroristi che si dovrà tenere tra un mesetto nella nostra bella patria – il vertice FAO, per chi non fosse attento – è di nuovo stata spostata di sede, e si farà… a Roma. Come al Monopoli, si ritorna al via: e magari ci daranno anche le 20000 lire. Chissà…
Qualcuno probabilmente ha pensato che ormai i pericoli per l’ordine pubblico sono così globalizzati, che tanto vale non muoversi. Non so. Ma vorrei tirare fuori il lato positivo della cosa. In fin dei conti, abbiamo prima scoperto i nomi di tante capitali africane, e poi quello di simpatiche città italiane la cui ospitalità è a prova di vertice mondiale. Cosa vogliamo di più dalla vita?

Ultimo aggiornamento: 2001-10-11 03:21

Happy Birthday, John!

Sessantun anni fa nasceva John Lennon. Non certo un uomo da santificare, nè da prendere a modello. Però una persona che ci ha dato tante belle melodie e parole, e ci ha costretti a volte a pensare. Tanti auguri, ovunque tu sia!

Ultimo aggiornamento: 2001-10-10 03:23