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Così, d’un tratto

Pensate a un vostro amico, di qualche anno più di voi, con cui vi trovate tutti i mesi a passare un’allegra serata in compagnia a giocare, e che avete appunto visto neanche due settimane fa, allegro come sempre.
Pensate che vi arrivi una telefonata dove vi si dice che è morto. Ma non in un incidente stradale, quell’imponderabile che può sempre capitare. No. È morto in tre giorni, di quella che sembrava una semplice bronchite e invece era una broncopolmonite virale fulminante.
Addio, Franco.

Ultimo aggiornamento: 2008-04-30 21:19

È morto Neil Aspinall

Di nuovo, come all’inizio del mese per Norman Smith, il nome non dirà nulla alla maggior parte di voi: ma per noi beatlesiani quello di Neil Aspinall è un nome ben noto, visto che è stato il loro primo road manager, quello insomma che guidava il pulmino con cui andavano a suonare nei microlocali ben prima che incidessero il loro primo disco.
Aspinall è stato uno dei pochi veri amici del quartetto, ed è rimasto alla Apple fino all’anno scorso, oltre ad essere ad esempio stato il produttore esecutivo del progetto The Beatles’ Anthology. Insomma, una di quelle persone che stanno dietro le quinte ma sono assolutamente necessarie.
Aggiornamento: (25 marzo) Sul NYT c’è il necrologio scritto da Allan Kozinn, che vi assicuro è uno che su queste cose ne sa.

Ultimo aggiornamento: 2008-03-24 17:24

Tibet

free Tibet   free Tibet
Il Tibet sta lontano. Il Tibet è lì in cima alle montagne. Il Tibet ci ha il Dalai Lama che se non l’avessero mandato in esilio sarebbe un sovrano autocratico che nemmeno il Papa. Il Tibet è ormai cinese, la Cina è molto importante per i commerci, e quest’anno ci sono le Olimpiadi che noi ci siamo preparati così bene, e poi qui a Milano vogliamo fare l’Expo 2015 e bisogna tenersi buoni i cinesi che sennò quelli fanno votare i loro amici per Smirne e ce la prendiamo nel didietro.
Chissenefrega. Io tifo Tibet.
(per maggiori informazioni, più che sentire i tiggì consiglio di leggere Enrica, che è la vera esperta)
(Immagini scopiazzate da domblr via tanta gente, e Mantellini)

Ultimo aggiornamento: 2008-03-15 20:13

È morto Angese

E se non sapete chi era, vi siete persi un pezzo di vita. (E nel gruppo mi ci metto anch’io, che come molti non ha più pensato a lui non vedendo le sue vignette nei giornali)

Ultimo aggiornamento: 2008-02-11 20:51

bah

Dopo tutto il cancan sulla galleria fotografica “Understanding Art for Geeks” presa dal Corsera che si era dimenticata di indicare l’autore, alla fine PaulTheWineGuy ha deciso di cancellarla tutta. Motivo? timore di potere essere citato a giudizio dalla Siae (che si sa sono sempre pronti su queste cose) per violazione dei diritti d’autore.
Come tanti altri, capisco ma non mi adeguo. Le immagini sono (erano) opere derivate, non possono essere prese per le opere originali, e hanno (avevano) la loro bella citazione dell’autore originale. Quello che io penso è che il modo migliore per perdere i nostri diritti è fare una marcia indietro timorosa.
Faccio quindi una proposta seria: se PTWG è d’accordo, le immagini le ospito io, dando loro ovviamente la corretta attribuzione. In pratica, mi accollo io ogni eventuale rischio. Tra l’altro, il mio sito non contiene alcun tipo di pubblicità, il che aiuta: e se facessero casini al mio provider italiano, non ho grossi problemi ad acquistare spazio disco altrove. Però io sono una persona di princìpi, e certe cose non le sopporto.

Ultimo aggiornamento: 2008-01-28 12:10

Thyssen

Dopo Antonio Schiavone (mi viene quasi da dire il più fortunato di loro, visto che è morto sul colpo), Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo e Rosario Rodinò, è morto anche Giuseppe Demasi. Penso alle sue sofferenze in questi ventiquattro giorni, penso alla sua famiglia, e non riesco ad aggiungere nient’altro.

Ultimo aggiornamento: 2007-12-30 18:44

La Nisia

Mi ha appena chiamato mia mamma per dirmi che mia nonna è morta. Non è certo stata una notizia completamente inaspettata: era da qulache mese in ospedale, anche se ironicamente l’avrebbero dovuta dimettere ieri quando è improvvisamente peggiorata. Però, anche se probabilmente non mi avrebbe riconosciuto, mi sento in colpa per non essere passato a salutarla ancora una volta.

Ultimo aggiornamento: 2007-12-04 14:52

Vittorio Magni

È morto improvvisamente lunedì mattina, anche se l’ho saputo solo adesso. La parte più “giocosa” dei miei lettori si ricorderà probabilmente di lui, e sennò non importa. Tanto qui è casa mia.
Ho conosciuto Vittorio ancora ai tempi di Fidonet, parliamo di quasi quindici anni fa. Prima solo per via telematica, poi anche di persona: quando ero a Roma per lavoro passavo spesso a trovare lui e Donatella, a fare due chiacchiere e spesso scroccare una cena. Una volta sono anche venuti a trovarci a Milano, e abbiamo scoperto che anche se lombardi si erano ormai abituati a salare le pietanze molto più di quello che facciamo noi.
Avete presente quando si dice “in rete non sai mai chi è quello dall’altra parte della tastiera”? Ecco, è verissimo. Vittorio, “OldVitt” come si firmava, era coetaneo di mio padre: classe 1934. Ingegnere nucleare, aveva lavorato letteralmente in mezzo mondo, ma da quando era in pensione si definiva vezzosamente “artigiano del legno” (no, lui diceva proprio “falegname”…). Ecco: a parte la sua simpatia e modestia innata, Vittorio era davvero “giovane dentro”. Sempre pronto a imparare cose nuove, e a discuterne piacevolmente (e in maniera intelligente, ma quello era sottinteso).
Addio. No: arrivederci.

Ultimo aggiornamento: 2007-11-29 15:12