Archivi categoria: pipponi 2007

Grossa Crisi in it.wiki

Mentre me ne stavo tranquillo e beato a passare un weekend lungo in Riviera di Levante (venerdì era davvero una giornata favolosa!) sulla Wikipedia in lingua italiana si è consumato un redde rationem niente male. Quattro sysop, tutti “utenti della seconda ora” più o meno come me, si sono dimessi, rendendo così violentemente pubblico il dissenso che è continuato a crescere nei mesi scorsi. Inoltre altri due si erano dimessi questo mese, per un totale che sfiora il 10% della “forza lavoro’. Per chi non seguisse wikipedia, spiego innanzitutto che ci sono utenti “più uguali” degli altri; sono (erroneamente) definiti “amministratori”, ma non amministrano nulla, e hanno semplicemente alcuni privilegi in più come la possibilità di bloccare una pagina in scrittura o impedire a un utente di modificare le voci dell’enciclopedia. Costoro (anzi noi, perché anche io sono un sysop/amministratore di it.wiki) sono stati votati ad ampia maggioranza da tutti coloro che hanno fatto un numero sufficiente di contributi, giusto per spiegare che non si parla di cooptazione. La goccia che mi sa tanto abbia fatto traboccare il vaso deve essere stata la seconda votazione andata buca per bloccare l’utente Ligabo, che a mio personale parere si diverte da matti a fare il troll o per meglio dire il seminatore di zizzania, scrivendo contemporaneamente voci di ottima qualità e riuscendo così ad avere una quantità sufficiente di supporter per evitare di essere bandito. Ma come scrivevo, le ragioni di questo malessere sono più profonde.
Il vero guaio a mio parere è che Wikipedia – anche quella in italiano – è diventata troppo grande e troppo famosa. Un risultato pratico di questo successo è che tanti, troppi cercano di saltare sul carro in corsa, e quindi va a finire che chi si era avvicinato al progetto ai suoi albori per contribuire all’enciclopedia si trova sempre più spesso a dover passare il suo tempo a correggere errori messi ad arte o per divertimento, e ad eliminare pubblicità nemmeno mascherate. Questo naturalmente se sono ancora interessati all’idea iniziale.
Il secondo risultato è che, non essendoci un vero Comitato Centrale di Controllo, vince sempre chi urla di più. Mi stupisce solamente che queste cose, che sono elementari per chi sia stato appena un po’ di tempo in una comunità reale o virtuale, non siano state notate da utenti esperti come gli ex-sysop: io di mio ho scelto da un pezzo di mantenere un profilo basso e non passare troppo tempo su wikipedia, lasciando la gloria agli altri.
Resta il fatto che – mancando paradossalmente la valvola di sfogo della scissione: non ci si può dividere quando formalmente non ci sono capi – credo che entro sei mesi ci sarà un blocco “pratico” di it.wiki, nel senso che la qualità dell’informazione ivi presente cesserà di crescere, anche se immagino che la quantità aumenterà. Sappiatelo da subito :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-02-19 16:14

Giornata mondiale (?) della lentezza

Oggi viene festeggiata (con la dovuta calma) la Giornata Mondiale della Lentezza, con varie iniziative (tutte italiane, visto che nonostante il pomposo titolo la cosa è assolutamente locale). Devo dire che non è che in metropolitana mi sia accorto più di tanto della cosa: la gente schizzava senza guardare contro chi stava sbattendo, esattamente come al solito. Al limite potremmo dire che il 15 se l’è presa ben comoda a farsi tutto il percorso da piazza Abbiategrasso a Rozzano, ma questo non è stato un mio problema visto che è arrivato subito dopo che io sono uscito dalla metro, e quindi non mi ha fatto subire la combinazione nebbia-gelo della parte sud di Milano.
Non posso però esimermi dal rendervi edotti di quanto ho letto stamattina su City: “Fare la spesa con più calma evitando gli acquisti di impulso aiuta a scegliere meglio. In occasione della Giornata Mondiale della Lentezza, la Coldiretti sottolinea l’importanza di verificare attentamente i prodotti che si mettono nel carrello”… e via con uno spottone tutto per loro. Non so voi, ma io ho avuto come l’impressione che sia tutta una cosa taroccata. Ma in fin dei conti starsene per una volta tranquilli può essere utile, vera o falsa che sia l’occasione.

Ultimo aggiornamento: 2007-02-19 10:35

SIAE

Quando leggo “interviste” come quella apparsa ieri su Punto Informatico non so se mettermi a ridere o piangere. Ho scritto interviste tra virgolette perché quella non è un’intervista, ma “un set di domande realizzate prendendo spunto dalle polemiche di questi giorni”, assieme alle relative risposte di Luigi Cecere, “direttore della sezione delle opere letterarie e arti figurative”. Insomma, la SIAE se le canta e se le suona, o meglio in questo caso se le scrive e se le disegna.
La parte più interessante del testo è sicuramente il modo in cui vengono piegati i testi di legge per tirare fuori la “verità SIAE”. Ad esempio, è assolutamente vero che artisti e autori hanno il diritto morale di non vedere associata la propria opera a qualcosa che non accettano (ad esempio, alla pubblicità), ma è anche vero che ad esempio il diritto di parodia è ugualmente accettato. Insomma, nessuno nega il diritto di un autore a chiedere che una sua (riproduzione di) opera venga tolto: basta che specifichi la ragione, e non deleghi a qualcun altro lo “spazziamo via tutto”.
Anche la parte sul “lucro, anche indiretto” è assolutamente da incorniciare. O almeno lo è per me. Questo simpatico blog (ma tutto il mio sito, a dire il vero) non ha nemmeno una riga di pubblicità, per motivi che Luigi Cecere probabilmente non riuscirebbe a comprendere e che quindi non ripeto qua per l’ennesima volta. A questo punto sarei davvero tentato di cominciare ad inserire opere sotto copyright… giusto per vedere il sequel dell’interessantissimo format “Ci ho ragione io”.
E tutto questo andrà avanti fino a che in Parlamento qualcuno non avrà il coraggio di andare contro le lobby e riordinare davvero la legge sul diritto d’autore, ricordandosi che i diritti non sono mai tutti da una sola parte.
(leggi anche DElyMyth)

Ultimo aggiornamento: 2007-02-15 15:25

geografia confindustriale

Stasera, mentre tornavo a casa, ho peccato e mi sono fatto dare da uno strillone la copia di 24′. Sono salito sulla gialla a Missori, e avevo finito di “leggerlo” a Montenapoleone, per dare un’idea.
Però una cosa mi ha lasciato un po’ basito. Tale Stefano Natoli, in un articolo che commentava la “qualità percepita” dei sindaci italiani, ha iniziato ad arrampicarsi sugli specchi per giustificare la 77.ma posizione di donna Letizia (peggio persino di quanto faceva l’Albertina, che l’anno scorso era 61.mo …) spiegando (a) che città come Milano danno voti bassi perché “politicamente frastagliate” (Albertini aveva preso più del 60% dei voti, all’anima della frastagliatura), e (b) che la Moratti “non ha ancora una storia consolidata come sindaco”. Vabbè, questi sono giudizi e non è che si possa sindacare più di tanto. Ma l’ultima frase è “La Regione che riscuote il maggior successo è l’Emilia Romagna con ben sei città nelle prime 20 posizioni. Da notare la totale assenza in classifica delle città del sud”. Bene: a fianco dell’articolo c’è “La pagella dei primi cittadini”. Troviamo Vibo Valentia al ventesimo posto, Matera al diciannovesimo, Campobasso al sedicesimo, Potenza al dodicesimo, Lecce al nono e Crotone al terzo posto. O qualcuno si è divertito a mettere nomi a caso nella tabella (però nel primo semestre 2006 Lecce era al nono posto…) o l’articolo ha qualcosa che non va. Potrei sempre andare alla sede della Ekma, che sarà a un chilometro da casa mia e proprio davanti alla casa natìa di Silvio B., a chiedere informazioni :-)
Aggiornamento: (13 febbraio) da un trafiletto su City sembra che sia la tabella ad essere farlocca. Mi resta il dubbio di questa ricerca commissionata dal Sole-24 Ore di cui non c’è traccia sul sito: si trovano solo i dati del primo semestre 2006. Boh…

Ultimo aggiornamento: 2007-02-12 22:37

spendi spandi effendi

Ve la ricordate? era una canzone del buonanima di Rino Gaetano che ironizzava sull’aumento del prezzo della benzina e su cosa l’italiano medio non avrebbe fatto pur di avere un litro di “gasolina”.
Oggi pomeriggio al Fiordaliso c’era il caos: tutto a causa del distributore di benzina che era stato preso d’assalto da un centinaio di automobilisti pronti a fare il pieno per evitare di restare a secco durante i due giorni di sciopero dei benzinai, che non vogliono la liberalizzazione delle pompe. Notare che lo sciopero inizia domani sera. Non entro nella discussione se lo sciopero è giusto o no, ma faccio notare che il costo di questo sciopero per il benzinaio è virtualmente nullo, visto che tutti si affrettano a riempire i serbatoi prima; in pratica si farà un paio di giorni di iperlavoro e altri due giorni di vacanza, condizione generalmente invidiabile. Non posso che complimentarmi per la loro capacità di marketing…
(ah, naturalmente la nostra auto se ne starà tranquillamente nel box come al solito, quindi il problema non mi si pone)

Ultimo aggiornamento: 2007-02-05 21:30

e tiratelo fuori, questo dannato settimo libro!

Non avendo nulla su cui scatenarsi (beh, no, oggi è uscita la notiziona: HP7 uscirà il 21 luglio), i fan di Harry Potter si devono accontentare di quello che passa il convento. Quindi ieri tutti i giornali sparavano titoloni su Daniel Radcliffe (l’attore che interpreta il maghetto, per i due miei lettori che non lo sapessero) che reciterà tutto nudo a teatro. Abbiamo persino le foto del giovinotto, opportunamente rifilate perché non si sa mai chi potrebbe guardarle.
Il fatto è che la cosa è nota almeno da sei mesi; né la data di ieri era quella di inizio delle rappresentazioni teatrali, visto che fino al 27 febbraio non se ne parla nemmeno. Basta! viene quasi voglia di leggersi la nuova puntata della telenovela Silvio-Veronica…

Ultimo aggiornamento: 2007-02-01 17:46

strepitii

In una vecchissima barzelletta, un tizio dice a un suo amico: “Sai, quando non sto bene, vado dal medico a farmi prescrivere delle medicine: poverino, deve vivere anche lui. Poi vado dal farmacista a comprarmele: anche lui ha pure da vivere. Infine arrivo a casa e le butto via.” “Ma come?” fa l’altro. “Beh, devo pur vivere anch’io, no?”
Ecco, a sentire tutti gli strepitii contro i Pacs mi è tornata in mente questa barzelletta. Mi pare comprensibile, pur non essendo d’accordo, che la Cei tuoni contro la legalizzazione delle coppie di fatto: in un certo senso è il loro lavoro. Che i giornali riprendano la notizia, è di nuovo il loro mestiere: anche qua a dire il vero nessuno li obbliga a dare tutto quello spazio, ma mi sa tanto che la cosa sia considerata alla pari del gossip e quindi molto importante per l’italica carta stampata.
Ma perché i nostri parlamentari non si limitano a dire “prendo atto che alcuni cittadini italiani non concordano con noi”?

Ultimo aggiornamento: 2007-01-31 14:45

Repubblica 2000

Oggi sulla prima pagina di Repubblica, e sulla homepage di rep.it, campeggia la lettera aperta che Miriam Raffaella Bartolini, in arte Veronica Lario, ha scritto lamentandosi del marito Silvio B., che durante la serata di premiazione dei Telegatti «si è lasciato andare a considerazioni per me inaccettabili: ” … se non fossi già sposato la sposerei subito” “con te andrei ovunque”»
Datemi del maschilista (tanto lo sono…), però non mi pare che le frasi siano così becere. Personalmente mi sarei sentito molto più offeso quattro anni fa, con la battuta fatta a Rasmussen sulla presunta storia tra lei e Cacciari.
Ma quello che trovo più interessante è che la signora Lario è azionista di un quotidiano, epperò è andata a scrivere altrove, e addirittura dall’arcinemico. È vero che forse al Corrierone non avrebbe potuto scrivere, vista l’anteprima dell’intervista dove il marito parla di lei. È anche vero che il fogliaccio scalfariano, quando si tratta di gossip, è sempre in prima fila: basta vedere come stanno andando avanti. Però il tutto mi pare comunque un po’ strano…

Ultimo aggiornamento: 2007-01-31 11:37