Archivi categoria: pipponi 2007

Monza città contro la pace?

Dal 2002 al 2007, per una stranissima congiunzione astrale, la città di Monza è stata governata da una coalizione di centrosinistra, che aveva pensato bene di mettere sotto il cartello stradale che indica l’inizio della città un altro cartello con la scritta “CITTÀ PER LA PACE”. Occhei, per me sono soldi sprecati.
Un mese fa, come è nell’ordine naturale delle cose, Monza è tornata al centrodestra. Nell’attesa di modificare le passate delibere e permettere a Paolo B. di costruire tantissime bellissime case alla Cascinazza, il nuovo sindaco 3M (Marco Maria Mariani) ha già pensato a un’azione incisiva: togliere quei cartelli. Insomma, come sprecare ancora altri soldi…
La cosa più strana di tutto questo è che 3M, così come l’assessore alla Viabilità (e sicurezza…) Massimiliano Romeo, sono entrambi leghisti. Dai tempi di Sarajevo ne è passata di acqua sotto i ponti – quelli rimasti, si intende!

Ultimo aggiornamento: 2007-06-27 09:23

Esenzioni ICI: UE contro Italia

Ricordate la storia delle esenzioni ICI per la chiesa? ne parlavo un paio di anni fa qui e qui. A quanto si legge su Rep.it, l’Unione Europea sta aprendo una procedura di infrazione contro l’Italia perché l’esenzione ICI alla chiesa cattolica – non solo agli edifici di culto ma anche a quelli “non esclusivamente commerciali”, che ovviamente significa praticamente tutti gli edifici – è contro la concorrenza. Già che ci sono, hanno anche chiesto a Prodi di fare l’elenco di tutti i favori fiscali.
Come appunto avevo scritto due anni fa, sarebbe bastato lasciare l’interpretazione più naturale (gli edifici solo di culto, ma di tutti i culti, restano esenti dall’ICI) e non ci sarebbero stati problemi: ma sarebbe forse stato troppo facile.

Ultimo aggiornamento: 2007-06-25 12:12

Disinformazija

Repubblica annuncia con fanfara la relazione di Giuseppe Grechi, che afferma che le trascrizioni delle intercettazioni a D’Alema, Fassino e Latorre (degli italoforzuti non si sa, ma tanto si sono già dimenticati tutti di Luigi Grillo & co) erano arrivate ai giornalisti ben prima che la Forleo le rendesse consultabili “senza uso di dispositivi elettronici”.
Prima che tutti salgano su a urlare contro questi cattivoni che hanno rubato le intercettazioni, vorrei far notare che non è un caso che l’articolone sia in prima pagina di rep.it, mentre La Stampa e il Corsera no (beh, in realtà ce l’ha anche il Messaggero). In questo modo, infatti, si cerca di far passare il concetto “le trascrizioni delle intercettazioni sono fuorilegge, quindi non contano nulla”. È vero che dal punto di vista della legge non hanno rilevanza penale, ma è anche vero che cercare di coprirle in questo modo è ancora meno bello.

Ultimo aggiornamento: 2007-06-23 11:00

Cosa non si farebbe per un link in più

Le classifiche dei “più bravi” blog italiani si sprecano. Dopo la capostipite BlogItalia (che però recupera semplicemente i dati di Technorati) e BlogBabel, ho scoperto che ce n’è anche un’altra: quella di Wikio, che usa i valori di Technorati più un algoritmo a feedback “più sei linkato dai grandi, più sei grande anche tu”.
Il punto è che, come un qualunque scalcinato sociologo potrebbe spiegarvi, l’esistenza stessa di una classifica fa partire la “voglia di scalata”, che ultimamente si sta estrinsecando nella frase “mettimi un link, e io ti regalo qualcosa”. Un paio di settimane fa c’era uno (tale Dema) che regalava delle Crocs, che se non ho capito male sono delle scarpe in plastica assolutamente modaiole; in questi giorni un altro (tal Geekissimo) ha messo su un concorso “tra tutti quelli che mi linkano, estrarrò un Nokia N95”. D’altra parte, i concorsi sono una mania nemmeno solo italiana, perché mai un bloggher dovrebbe esserne esente?
(no, niente link ai signori. Tanta grazia che vi ho messo i nomi, se siete curiosi potete farvi la vostra ricerchina. La policy qui è ferrea: linko solo quello che mi interessa)
L’unica curiosità che mi resta è se questa gente intende guadagnarci solo in gloria o anche in proventi pubblicitari via Google AdSense o altro; ma confesso che è una curiosità molto platonica.
(ps: per un diverso approccio all’identico concetto, suggerisco PaulTheWineGuy)

Ultimo aggiornamento: 2007-06-20 17:38

Rahmatullah liberato?

A quanto sembra, è stato liberato Rahmatullah Hanefi, l’operatore afghano di Emergency che era stato imprigionato subito dopo la liberazione di Daniele Mastrogiacomo. Sono contento
almeno per lui, anche se Sayed e Ajmal non torneranno comunque in vita.
Mi chiedo però che cosa sia esattamente successo. Tutta questa parte dell’affaire Mastrogiacomo è stata una partita a scacchi tra vari attori: il governo afghano, quello italiano ed Emergency, più non so chi altri. Non c’è ovviamente nessuna ragione per liberare Rahmatullah oggi e non il mese scorso o tra due mesi. Potrebbe darsi che stia molto male e non vogliano farne un martire; può darsi che si siano accorti che senza i medici di Emergency non riescano a fare andare avanti gli ospedali; può persino darsi che effettivamente Prodi abbia fatto qualcosa di utile (sperando che poi non finiamo per perderci noi) per portare alla sua liberazione. Credo però che non lo sapremo mai.

Ultimo aggiornamento: 2007-06-16 20:55

liberalizzazioni per finta

La Camera ha approvato il terzo decreto Bersani sulle liberalizzazioni. In attesa del voto del Senato, si può vedere come l’elefante abbia partorito un topolino, e anche rachitico. L’esempio quintessenziale è che il PRA resterà in vita, data la sua enorme utilità nell’operare in regime di concorrenza con la Motorizzazione Civile. Al momento resiste la norma che permetterebbe ai supermercati che stipendiano un farmacista di vendere i medicinali in fascia C (quelli che tanto si pagano tutti), ma la Turco ha già detto ai proprietari di farmacie di non preoccuparsi, che tanto in Senato la norma verrà stralciata.
Tra quanto rimasto nella conversione del decreto, non si trova nemmeno la norma che permetteva di fare uno sconto superiore al 20% per l’acquisto di libri anche entro i due anni dalla loro pubblicazione. La cosa strana è che il governo era d’accordo sulla norma, ma è andato sotto per un emendamento dell’opposizione (ma come? a destra non sono liberisti?). Ma a dire il vero anch’io non apprezzavo questo tipo di politica di sconti. Perché parliamoci chiaro: chi avrebbe potuto fare sconti maggiori sarebbero stati gli ipermercati, che hanno un potere d’acquisto maggiore e possono permettersi di non guadagnare più di tanto su quello che per loro è un business secondario. Però in questo modo i titoli a prezzo scontato sarebbero stati i soliti noti: qualche bestseller e la peggio robaccia commerciale. E intanto i librai sarebbero stati ancora più strozzati. E le librerie online, qualcuno mi dirà? se vogliono dimostrare di essere convenienti potrebbero anche tagliare i costi di spedizione :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-06-13 13:46

Si lamenta pure

Recupero da OneMoreBlog questa notizia apparsa sul Corsera (immagino cartaceo, visto che non sono riuscito a trovarla in rete).
L'”onorevole” Gustavo Selva, dovendo andare ieri a La7 per fare il commentatore durante la diretta del corteo anti-Bush, si è trovato bloccato in piazza del Parlamento. Che ha fatto allora? Dicendo «Solo una piccola bugia… un trucco da vecchio giornalista» (virgolettato), ha detto di sentirsi male. Un’ambulanza è arrivata, l’ha portato al più vicino ospedale dove gli hanno messo una flebo, al che ha nuovamente strepitato chiedendo di essere portato dal suo cardiologo… in via Nogaro, cioè agli studi televisivi.
Detto questo, ha ancora avuto il coraggio di lamentarsi che l’ambulanza era arrivata solo dopo 35 minuti e quindi si sarebbe lamentato col capo della polizia e col prefetto, visto che «uno può anche morire».
Ribadisco: poi c’è gente che se la prende per i gelati alla buvette.
Aggiornamento: Ne parla Repubblica.
Aggiornamento 2: (11 giugno) Per completezza (grazie ad Halley Fire) aggiungo il link alla versione riveduta da Selva su Il Giornale e il video della sua versione originale, da cui si evince perlomeno che non è stato lui a parlare del “trucco da vecchio giornalista”, ma il giornalista de La7 – altro bel tomo, insomma; ma comunque Selva ribadisce più volte che non ha avuto nessun malore.

Ultimo aggiornamento: 2007-06-10 18:18

La moglie di Cesare e i sospetti

A quanto pare il politicume italiano ce l’ha fatta anche questa volta. Il gip Clementina Forleo ha fatto retromarcia, e ha detto che sì, le intercettazioni bipartisan – tre Ds, tre forzisti – relative al caso Unipol saranno disponibili agli avvocati, ma questi non potranno farsene delle copie né ufficialmente né ufficiosamente, e avranno tre giorni di tempo per visionarle. D’altra parte, fa notare, quelli sono atti giudiziari di cui è vietata la pubblicazione.
Già mi vedo gli avvocati di una certa età che stanno lanciandosi in una full immersion per ritornare ai bei tempi della scuola quando imparavano a memoria le poesie, e intanto dire ai giovani colleghi “visto, che esercitarsi serviva?”. Ma a parte gli scherzi, la vicenda rende davvero tristi. I parlamentari non sono “persone qualunque”. Li paghiamo (tanto) per fare un certo lavoro che tocca tutti noi, e a questo punto pretendo che siano al di sopra di ogni sospetto. I dati raccolti non hanno rilevanza penale? Meglio. Non mi pare poi che svelino dati sensibili, nel qual caso avrei potuto cambiare la mia idea. E poi, diciamocela tutta: se vengono rese pubbliche tutte le intercettazioni, è impossibile estrapolarne delle frasi che fuori contesto dicono tutt’altro, il che dovrebbe andare solamente a loro favore…
Peccato che invece la ggente si metta a parlare dei gelati alla buvette.

Ultimo aggiornamento: 2007-06-09 17:17