Archivi categoria: io

Torno ad esistere…

Finalmente il mio stipendio di gennaio mi è stato accreditato. La valuta è quella del 29 gennaio, quindi non ho perso nulla: fortunatamente avevo abbastanza soldi per non essere stato in rosso.
Adesso basta che torni il mio PC in dotazione di ufficio – sono solo 37 giorni che l’ho lasciato all’assistenza – e posso tornare a sentirmi parte dell’azienda.

Ultimo aggiornamento: 2003-02-20 16:36

Sempre canzoni

Guarda là, Edoardo Bennato. Anche se la versione che sto ascoltando adesso è quella rifatta di Afferrare una stella, continua a farmi stare male come la prima volta che l’ho sentita, a un suo concerto gratuito a Roma.
Eppure non ho nessun ricordo preciso associato alla canzone… mi è rimasta attaccata così, di suo.

Ultimo aggiornamento: 2003-02-17 18:22

nuovi posti di lavoro creativi

Sono alcuni giorni che all’incrocio tra via Taramelli e via Pola vedo un tipo che “vende” alcune copie di Metro che presumibilmente è andato a prendersi alla fermata della metro di Gioia, a un quattrocento metri di distanza.

Ultimo aggiornamento: 2003-02-17 09:51

rincoglionimento acuto

Ieri è stata una giornata tragica. Dovevo accorgermene subito, quando ho versato la spremuta d’arancia nella tazza per il tè, o quando dopo un’ora di pedalata nel freddo della periferia sud di Milano non ero ancora sveglio. Ma il massimo è arrivato ieri sera.
Esco verso le 18:35, mi fermo al mio pusher di fiducia per trovare un cavo per l’alimentatore del PC che non fosse Schuko (erano mesi che lo cacciavo infruttuosamente… loro l’avevano) e mentre sono sulla pista ciclabile di via Olona vedo una grande cartoleria che sta chiudendo. Mi fermo, e gli chiedo “ha mica una biro Osama a quattro colori?” Lui non fa una piega e dice “Osama le ho solo a tre colori, ho le Bic e forse le Pilot”. Purtroppo anche le Pilot erano senza il verde, e mi sono dovuto accontentare della Bic, il modello che avevo da ragazzo ma che oggettivamente è il peggiore come qualità. La discussione sui meriti delle varie marche è stata forse un po’ surreale, ma comunque divertente.
Esco, faccio un paio di chilometri fino in piazza Castello… e mi accorgo che non ho la mia borsa sul portapacchi. Presumo di averla lasciata in negozio, torno indietro a tutta velocità e per fortuna il tipo stava per partire con la sua moto già accesa, ma c’era ancora. Non per altro, ma avevo anche una cassetta e un DVD da restituire al Blockbuster…
Ugo mi ha fatto notare che sto diventando come un nostro comune collega Tilab, di cui non posso fare il nome per ovvie ragioni di privacy… non è stato un bel pensiero.

Ultimo aggiornamento: 2003-02-11 10:49

niente più Osama!

No, non sto parlando di Bin Laden invisibile, ma della scomparsa delle penne a quattro colori di marca Osama (le fanno dalle parti di Torino). L’anno scorso erano riapparse e io subito me n’ero comprato un paio, che naturamente ho man mano perso in giro. Nessun problema, penso, le ho viste all’Iper a Rozzano e all’Esselunga…
Beh, non ci sono più. Ci sono altre penne Osama, c’è il pennone Carioca a dieci colori che ricorda la mia infanzia ma, oltre ad essere scomodo, non ha un bell’inchiostro.
Ma la mia penna non si trova più. E ora che fo?

Ultimo aggiornamento: 2003-02-07 12:25

She flies like a bird

Una canzone dei praticamente sconosciuti Honeybus – credo di avere una delle tre copie italiane del CD che raccoglie praticamente tutta la loro produzione – compreso un buffissimo provino in italiano. Magari a chi ha la mia età o qualche anno in più può suonare un campanello se dico il nome della versione italiana: Un angelo blu. Beh, l’originale è molto meglio. Lo sto ascoltando in questo momento. E mi spiace che Pete Dello abbia lasciato subito il gruppo che così si è sciolto.

Ultimo aggiornamento: 2003-02-05 11:53

Targhe alterne

Questa settimana a Milano si viaggia a targhe alterne catalitiche. Questo significa che la mia vecchia Tipo è ferma. Oggi avrei potuto prendere in prestito la Tipo appena meno vecchia di Anna, ma non ne avevo voglia: così posso dare il resoconto di una giornata ciclistica (ieri) e una coi mezzi (oggi).
In effetti c’è molto meno traffico per le strade, il che per un ziclista è una iattura: chi c’è va più veloce e se ne frega allegramente di chi sta pedivellando. Il vantaggio da questo punto di vista ce l’hanno i tram: mentre generalmente supero della grossa il 3 o il 15 in Montegani-Meda-San Gottardo, questa volta sono stato surclassato.
In compenso, usare metropolitana e bus intercomunali è da suicidio. La gialla, che è già di suo la più sfigata, si è riempita già a Zara; la verde era relativamente vuota, ma solo perché doveva essere passato un altro treno un minuto e mezzo prima; il bus dell’AMP, oltre che essere arrivato come al solito all’ultimo momento, era così pieno che mi sono fatto il percorso in piedi, e non ho così potuto andare avanti con la mia guida alla formazione degli accordi scritta sul palmare.
Resto ad ogni modo dell’idea che le targhe alterne siano una tavanata galattica. Molto meglio, se si vuole togliere traffico, obbligare ad avere un car pool anche solo di due persone per auto. E meglio ancora potrebbe essere tirare fuori dal dimenticatoio quella legge che ha istituito i “buoni mobilità” sulla falsariga dei buoni pasto, quindi detassati. Anche questo aiuterebbe il traffico, ma né aziende né sindacati sembrano intenzionate a portare avanti questa strada. Boh?

Ultimo aggiornamento: 2003-02-04 09:58

Avis (nel senso di sangue, non auto)

Sabato mi sono fatto salassare, e ho scoperto di avere terminato il secondo tesserino: il primo era più capiente, arrivando a ben 27 righe per le donazioni, ma il secondo ne aveva solamente 16.
Insomma, il totale è di 43 volte in poco più di quattordici anni. Sono ancora vivo, vegeto e direi più in forma di quando iniziai, che si vuole di più?

Ultimo aggiornamento: 2003-02-03 16:34