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come non detto

Me ne sarei già dovuto accorgere ieri pomeriggio, ma stamattina ne ho avuto la conferma. Altro che esodo: semplicemente i milanesi sono tornati in città il lunedì mattina. Oggi ho impiegato in auto 55 minuti per andare in ufficio, esattamente lo stesso tempo che ci metto in bici senza correre – e oggi non sarebbe stato nemmeno tanto caldo…
che palle.

Ultimo aggiornamento: 2003-07-22 09:43

inizia l'esodo

Stamattina, anche se ci ho messo una vita ad arrivare in tram in ufficio – ma lo sapevo, la scelta di prendere il 15 è stata per così dire strategica – ho notato che Milano è leggermente meno trafficata del solito. Non sarà la goduria della prossima settimana, ma si inizia a sopravvivere.

Ultimo aggiornamento: 2003-07-21 12:37

zzz

in questi giorni non ho molto da dire, come si vede.
O meglio, non ho voglia di commentare, anche se forse ci sarebbero delle cosette gustose. Vi conviene andare un po’ in montagna – o anche al mare!

Ultimo aggiornamento: 2003-07-20 17:12

vecchiaia

Ieri mattina una consulente qui a Pomezia mi saluta con “buongiorno”.
Oggi dopo pranzo un’altro consulente che doveva prendere lo zucchero per il caffè mi fa “scusi”.
O sono diventato improvvisamente vecchio, o le politiche di inserimento collaboratori interni impongono rispetto per il dipendente con collarino rosso. Chissà fin dove posso sfruttare la cosa…

Ultimo aggiornamento: 2003-07-17 14:23

Paese che vai, disco che trovi

Ieri sera ho cenato (da solo, e male) a Torvajanica. Nella piazza sul litorale c’era un banchetto che vendeva libri di seconda mano e cd a poco prezzo: ci ho dato un’occhiata, e ho notato un certo numero di copie di un album di “canzoni del Ventennio”, che avrei potuto comprare a soli 5 euro cadauna.
Chissà come mai non le ho mai viste altrove.

Ultimo aggiornamento: 2003-07-17 11:17

Cartelli stradali

Dopo avere scoperto le novità stradali pometine, ieri ho preso la strada alternativa, che allunga di un chilometro buono il percorso, ma effettivamente è benedetta anche dalla segnaletica. Insomma, se uno sa di dovere prendere l’uscita “per via Naro”, e si immette regolarmente nella strada laterale, viene premiato da un cartello (dopo l’immissione, ovvio) che spiega che quella è l’uscita obbligatoria per i Castelli Romani. Si suppone naturalmente che l’automobilista non sia così incauto da non sapere che per andare nella sede ex-Saritel devi prendere la strada per i Castelli Romani, ma non posso pretendere anche questo dall’Anas. Però un cartellone un po’ prima dello svincolo, questo sì…

Ultimo aggiornamento: 2003-07-17 11:14

E non parliamo delle auto

Ma la trasferta romana non è finita lì. Avevo incautamente deciso di affittarmi una macchina, e quindi sono andato alla Hertz. Arrivo, e ci sarà una ventina di persone in coda. Ora, anche il mio panettiere ha i numerini per l’ordine di chiamata: qui no, devi sceglierti la tua fila e sperare.
Non ho capito bene come, ma due tipe americane che erano da tutt’altra parte sono passate in prima fila nella mia fila, e più che un’auto sembra dovessero contrattare per un catamarano con servizio di pedalò e risciò inclusi. Vedere le altre file che vanno avanti mentre tu stai fermo fa capire tra l’altro le cronache “in un attacco di follia ammazza ventisette persone”. Il poveretto si è dovuto fare una coda di quel tipo.
Alla fine tocca a me, la tipa fa delle domande idiote tipo “la via dove abita è Bionaz?” (c’è scritto sulla patente, non te l’ho scarabocchiato su un foglietto!”
e sembra quasi voglia allungare i tempi. In effetti non ha auto a disposizione, vuole rifilarmi una cabrio di cui non me ne facevo nulla – anche se per disperazione stavo dicendo “va bene, purché mi fate andare via!” quando miracolosamente è spuntata una 206. Tempo di attesa totale: quarantacinque minuti.
Ma non è finita qui. Mi sparo la Pontina e arrivo a Pomezia, per scoprire che la solita uscita è stata chiusa (oggi, mi dicono. Che culo!) e si è costretti a girare a destra verso Torvajanica. Pacchi di vigili, e ovviamente caos infinito. Non che quegli intelligentoni hanno pensato di mettere un cartello prima, in modo che io uscissi un paio di svincoli prima e facessi un giro un po’ più lungo ma corretto. Troppo facile.
Ma tanto quando sono arrivato ho scoperto che uno dei miei interlocutori era a casa malato :-)

Ultimo aggiornamento: 2003-07-15 15:48

W Alitalia (al solito)

Stamattina trasferta a Roma. Prendo il taxi a un’ora invereconda – pagando solo 15 euro, che gioia – arrivo a Linate e non chiedo di anticipare volo, contando sul fatto che con la Millemiglia mi danno il posto preassegnato. Falso. Finisco in fondo come capita spesso, mi chiedo come assegnino i posti davanti.
L’imbarco è addirittura in anticipo rispetto a quanto indicato: però l’annuncio termina con la frase “a causa del traffico aereo, potreste dovere aspettare nell’aeromobile. Detto fatto: più di mezz’ora di ritardo nella partenza.
E pensavate mica che fosse finita qui? No, l'”esperienza Alitalia” ci ha fatto atterrare nella zona internazionale. Così, dopo l’attesa per il finger, siamo entrati, scese le scale… e siamo saliti sul pulmino che ci ha portato con il suo dovuto tempo all’uscita giusta.

Ultimo aggiornamento: 2003-07-15 15:34