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Zinco-Piombo

Beh, qua probabilmente ci vorrebbe Mitì, ma magari c’è qualcun altro che saprà darmi una mano…
Mentre ero a Marettimo, ho scoperto con orrore che la maggior parte delle persone nel gruppetto con cui ero andato in vacanza non aveva mai sentito parlare di “Zinco-Piombo”: solo Paolo non mi ha fatto sentire un alieno sperduto. Di che si tratta? Era uno stupido giochino che si poteva fare con un gruppo di ragazzini. Uno faceva il direttore d’orchestra, mentre gli altri man mano entravano continuando a pronunciare come in un mantra alcune frasi più o meno sensate. “Zinco, piombo” era la prima e quella che ricordo sicuramente: le altre credo variassero volta per volta. Esempi potevano essere “tochi, tochini, tocheti de pan” e “ti tiro li peli ad uno per uno” o ancora “tu rumpu u culu”, quest’ultimo rigorosamente con sole u. Il direttore d’orchestra faceva salire e scendere il volume delle varie frasi, il tutto in modo da ottenere alla fine quello che doveva diventare il rumore dello sferragliare di un treno… il tutto coronato effettivamente da un “Minchia papàààà!!!” in stile fischio del treno. Ve l’ho detto, non è che fosse una cosa così intellettuale, ma quando hai dieci anni ti diverti (divertivi?) con poco.
YouTube ha un paio di video “Zinco-piombo”, ma la qualità audio è così scarsa che non riesco a capire se corrispondono effettivamente a quanto ricordo io. Non è che tra i miei affezionati lettori ce n’è qualcuno che si ricordi del giochino e possa dare qualche informazione in più sulla sua diffusione spazio-temporale?

Ultimo aggiornamento: 2007-08-28 17:31

Murphy

Cioè. Uno sta male (non ce l’ho mica fatta ad arrivare integro a casa in bicicletta… in piazzale Lagosta è rimasta una parte che sarebbe potuta essere di me). E non gli capita ancora di beccarsi in faccia e nei pantaloni una scagazzata di piccione? Che poi è stata la prima che io mi ricordi in vita mia?
(per chi si preoccupasse di me: oggi va meglio, ma mi sa che stamattina ho bevuto troppo)

Ultimo aggiornamento: 2007-08-25 09:26

Bollettino medico

Occhei, è probabilmente meglio adesso che nei giorni scorsi quando ero in Norvegia. Però non è possibile che il primo giorno in cui sono a Milano sia qua a vomitare l’anima: solo quella semplicemente perché non è che oggi abbia mangiato chissà cosa, proprio perché non mi sentivo bene.
Però è anche vero che nel weekend sarò di nuovo in giro, quindi magari la vendetta divina c’è comunque!

Ultimo aggiornamento: 2007-08-24 17:36

Garlasco

garlasco No, non vi parlo dell'”omicidio di Garlasco”: la curiosità morbosa non è uno dei miei innumerevoli difetti, e tanto credo che brunovespa™ stia già preparando tutti i modellini da mostrare a Porta a Porta per chi apprezza queste cose.
Il punto è che io sapevo dell’esistenza di Garlasco perché secondo le statistiche di FeedBurner qualcuno da quelle parti si mette a leggere il mio blog, come si vede dal ritaglio di immagine postato qui sopra.
Posso immaginare che la persona in questione – mi rifiuto anche solo di pensare che ce ne sia più d’una – non stia proprio a Garlasco ma nei dintorni. Ancora ieri ci sono stati tre collegamenti da lì, quindi immagino anche che non sia la povera ragazza assassinata. Ma chi mai sarà? Caro/a anonimo/a, non è che vorresti palesarti, anche privatamente?
Aggiornamento: Di per sè un’idea ce l’avrei, anche se il tipo sarebbe vigevanese :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-08-24 12:40

Il denaro non circola

C’è chi scopre che la banca del proprio paesello ci impiega cinque giorni per farsi mandare dei fruscianti dollaroni. Però si sa, i paeselli anche se industriosi sono comunque fuori dai grandi flussi della finanza mondiale.
Io ho ordinato delle corone norvegesi: capisco che non siano proprio la moneta più scambiata del globo, però non siamo nemmeno al livello della pizza di fango del Camerun. Per riuscire a fare in modo che quelle banconote attraversassero il mare del Nord, si appassionassero alle bellezze della Germania, venissero a contatto con l’aria pura delle Alpi svizzere e finalmente si rimaterializzassero a Milano – la città che in teoria dovrebbe essere il cuore pulsante dell’economia italica – ci sono voluti sette giorni.
Poi ci si chiede perché sono così felice della nascita dell’euro.

Ultimo aggiornamento: 2007-08-03 13:30

pre-ferie

Il numero di accessi al blog si sta riducendo in maniera esponenziale: i pochi che sono rimasti al pezzo probabilmente staranno pensando ad altro, e non li posso biasimare. D’altra parte, dal 6 al 23 farò il mio solito stacco, che non è semplicemente “stare in ferie” (per i curiosi: una settimana a Marettimo e una in Norvegia, per la serie “non farsi mancare nulla”) ma è anche “non toccare il pc e soprattutto non andare su Internet”.
Però sono già in clima festaiolo, quindi non parlo del test antidroga di Casini e co. (utilità probabilmente ancora inferiore a quella delle esercitazioni antincendio programmate), né di Elton John che vuole chiudere Internet per cinque anni (è convinto, poveretto, che la gente non compri più i suoi dischi perché li scaricano tutti a sbafo). Ce la farete lo stesso?

Ultimo aggiornamento: 2007-08-02 10:49

Strane interazioni

A casa abbiamo due compatti mid-fi (chiamarli hi-fi non è proprio il caso, ma lo-fi sarebbe ingiusto) identici della Hitachi. Sono identici non perché noi siamo seguaci del warholismo, ma perché – chiaro esempio di due persone fatte l’uno per l’altra – Anna e io prima di conoscerci ci eravamo comprati lo stesso modello. Dopo cinque anni i due apparecchi cominciano ad avere qualche magagna: a quello che sta al piano di sopra non si accende più il led spia dello stand-by (amen, si risparmia persino corrente), mentre a quello che sta sotto si è scassato il motorino per sollevare il coperchio del lettore CD (e qui c’è un po’ più di fatica da fare, visto che lo devi sollevare a mano).
Il problema è che da qualche tempo a questa parte ogni tanto questo secondo stereo si blocca, più o meno come un PC. Diventa impossibile accenderlo, non solo da telecomando ma anche direttamente col pulsantone: però la corrente gli arriva regolarmente, perché la spia funziona (è l’apparecchio di sotto, non quello di sopra!) Fin qua nulla di così strano, l’unica cosa da capire è se costa di più comprarsene uno nuovo o farlo riparare. Quello che però è strano è che ho trovato un sistema molto empirico per fare l’equivalente logico di un ctl-alt-del, e questo consiste nell’aprire e chiudere un paio di volte il coperchio del CD, ovviamente il tutto a mano visto che anche se funzionasse il motorino non gli arriverebbe corrente. Ora io mi chiedo: perché mai una cosa puramente meccanica dovrebbe bloccare tutta la parte elettrica?

Ultimo aggiornamento: 2007-07-31 15:52

gita torinese

Per la seconda volta in sei anni, e per la prima in cui mi è capitato effettivamente di lavorare (e non di partecipare a un incontro collettivo per la presentazione di qualche capo) mi è capitato di tornare nella mia vecchia sede Tilab, anzi Cselt, di via Reiss Romoli. Sì, è vero, martedì scorso ero anche passato di straforo in via Borgaro mentre facevo tutt’altro, ma li ci sono Loquendo e Citec Voice anzi Amuser che sono in realtà degli spinoff.
Sono passati sei anni da quando me ne sono andato a Milano. In effetti nei corridoi vedo tanta gente nuova, che non c’era ai miei tempi. Ma di ex colleghi ce ne sono sempre tanti, il che significa che spostarmi all’interno è sempre piuttosto complicato o per la precisione lento :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-07-25 11:04