Archivi categoria: io 2007

Riciclatori milanesi?

Dopo un controllo presso il vicino, ho stabilito senza ombra di dubbio che è il mio lettore DVD ad avere perso il sincronismo. Il problema è che con ogni probabilità, se lo portassi a riparare, andrebbe a finire che ci spendo come per comprarne uno nuovo, e Ciò è Male. Non tanto per la spesa da fare, quanto perché sono ragionevolmente certo che uno che avesse le conoscenze necessarie e un po’ di tempo a disposizione se lo potrebbe riparare.
La domanda sorge spontanea: non è che sappiate di qualche gruppo di hacker milanesi che è capace di fare queste cose? Se ci fosse, potrei tranquillamente regalarglielo, e mi sentirei più tranquillo. (ah, sempre su riciclo: conoscete un posto dove riciclare i tappi di sughero delle bottiglie di vino? una volta li recuperavano al mercatino biologico di via Confalonieri, che però ormai è stato sfrattato dai Lavori Per La Città Della Moda :-( )

Ultimo aggiornamento: 2007-11-20 15:03

Eolo, eventualmente Ezechiele

A proposito di tecnologia che mi si rivolta contro: stamattina sono arrivato in ufficio, ho acceso il pc, e invece di vedere la solita lucina verde se n’è accesa una rossa. Sul monitor è apparsa la minacciosa scritta “Le ventole non ventolano, io mi spengo” o qualcosa del genere in inglese, ed effettivamente il pc si è spento subito dopo. Io sono un ottimista, ho riprovato ad accendere il pc, ma il risultato è stato lo stesso.
Dopo il caffè obbligatorio per far partire i miei due neuroni e prima di arrischiarmi a fare il numero verde dell’assistenza delocalizzata, ho spostato a fatica il pc e ho soffiato con forza. Risultato: è ripartito come se nulla fosse. È bello sapere di essere una persona di qualche utilità spirometrica.

Ultimo aggiornamento: 2007-11-19 09:52

La tecnologia riprende ad odiarmi

Venerdì sera Anna cerca di vedere un dvd che si era presa da Blockbuster, ma non funziona nulla. Così ad occhio si è perso il sincronismo tra lettore dvd e televisione, ma non saprei dire se il problema è sul dvd o sulla tv. Ha poi provato a vedere il film sul suo pc, ma si lamentava che ogni tanto l’immagine si bloccava. Quello almeno gliel’ho risolto: era il processo TeaTimer che non si fidava troppo dei virus all’interno del dischetto :-)
Ieri sera torno a casa, e il telecomando non mi apre la saracinesca del box. Faccio un po’ più di attenzione, e noto che il led spia si accende una sola volta: immagino che la pila si stia scaricando, e apro a mano con la chiave. Solo che poi scopro che non posso chiudere con il pulsantone dentro – la saracinesca è convinta di essere chiusa, e quindi cerca di aprirsi ancora di più. Chiudo a mano, e mi accorgo di non riuscire a bloccarla con la chiave; rimane ferma, ma leggermente aperta. Vabbè, mi giro per tornare a casa, tocco per sbaglio il telecomando… e la saracinesca sale. Fino a due terzi, ma sale. A questo punto con un po’ di contorsionismo la chiudo col pulsantone, e va tutto bene… almeno per quanto riguarda ieri.
Forse non dovrei toccare il PC.

Ultimo aggiornamento: 2007-11-18 09:58

Innovazioni

Dopo dieci giorni di riposo legato al raffreddorone (ce l’ho ancora, ma non si può esagerare!) stamattina sono andato in palestra e ho scoperto che finalmente avevano cambiato le macchine per fare i pesi, come promesso da mesi. A parte che io mi trovavo bene anche con le vecchie, la modifica dal mio punto di vista ha avuto come danno collaterale l’aggiunta di un numero incredibile di macchine per fare stepping e tutte quelle cose che non sono mai riuscito a capire perché le si fa in palestra e non camminando in giro, oltre al fatto che devo chiedere quali sono gli equivalenti di alcune delle macchine che usavo prima. Ma la cosa più divertente è che queste nuove macchine sono “designed and made in the U.S.A.” il che fa capire come il dollaro sia davvero calato di valore… e soprattutto fa sì che i pesi delle macchine in questione sono in libbre. In teoria non cambierebbe poi molto, visto che uno dovrebbe accorgersi se il peso che sta facendo è quello corretto oppure no; in pratica ho visto un bel foglio di carta appeso all’ingresso con tutte le conversioni lbs-Kg, fortunatamente arrotondate al chilogrammo.
In una notizia scorrelata, stasera mentre passavo all’Esselunga ho scoperto che non ci vuole più una moneta da 2 euro per prendere il carrello, ma una da un euro. Anche qua, grandi cartelloni in giro che diffondono la notizia. Capisco che sia più facile avere in tasca o nel borsellino una moneta da un euro che una da due, ma mi chiedo il perché di una simile spesa per rifare tutti i blocchi dei carrelli, e non fare come quegli altri supermercati che sono molto più liberali e ti lasciano usare i 50 centesimi, l’euro o i due euri… Ma forse questo è un modo per dire “noi non solo blocchiamo i prezzi dei cibi, ma abbassiamo anche quello dei carrelli!”

Ultimo aggiornamento: 2007-11-17 20:56

Bollettino medico

Ieri sera sono rientrato a casa e avevo 37.3 di febbre. Sono poi andato a letto con 38.1 (e non oso pensare come sia andato il lavoro di traduzione). Stanotte non sono praticamente riuscito a dormire. Però stamattina ero a 36.6, e quindi sono uscito bello bello per cercare di lavorare un po’ – tanto devo fare cartware, non serve una grande attenzione. Vediamo quando schiatto.
Aggiornamento: (10 novembre) Stamattina la febbre era scesa a 36.1, probabilmente per merito della presenza di Anna :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-11-09 09:17

Checcarino!

Non riesco più a trovare la mia cravatta “Yellow Submarine”, e Ciò Non È Affatto Bello.
Oggi, quindi, ho dovuto scegliere un’altra cravatta per farmi immortalare. Spero apprezziate lo stesso lo sforzo che ho fatto, nonostante l’attacco influenzale di stanotte.

Ultimo aggiornamento: 2007-11-08 11:33

L’incredibile Hulk

il fu cavalletto Stamattina, prima di andare in ufficio, avevo provato a passare dallo studio del nostro amministratore, che è praticamente sul mio percorso. Scendo dalla bici, blocco la ruota con l’antifurto, suono il campanello, non risponde nessuno anche se erano le nove e qualche minuto, slego la ruota, e sento un “tac”. Guardo, e vedo il mio cavalletto per terra. Ora, non so quanto bene si veda dalla foto, ma vi garantisco che la ghisa – o quello di cui è fatto il cavalletto – si è rotta come fosse della plastica. Il tutto con duemila chilometri di uso della bici, pesante quanto volete ma pur sempre duemila chilometri. Sono così forzuto da imporre uno stress incredibile su quel povero cavalletto (Made in Italy, vorrei fare notare)?

Ultimo aggiornamento: 2007-11-06 13:56