Archivi categoria: informatica e AI

nuova tipologia di spam

Adesso inizia ad arrivarmi qualche messaggio che inizia con un’accozzaglia di parole in inglese prese a caso dal vocabolario, immagino per fregare i sistemi bayesiani che controllano le parole chiave all’inizio e le successioni improbabili di lettere. Per il momento il sistema mi sembra ancora fregabile con un’analisi sulla lunghezza delle varie parole (mancano i connettivi), ma non ci vorrà molto.
C’è qualcuno che non è affatto stupido, dietro gli spammatori.

Ultimo aggiornamento: 2004-01-04 13:54

ho miserabilmente fallito

Antefatto. Se digitate con Google “miserable failure”, il primo risultato che ritorna è la biografia ufficiale di Giorgino “doppiavu” Bush. Non è un caso: l’algoritmo che Google usa per mettere in ordine i risultati considera importante che la chiave di ricerca sia usata all’interno di un collegamento: insomma, “se la usano per cliccare sopra una pagina, vuol dire che quella pagina è proprio su quell’argomento!” Così un po’ di gente negli USA si è messa a creare questi link sulle proprie pagine, e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Anche in Italia volevano provare a fare la stessa cosa: il piano era far puntare la frase “miserabile fallimento” alla biografia del Cav. Silvio B. Peccato che in realtà apparissero ai primi posti le pagine dei blog che parlavano di questo, come fosse una vendetta del Nostro!
Commentando sul blog di Luciano, feci tutto uno spiegone al riguardo, dicendo che il problema era che i blog italiani si sparlavano addosso, e quindi Google – che nei suoi risultati ama particolarmente i blog perché hanno tanti link in genere – preferiva quei risultati.
Capita però che da ieri, come Massimo mi fa gentilmente notare, il “progetto Banana” stia funzionando, come si può vedere facendo la ricerca su Google.
Onestà intellettuale vuole che affermi pubblicamente di essermi sbagliato. Ho delle idee a riguardo, ma non voglio sputtanarmi ulteriormente :-)

Ultimo aggiornamento: 2003-12-31 20:05

sempre meglio!

Installato il simpatico programma Micro$oft di controllo sicurezza, scopro che miracolosamente Windows Update adesso funziona. Questo non è poi così strano, come ben sa chiunque abbia a che fare con i calcolatori. Non è nemmeno strano che mi dia un allarme rosso perché ho dei file system non NTFS (ad esempio, quelli con linux…).
Un po’ più strano è che il tool mi dica che ci sono delle patch di sicurezza che non ha trovato, ma Windows Update dice che almeno per la sicurezza sono a posto. Che si mettessero un po’ d’accordo!

Ultimo aggiornamento: 2003-12-24 12:12

Macché scienza e scienza!

Seguendo Larry Wall, io ho sempre affermato che l’informatica è un’arte.
Essendo bloccato con il Windows Update, stamattina faccio un’ultima prova e mi connetto via modem. Risultato: funziona tutto perfettamente.
Bravo furbo, mi direte voi: il tuo firewall bloccherà qualcosa!
Peccato che qui in ufficio io abbia due portatili: d’accordo che quello aziendale ha 2000 e non XP, ma è collegato alla stessa rete, ed è tranquillamente riuscito a fare gli aggiornamenti di sicurezza.
Ribadisco: arte, non scienza.
Aggiornamento: il collega del piano di sopra mi ha confermato che XP ha un “controllo di licenza” che sballa quando si ha un proxy con NAT; occorre quindi cercarsi Hfnetchk dal sito Microsoft, lanciarlo in locale, e poi prendersi le patch a manina. Come sempre, avere i programmi ufficiali non solo non aiuta, ma incasina.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-24 10:57

windows? no update

Nel quadro delle pulizie natalizie, ho provato a lanciare Windows Update sul mio portatile. Niente da fare. Non ne vuole sapere.
Notare che la versione di XP Home che ho è arrivata insieme al PC, e che in passato ho fatto una serie di aggiornamenti dal sito Micro$oft. Ho provato a cancellare le DLL come indicato dal messaggio di errore (knowledge base # Q174360): l’unico risultato è che a questo punto mi dice che posso fare l’operazione solo come amministratore. Peccato che questa macchina abbia solo l’utente “mau” che è ovviamente amministratore.
Hanno finalmente scoperto che non voglio loro bene?
Aggiornamento: i suggerimenti dati non hanno sortito un grande effetto, se non che adesso so qual è l’errore:
Error IUCTL Digital Signatures on file C:\Program Files\WindowsUpdate\V4\iuident.cab are not trusted (Error 0x800B0004: The
subject is not trusted for the specified action.)

Potrei provare con il CD di troubleshooting, che però è XP vanilla mentre ho il Service Pack 1: speriamo bene.
A dire il vero, posso immaginare che il “subject not trusted” sia M$ e non io, ma non so dove andare a fare pulizia sui certificati.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-23 15:22

Naming Authority: 1994-2003

Boh, forse la categoria corretta sarebbe “politica”, oppure “piagnucolio”.
Per la gioia della parte del mio pubblico che ama conoscere i retroscena dell’internette all’italiana, ho scritto un commento su quanto successo all’Assemblea della Naming Authority dello scorso 9 dicembre. Per il momento, lo trovate nelle mie pagine relative alla NA.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-19 12:55

Commentate, qualcosa resterà

Sto cercando di lobotomizzare un programma per avere un “piano B” pronto nel caso non riesca a fare in tempo la nuova versione, e quindi mi sto avventurando in meandri di codice stratificati nel tempo da schiere di ignoti programmatori – il tutto naturalmente senza alcuna documentazione, secondo il famoso detto “basta leggere il sorgente”.
Trovata una chiamata a una funzione che dovrei eliminare, vedo che uno dei parametri di chiamata ha vicino un commento. Eccolo:
/* So che qualcuno chiederà: perché questo???? */
Aveva ragione.

Ultimo aggiornamento: 2003-10-30 18:04

libero? non proprio

(beh, forse è un pippone, ma ne scrivo già così tanti! Come faccio a farli leggere?)
Come sapete, in Italia c’è un oligopolista statale delle telecomunicazioni: Wind. Nulla di male, se non che riesce ad essere il primo a trovare sistemi per “fidelizzare” (si fa per dire) i suoi utenti, che poi tutti gli altri copiano.
All’inizio ci fu Digilander, il servizio FTP gratuito. Casualmente, arrivò un messaggio in cui avvisarono che dopo i quindici giorni richiesti dalla legge non sarebbe più stato possibile connettersi via FTP se non dai loro POP. Vabbé, non ho più usato Digilander, nulla di male.
Adesso ho scaricato la posta di un account di Libero che non uso mai, e ho scoperto che il signor Libero Informa mi vuol far sapere della Rivoluzione della Posta di Libero, a tutte iniziali maiuscole. Cos’è questa Rivoluzione? Semplice: per il “miglioramento della qualità dei servizi offerti da Wind ai propri Clienti” (sempre maiuscolati) ci si potrà connettere via Pop3 o Imap4 solo da chi si connette via Wind. Ma niente paura: nella Sua Estrema Bontà (stavolta il maiuscolo è mio) il signor Libero Informa mi permette di connettermi via WebMail. Oppure posso pagare, scegliere uno dei due “innovativi prodotti di posta” offerti, ed essere fiero che il signore in questione offrirà “1 Euro al progetto UNICEF per la costruzione di una scuola in Congo”. Il tutto perché il servizio di posta elettronica di Libero è “nato per poter offrire ai clienti dell’accesso a Internet di Wind il meglio per comunicare sul Web” (neretto del signor Libero).
Di nuovo, mi limiterò a usare quell’account quando un possibile spammatore chiede un indirizzo email. Nessun commento esplicito, non serve: se volete, potete leggere Mantellini a proposito.

Ultimo aggiornamento: 2003-10-19 17:09