Archivi categoria: 2003-05

il BugBear di ieri

(che è un worm, non un virus: la differenza è che il worm ha come scopo principale il propagarsi)
Deve avere fatto MOLTI danni. Ho visto server di mail – a parte quello di IT Telecom che ha già problemi di suo – che non riuscivano a spedire né a ricevere posta: Anna doveva spedire il testo del nuovo capitolo, e alla fine sono stato costretto a fare ftp su una macchina non troppo carica e inviare il tutto di là.
Ah. l’informatica!
Aggiornamento: la copia di controllo del messaggio di 600K accettato da tin.it (ho visto il log…) ieri sera alle 20:30 mi è arrivato in casella alle 13 di oggi. Insomma, i server interni di tin.it erano leggermente incasinati.

Ultimo aggiornamento: 2003-06-06 12:08

c'è posta per me?

oggi pomeriggio, improvvisamente il server exchange di posta aziendale ha deciso di mettersi in malattia, forse invidioso degli steward Alitalia.
In realtà, Outlook Express si connette amabilmente, ma è ovvio che questo non significa nulla: Microsoft nella sua infinita saggezza prevede di chiamare programmi completamente diversi con nomi simili, in modo da riuscire a sviare le indagini sul loro funzionamento: ma non divaghiamo.
Il guaio è che questo server Exchange ha sempre avuto un comportamento non dei migliori, e stiamo parlando del server aziendale di una società che ha “Information Technology” nel proprio nome.

Ultimo aggiornamento: 2003-06-04 17:07

Alimentare tutti i campi obbligatori

Sto cercando di compilare il timesheet, cioè dire su quali progetti ho lavorato il mese scorso.
La frase del titolo è quella che mi sono trovato nella schermata di accesso, prima che potessi spiegare “grazie, indicami tutto in inglese, va bene così”. Non stiamo parlando dell’ultima boita di Casalpusterlengo, ma di SAP, qualcosa che costa dei bei soldini.
Ah, cosa non si fa contro la fame!

Ultimo aggiornamento: 2003-06-04 10:23

nuovi virus

Non bastavano i virus via posta elettronica che sembravano provenire da “support@microsoft.com”, che in fin dei conti erano facili da eliminare.
Adesso mi sono trovato nelle mailing list che modero degli indirizzi di gente probabilmente legata all’Open Source – sempre comodo dare loro la colpa – e addirittura… della lista stessa, o meglio mi è arrivato un messaggio di errore “utente non esistente” in risposta a qualcosa che sembrerebbe essere partito da là.
Io ogni tanto penso male e mi chiedo se a creare i virus siano i produttori di antivirus: non posso comunque che consigliare di non fare come Beppe Viola faceva cantare a Enzo Jannacci:
Quelli che l’ha detto il telegiornale
“ma…” “l’ha detto il telegiornale”
“d’accordo, però…” “L’HA DETTO IL TELEGIORNALE!!!!”

Insomma, non fidatevi di nulla di quello che trovate nelle vostre caselle. Anche se non è virus o spam, può benissimo essere una bufala!

Ultimo aggiornamento: 2003-06-03 13:33

comma 22

Come molti avranno ormai capito, io sono un dipendente del gruppo Telecom Italia, e quindi ho una email aziendale @telecomitalia.it .
Bene, Telecom ha una politica antivirus che blocca i messaggi con allegati “pericolosi”, e ciò sarebbe una bella cosa: certo che scoprire che la definizione di “allegato pericoloso” include anche un’URL lasciata in chiaro potrebbe sembrare un po’ strana…
Però Telecom ha anche un’altra politica, comune a molte aziende: inserire un disclaimer alla fine del messaggio, dicendo più o meno “se ti arriva per sbaglio questo messaggio, buttalo via immediatamente”. Non so quanto sia utile questo disclaimer, ma non stiamo a sottilizzare.
Il divertente capita quando io cerco di spedire un messaggio a una mailing list cui sono iscritto.
Questo messaggio viene naturalmente riciclato dalla lista stessa e spedito a tutti… però quando deve essere inviato a me, l’ineffabile software si accorge della presenza di un possibile virus (l’indirizzo di posta elettronica aggiunto automaticamente al mio testo), e manda un messaggio di errore all’owner della lista (io sotto altro indirizzo), dicendo che non mi può spedire “per sicurezza” il messaggio.
Niente male, vero?

Ultimo aggiornamento: 2003-04-28 11:50

Lo spam di cinque minuti fa

L’avevo già cancellato al volo (ho un’abilità ormai da professionista), ma un neurone che era rimasto attivato me l’ha fatto recuperare dal cestino.
Il titolo è Prevent SARS from spreading through mobile phones – Coin Operated Mobile Phone Charger (Seeking distributors) che per chi preferisce la lingua dove il sì suona sta a significare “Previeni il contagio della SARS attraverso i cellulari! Carichino a moneta per telefonini (si cercano distributori)”. Può anche essere senza monetina, si affrettano anche ad aggiungere.
Mah. Se mi avessero presentato un sanitizzatore di telefoni a gettone, avrei forse potuto capirlo. Ma i telefonini? siamo proprio sicuri che non ci sia qualcuno a cui il virus è già entrato nel cervello?

Ultimo aggiornamento: 2003-04-08 17:54

no more floppy disk

E’ notizia attuale: Dell sta togliendo il floppy dai PC di fascia alta (sì, non bassa…), perché tanto è inutile.
In effetti è vero, anche se mi è capitato ancora di usare il floppy tre settimane fa. Le dimensioni dei programmi sono tali che è ben raro che un floppy sia sufficiente!
Quel che mi preoccupa, però, è che nessuno penserà a fornire un cavetto incrociato per connettere le due uscite di rete, e i CD-RW non è che siano così comuni. Insomma vivremo sempre più isolati, e costretti a spedirci le cose via internette…

Ultimo aggiornamento: 2003-02-09 20:57

Addio Vitaminic

La notizia è di oggi. Vitaminic si fonde con Buongiorno! (l’esclamativo è parte del nome, un po’ come i punti di .mau.). Fondersi è una parola un po’ grossa, visto che alla fine gli azionisti di “Vitamina C” avranno il 10% delle azioni complessive. Insomma i buongiornisti si sono mangiati quella che è stata definita una grande nuova entità made in Piemonte, e così entrano in Borsa.
Io non sono mai stato convinto di Vitaminic, anche se posso dire di avere comprato da loro un paio di dischi dei Powerillusi. In compenso, ho sempre considerato B! un posto di gente che ha fatto proprio il motto “quando qualcuno ci ha dato il tuo indirizzo email, la tua anima internettara è ormai nostra”. Non sono mai riuscito a far togliere dalle loro liste il vecchio mio indirizzo di beatles: non era un grosso problema, perché tutti i loro mail sono automaticamente rimbalzati con un “riprova più tardi” da quattro o cinque anni, ma questo episodio la dice lunga sulla loro serietà e sul loro modello di business.
Il mondo è ancora un po’ peggiorato.

Ultimo aggiornamento: 2003-02-05 10:20