Archivi categoria: curiosità 2007

pile originali

Dopo che per la seconda volta in una settimana il mio ciclocomputer si era impallato, ho pensato che forse la pila si stava scaricando. È vero che a vederlo bene sembra che ci siano delle celle fotovoltaiche, ma è anche vero che se ci hanno messo dentro una pila a bottone 2032 una qualche ragione ci sarà stata. Mentre ero uscito per pranzo ho così pensato di passare a comprarmi una nuova pila dal negozio di elettronica cinese in viale Monza, negozio che ormai ha visto praticamente tutti i miei colleghi entrare e comprare i gadget più improbabili.
Arrivo, mostro la pila – mi ero dimenticato di aggiungere che questi cinesi sono arrivati da pochi mesi, e l’italiano mica lo capiscono ancora bene! – e la tipa mi dice “ci sono queste normali, e queste originali” (tutte allo stesso prezzo, tra l’altro). Guardo le due confezioni, e non riesco a capire la differenza: allora mi fa notare che è vero che il nome in grande è scritto in entrambi i casi con ideogrammi, ma quelle “originali” hanno anche le spiegazioni scritte in cinese, mentre quelle “normali” ce le hanno in inglese.
A parte l’innegabile ribaltamento della realtà a cui siamo abituati, e cioè il pensare a qualcosa in cinese come originale, quello che mi chiedo è: ma chi diavolo fa i cloni delle pile cinesi?

Ultimo aggiornamento: 2007-09-06 14:37

La neve costa

neve.PNG
Come potete vedere dall’immagine tratta dalla home page di Repubblica, la neve in Alto Adige è molto costosa.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-04 21:58

pile alcaline ricaricabili

Un altro dei miei acquisti compulsivi della scorsa settimana è stata una luce da bicicletta a energia solare. Quell’acquisto è stato molto compulsivo, soprattutto considerando che ieri mi sono accorto che un annetto fa me ne ero comprata un’altra che è ancora nella sua custodia… lasciamo stare.
La cosa che mi ha colpito è che nella confezione c’erano due pile ricaricabili, e fin qua nulla di strano: però le pile sono alcaline. Ora, una decina di anni fa avevo comprato (strapagandole…) delle ricaricabili alcaline, che in teoria avrebbero avuto un vantaggio competitivo sulle normali ricaricabili: la loro tensione è di un volt e mezzo, invece degli 1.2 volt delle Ni-MH che si trovano in giro. Peccato che quelle pile siano durate una carica; alla prima ricarica loro sembravano aver recuperato la differenza di potenziale, ma si scaricavano immediatamente e quindi erano inutilizzabili.
È vero che sono appunto passati dieci anni e la tecnologia sarà migliorata, ed è anche vero che il consumo di un led è molto basso e quindi magari non ci sono problemi per l’assorbimento di energia. Ma mi devo fidare? Per il momento, sto cambiando la lampadina della dinamo :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-09-04 14:49

Parabola

Come buon proposito per l’inizio di quest’anno (lo sappiamo tutti che l’anno inizia il primo lunedì di settembre…) ho riesumato il mio progetto di parlare delle parole matematiche usate in un altro contesto, e già che c’ero ho messo su Wikispaces un wiki apposta, così posso editarmelo con calma. La parola di oggi è parabola: se qualcuno ha una richiesta al solito basta chiedere :-)
La storia della parola (ah, lo sapete che “parola” deriva proprio da “parabola”?) è un po’ complicata. Naturalmente la parabola con cui si vede la tv via satellite è una parabola nel senso matematico, o più precisamente un paraboloide di rotazione: quindi non conta in questo mio racconto.
Però c’è anche un’altro tipo di parabola, quello “evangelico”, che a prima vista non ha nulla a che fare con la figura geometrica dallo stesso nome. Ma in effetti non è proprio così! Entrambe le accezioni derivano dal greco parabol? che significa “io confronto, metto in parallelo”. Nel caso della parabola intesa come figura geometrica, il nome è stato probabilmente dato perché se si facesse un tavolo da biliardo a forma di parabola e si colpisse – senza effetto – una biglia messa nel fuoco della parabola, dopo avere rimbalzato su un punto qualunque della parete la sua traiettoria sarebbe sempre nella stessa direzione. Per il racconto con la morale, invece, il parallelismo deriva dal fatto che prima dei vangeli i greci stavano già usando la parola con il significato di parallelo che serviva a chiarire un argomento più difficile mettendolo a fianco di uno più chiaro e noto: insomma, quello che oggi chiameremmo un esempio. Da lì il termine è stato riciclato dagli estensori del Nuovo Testamento, e come è capitato spesso il significato traslato dato dagli evangelisti è diventato quello principale.
Ah, a proposito dei significati traslati: quando si parla di “parabola di un potente” ovviamente si pensa alla figura geometrica, anche se un po’ distorta. Insomma, l’importante è che qualcosa prima cresca e poi cali, anche senza avere la forma specifica di una parabola. Però non mi sento di cassare questo significato: ci sono cose molto peggiori!
Aggiornamento: (5 settembre) Ho aggiunto “iperbole” e “quadruplicare”.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-03 12:22

Nuovo posizionamento

In viale Zara c’è un negozio che fino a luglio aveva l’insegna, in stile anni ’70, “Spinelli – Elettrodomestici da incasso”. Ci sono passato davanti, e adesso ha un’insegna più “cattiva”, stile anni ‘0, che recita “Spinelli – Home Entertainment”. Naturalmente il contenuto del negozio è restato assolutamente lo stesso tra luglio e oggi, ma volete mettere un posizionamento di questo tipo con la mia generazione?

Ultimo aggiornamento: 2007-09-02 11:52

come se reincarnarsi fosse facile

Leggo da Newsweek che il governo cinese ha proibito ai monaci tibetani di reincarnarsi senza il permesso governativo a partire dal prossimo mese. Il tutto ha un senso molto pratico, visto che in questo modo le autorità cinesi potranno decidere autonomamente chi sarà il futuro Dalai Lama “interno”; però vedere descritto il nuovo regolamento come “un importante passo per istituzionalizzare la gestione della reincarnazione” fa venire alla mente scenari piuttosto divertenti… Peccato l’Albertone sia morto, perché l’avrei visto benissimo nei panni di un monsignore di curia addetto alla gestione dell’equivalente cattolico della cosa!

Ultimo aggiornamento: 2007-08-29 12:48

Tassa gratuita

Il treno che ci ha riportato da Trento a Milano era un Eurocity proveniente da Monaco, che stranamente è a prenotazione facoltativa. Quando Marina ha fatto i biglietti con il bel totem Trenitalia, la cosa le era stata segnalata: peccato che però il totem, che in fin dei conti è Trenitalia, non le permettesse di farla, la prenotazione. A questo punto lei è andata in biglietteria, e l’impiegato non ha fatto una piega e gliel’ha fatta lui: alla domanda di quanto doveva pagare, la risposta è stata “nulla”.
Ora, è già strano che ci sia un servizio “kostenlos” delle nostre ex FF.SS., ma non sottilizziamo. Il buffo è che sul biglietto con la prenotazione c’è per l’appunto scritto “Tassa gratuita”. Formalmente la cosa non fa una piega: è una tassa (e non un’imposta, visto che viene pagata per il corrispettivo di un ben preciso servizio), ed è gratuita. Però, non so come mai, c’è qualcosa che non mi torna :-)
PS: il treno, forse perché ha assorbito un po’ di teutonicità, era in orario, anzi a Trento è partito con un minuto di anticipo. Il conduttore era così fuori di sé dalla gioia che all’arrivo a ogni stazione annunciava la fantastica notizia.

Ultimo aggiornamento: 2007-08-26 22:43

Banca “Intensa”

È il mittente di uno dei phishing arrivatimi mentre ero in ferie. Di per sé era anche scritto in un italiano corretto: però mi chiedo se il nome del mittente non sia in un qualche modo legato allo spam di pilloline varie per avere una più intensa vita sessuale…

Ultimo aggiornamento: 2007-08-24 11:05