Archivi categoria: curiosità 2007

Marlboro Quality Line

L’altra sera, mentre uscivamo per cena, Anna si è fermata a un distributore automatico di sigarette per acquistare la sua solita dose. Recupera il pacchetto, lo scarta, e mi dà un pezzetto di carta. “Toh, guarda qua…”
A quanto pare, la nota casa produttrice di sigarette ha cambiato il formato ai propri pacchetti, anche se dalla foto non riesco proprio a vedere alcuna differenza. È probabile che anche loro si siano accorti della cosa, e quindi hanno inserito questo foglietto, dove hanno anche approfittato per rendere noto il numero verde del servizio consumatori Marlboro “Quality Line”, visto che “la qualità per noi è tutto”.
La cosa più divertente è che comunque il foglietto (dimensioni 4.5x8cm) è una pubblicità a tutti gli effetti, quindi in basso c’è la scritta “Il fumo danneggia gravemente te e chi ti sta intorno”, oltre a un avviso sul fianco “I minori non devono fumare” che mi sa tanto lascia il tempo che trova…

Ultimo aggiornamento: 2007-03-13 11:50

Il passato ritorna!

Qualcuno pensava forse che ormai fossero passati i tempi in cui i morti venivano riesumati per fare loro “un giusto processo” e mandarli al rogo purificatore? Sbagliato! Secondo City una parlamentare tedesca, Isolde Saalmann, avrebbe proposto di togliere a Hitler la nazionalità tedesca (vedi anche l’articolo su Der Spiegel). Secondo la Saalmann la cosa sarebbe una “tappa simbolica” per liberare da un complesso storico la città di Brunswick. A parte l’illogicità del tutto, mi chiedo come si possa togliere una nazionalità, che è una cosa diversa dalla cittadinanza (e infatti l’articolo tedesco parla di “Einbürgerung”… sarebbe interessante scoprire quali sono stati i passaggi per arrivare alla “traduzione” italiana). Ma forse in Germania le cose funzionano in maniera diversa. Interessante notare che una ricerca nel sito della Saalmann non trovi traccia della parola “Hitler”.
Non che noi di nazionalità italiana abbiamo molto di che rallegrarci, però. Quei cattivoni di Metro, nella rubrica “Mi consenta…”, hanno intervistato nientemeno che Alessandra Mussolini, chiedendole se era ancora indignata per la sentenza della Cassazione che diffida ad assistere alle partite di calcio i tifosi che hanno in precedenza esposto bandiere col volto del nuo nonno Benito. Risposta: “Assolutamente no, credo che questa sia una sentenza politica”, e soprattutto “Così si paragona il volto di Mussolini al razzismo e alla violenza”. Garantisco che le parole sono quelle della nipotina, non ho toccato nulla. La signora continua affermando “E poi perché Mussolini no e Stalin sì? Questa sentenza è gravemente lesiva della mia immagine, a quei giudici interesso soprattutto io”. Che aggiungere? Capisco che al nonno non si possa volere male, però consiglierei alla signora Mussolini un controllo di realtà, perché mi sembra che abbia una certa quale sindrome della vittima di un complotto…

Ultimo aggiornamento: 2007-03-12 17:07

ottomarzo

Oggi è la festa della donna (come scrive Bubbo Bubboni, ogni anno ne scelgono una da festeggiare…)
Per definizione genetica non posso avere nulla da dire, pertanto mi limito a citare Storiedime che, oltre a ricordare che oggi le fanciulle di ogni età possono entrare gratuitamente nei musei statali, fa notare come persino Confindustria abbia messo sulla sua homepage l’immagine di una bella mimosa. Con la speranza che dal 9 marzo in poi gli industriali pensino un po’ di più alle loro dipendenti!

Ultimo aggiornamento: 2007-03-08 15:03

meraviglie della tecnica moderna

La prossima settimana, tra le imperdibili offerte della Lidl, avremo il faretto LED a energia solare, da mettere sul manubrio della bicicletta.
Ecco un tipico esempio di inutilità – perché diciamocelo, andare avanti a pile ricaricabili è molto più pratico, e ho come il dubbio che la volta che la bici mi serve di sera quella se ne sia rimasta tutto il giorno in garage al buio – che farò fatica a non comperarmi :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-03-05 12:13

Ricicliamo la carta!

La mia vicina me l’aveva già detto mercoledì, ma sono riuscito a vederlo solamente oggi. Anche alla fermata Abbiategrasso della verde è stato finalmente messo un cestone per il riciclo dei free press. Una cosa che aspettavo da un pezzo, e che almeno in teoria dovrebbe servire a mantenere un po’ più pulite le stazioni. Per una volta non sono poi così scettico, almeno vista l’esperienza in giro per le stazioni milanesi: gli imbecilli ci sono sempre, ma la maggior parte della gente ricicla tranquillamente la carta, basta che non debba fare troppa fatica :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-03-02 11:44

Cucina moderna

Secondo il New Zealand Herald (non so se sia più autorevole di rep.it, però), una stazione televisiva neozelandese sta utilizzando come parabola per inviare i dati dagli studi al ripetitore… un wok (vedi foto). Sì, quelle belle padelle nate nel sudest asiatico, e che oramai si possono trovare anche dalle nostre parti. Secondo l’articolo, tutto era nato come un sistema per wi-fi, che poi è stato riciclato per le frequenze televisive. I curiosi possono andare a questo sito, dove scopriranno che la notizia è vecchia di quasi tre anni, e troveranno una serie di informazioni utili per il faidate.
Io ovviamente non ci tento nemmeno, ma voglio comunque darvi un avviso: è vero che la Nuova Zelanda è un paradiso anche per internet, ma l’Otago è un posto dove la densità di popolazione è tale che non si può proprio parlare di inquinamento elettromagnetico, e al limite il problema è il buco dell’ozono :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-03-01 16:38

Ma dov'è Palermo?

Crisi o non crisi di governo, i giornali non possono tagliare lo spazio al festivàl di Sanremo. Così Rep.it fa la cronaca della seconda giornata, tra scivoloni fisici e a sfondo sessuale. Gli è però che a un certo punto scrive «Il festival si è preso in giro con Ficarra e Picone nei panni dei due siciliani (si fa per dire visto che sono palermitani doc)», e qua mi sono fermato. Io ero infatti convinto che Palermo fosse il capoluogo della Sicilia, ma qua mi si insinua il dubbio che le mie conoscenze geografiche siano ancora inferiori a quanto già sapevo.
Non si finisce mai di imparare.

Ultimo aggiornamento: 2007-03-01 10:52

il Codacons e Tex Willer

Filippo Facci racconta (qua e qua, stranamente con i commenti disabilitati) del comunicato del Codacons che canta vittoria perché nelle ristampe dei fumetti di Tex Willer che stanno uscendo su Repubblica il ranger “fuma meno, e la sigaretta sembra spenta”, ricordando la loro campagna del 1999 contro il vizio dell’eroe dei fumetti. Dimostrando una conoscenza filologica niente male, Facci fa notare come queste sono le ristampe dei primi numeri di Tex, in cui Galep aveva un disegno molto scarno senza le volute di fumo; inoltre nei numeri seguenti avrebbe avuto più spesso la sigaretta in mano.
Per una volta però non vorrei sparare sulla Croce Rossa, pardon sul Codacons, ma soffermarmi invece su un altro punto. Sergio Bonelli ha più volte raccontato – un esempio lo potete lettere su komix.org di come negli anni ’50 ci furono numerose proposte di legge per avere una censura sui fumetti, tanto che parecchie case editrici decisero di autocensurarsi creando il marchio MG (Garanzia Morale), che “si concretizzava nel ricoprire scollature e spacchi femminili, nel far sparire pistole e coltelli lasciando gli eroi in posizioni di sparo buffe e inspiegabili. Oltre alle immagini dovevano essere riformulati tutti i testi contenenti riferimenti tendenziosi o allusivi”. Pensateci un po’ su: in mezzo secolo l’orientamento è virato di centoottanta gradi. Nudo e violenza sono ormai cosa di tutti i giorni, ma diventa tabù fumare e bere alcolici. Non vi sembra comico? :-)
(ps: Tutte le volte che scrivevo Tex, mi veniva da digitarlo come TeX. Le abitudini sono dure a morire)

Ultimo aggiornamento: 2007-02-28 21:47