L’altra settimana ho acquistato su Amazon Marketplace. Il pacchetto è stato spedito con GLS. Primo tentativo: il pacco, spedito il 16 settembre, si è perso. Dopo un po’ rispunta (o ne è stato spedito un altro), e arriverebbe a casa mia alle 15:19 di mercoledì scorso, con “destinatario assente”. Peccato che io alle 15:19 di mercoledì scorso fossi a casa in una call, e sono certo che nessuno ha citofonato.
Poi il giorno dopo ci sarebbe stato un “Ritardo nella spedizione a causa di fattori esterni”, che avrebbe portato a “Spedizione trattenuta dal corriere”; nel pomeriggio infine “Il cliente ha richiesto un accordo di consegna che potrebbe far ritardare la spedizione”. Peccato che io non sapessi nulla di tutto questo, anche perché né GLS né Amazon si sono degnati di dire qualcosa. Quand’è che i corrieri eviteranno di prenderci per i fondelli?
(ah, io avrei anche fatto arrivare il pacchetto a un locker, se fosse stato possibile…)
Usiamo molto i corrieri anche noi (anche volendo acquistare qualcosa in un negozio fisico, qui ce ne sono pochissimi e mal forniti), abitiamo in mezzo a ulivi, viti, caprioli e cinghiali, in una strada che corre su e giù per tre colline, in parte sterrata, ma non ho mai avuto problemi. Ormai riusciamo a prevedere al quarto d’ora l’orario di arrivo dei diversi corrieri. Molti addirittura attraversano il giardino e si fanno pure le scale per consegnarci il pacco (e mi sento molto in colpa quando succede). Quando lavoravo a 800 metri da casa e prima che l’azienda “sconsigliasse” le consegne in ufficio, c’erano un paio di corrieri che mi conoscevano e mi telefonavano (se non rispondevo io chiamavano mio marito: sapevano tutto) per chiedermi se preferivo che me lo consegnassero al lavoro.