A Capodanno avevo scritto un pezzo su Medium a proposito del futuro del giornalismo, partendo da un’articolessa del NYT da più di 80000 battute a proposito dei progressi di Google Translate.
L’altro giorno mi è capitato di trovare nel gruppo Facebook dei miei amici beatlesiani americani il link a una pagina di un quotidiano tradotta dal francese all’inglese: eccola qua. Non è certo una traduzione perfetta, a partire dal titolo (“proché” come sostantivo non può essere tradotto con “close” senza un nome vicino); c’è qualche punto un po’ debole, e sicuramente il testo è piuttosto piatto. Ma un anglofono può comprenderlo senza problemi, cosa che fino anche solo a un paio di anni fa non succedeva: e stiamo parlando di un articolo di giornale, non di frasette standard.
Voi che ne pensate?
Di GT? Tutto il male possibile.
puoi pensarne tutto il male che vuoi, ma esiste.
Purtroppo. Anche la mafia, Berlusconi e la pedofilia esistono.
Risposta breve: e’ migliorato.
Risposta lunga: se la lingua destinazione e’ l’inglese, il miglioramento e’ molto piu’ netto. Risposta ancora piu’ lunga e’ che il miglioramento e’ tanto piu’ sensibile tanto quanto la lingua origine sia utilizzata a livello di internette e quindi piu’ supervisionata in fase di training del classificatore che e’ a capo della traduzione. Alcuni errori non sono evitabili, anche con training massivi, per molti motivi ma la asticella si alzera’ ancora un poco.
Da italiano in Germania ho provato GT da italiano a tedesco e viceversa.
Surrealismo puro. Senza la poesia fonetica del surrealismo originale.
E parlo di gennaio 2017, non delle prime versioni di GT.
piu` che i dati questa volta (da settembre) sono cambiati gli algoritmi. inoltre il nuovo sistema traduce direttamente senza piu` passare per l’inglese. tutto spiegato sul google research blog. ne parla anche l’economist technology quarterly, con grafici molto chiari.
@p (che eri finito nello spam): dal link al mio post su Medium si risaliva al pippone del NYT che raccontava la rava e la fava (anche abbastanza bene, almeno per quanto posso inferire con le mie conoscenze sul tema)