Avete probabilmente letto che nel 2015 l’aspettativa di vita degli italiani si è leggermente ridotta rispetto all’anno precedente. Così ad occhio è un effetto abbastanza logico dell’incremento del numero di morti, ma non è di quello che volevo parlare.
In giro si sente infatti dire che se l’aspettativa di vita calerà allora anche l’età pensionabile inizierà a ridursi, visto che ora è appunto basata sull’aspettativa. Però ho trovato questo estratto che afferma esplicitamente
Se la variazione della speranza di vita dovesse risultare negativa, non viene però effettuata alcuna modifica anagrafica (l’età pensionabile non si riduce). Peraltro, indipendentemente dalle variazioni rilevate, il requisito anagrafico per conseguire la pensione di vecchiaia sarà comunque adeguato nel 2021 in modo da raggiungere l’età di 67 anni (art. 24, co. 9, D.L. 201/2011 conv. in L. 214/2011)
Insomma, #stiamosereni.
Ultimo aggiornamento: 2016-04-27 11:13
Meno male! E’ stato scongiurato il rischio che sorgessero bande di statistici stragisti.