Brigitta Kocsis è una pornostar. Con la sentenza 633/09 nell’ambito del procedimento RG 85700/05 la signora Kocsis è stata dichiarata «responsabile di contraffazione dei marchi BULGARI / BVLGARI». Tra le pene accessorie, oltre quella di non poter usare più “Bulgari” come cognome d’arte, la sentenza afferma che «ogni richiesta di rimozione dello stesso [nome-e-cognome] andrà accolta ed eseguita, pena l’applicazione dell’art. 388 c.p. (“Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice”) a carico di chiunque vi opponga ingiustificato rifiuto.» È questa la ragione per cui io non metto nel testo nome-e-cognome d’arte, per la cronaca; se ho fatto le cose per bene, non dovrebbe nemmeno essere ricercabile con quella stringa.
Fin qua nulla di strano. Ma se andate a vedere questa pagina del Corriere del Veneto troverete una strana frase iniziale: «La pornostar Brigitta Kocsis, nota con il nome d’arte di Brigitta Kocsis ,». Andando in fondo all’articolo, prima del solito «© RIPRODUZIONE RISERVATA», troverete il testo «24 maggio 2010 (modifica il 11 febbraio 2015)».
Avete intuito cosa possa essere successo? Se non ci siete arrivati, la Wayback Machine – finché non verrà assimilata anch’essa – può aiutarvi a scoprire l’arcano. In pratica, gli avvocati di Bulgari non si accontentano di avere impedito alla signora Kocsis di usare quel cognome d’arte, ma stanno attivamente cercando tutte le fonti in cui esso è presente, intimando ai sensi di legge di eliminarlo dalla fonte stessa. Detto in altri termini, tra poco nessuno riuscirà più a sapere che in passato una pornostar ha usato quel nome-e-cognome: e non servirà neppure un Ministero della Verità. Certo, probabilmente le emeroteche conterranno ancora i dati originali: ma chi andrà a vederli?
Ah: a proposito della vicenda del secondo paragrafo, non solo la signora Kocsis è stata assolta ma è stata risarcita per ingiusta detenzione. Ecco. Nel mondo che mi piacerebbe l’articolo sarebbe stato emendato aggiungendo quella notizia, non cambiando il cognome della protagonista.
Ultimo aggiornamento: 2015-02-18 11:14
Come fai a fare in modo che la stringa non sia ricercabile?
Spero non lo sia. Ho sostituito una lettera con l’entità html corrispondente.
Ah, ho visto. Chissà se google ci casca…
Su wikipedia inglese c’è tutto, toglieranno anche lì?
Tutto questo deriva dal fatto che per le ditte del lusso l’immagine è tutto, quindi sonon molto efficienti a togliere contenuti sgraditi. Sono in ballo milionate…
@mestesso: non è un problema mio cosa fanno su wikipedia inglese :-) (su wikipedia italiano ora c’è un redirect al vero nome, il che ottempera alla lettera della sentenza)
Siamo ancora il paese dove il sesso è ancora il “male” mentre la disonestà civica è un vanto. Poi tutti al cinema a vedere Cinquanta sfumature di grigio.
Google trova brigitta + (marca che non si può dire, ma che ormai sanno anche i gatti) sul tuo sito molto bene.
“RIPRODUZIONE RISERVATA” per una abituata a farlo in pubblico è un terribile contrappasso… :P
Quello che a me sorprende è che se cerco solo il pseudocognome/marchio non trovo nessun risultato riconducibile alla pornostar nelle prime dieci pagine, ma trovo una farmacia. Se invece cerco nome e pseudocognome trovo tutti i riferimenti alla pornostar che voglio. In realtà succede anche con altri cognomi di pornostar.
Vabbé dai c’é sempre l’effetto Streisand che puo’ ristabilire un minimo di giustizia…
La pagina del Corriere del Veneto non risponde più.
@Marco: io la vedo. Prova a ricaricare *il mio* post.
Sì, funziona. grazie.
Grazie del passaggio, del commento e della riflessione orwelliana ;-)