La Banca Centrale Europea ha prestato altri cinquecento miliardi di euro alle banche, a tassi ridicolmente bassi. Siamo così arrivati a mille miliardi in pochi mesi. La speranza è che con questa cannonata di soldi le banche inizino di nuovo a prestare soldi alle aziende per far ripartire l’economia, cosa a cui credo poco.
Io di economia non ci capisco una cippa, ma c’è una cosa che mi chiedo: questi soldi esistono davvero? Non tanto come banconote, ma proprio come massa monetaria nascosta da qualche parte nei bilanci statali? E se la risposta è no, non significa praticamente che si è creato nuovo denaro – cosa assolutamente standard da quando la parità aurea è andata a farsi benedire, e comunque ottenuta in altro modo da millenni? E tutto questo in maniera ufficiosa, visto che appunto la massa monetaria ufficiale non è cambiata?
Se qualcuno sapesse rispondermi, gliene sarei grato.
Ultimo aggiornamento: 2012-03-01 10:24
Non sono un esperto di economia quindi ti rigiro quello che ho capito come l’ho capito.
Questi soldi dovrebbero saltare fuori dalla Riserva Obbligatoria.
Per come l’ho capita sono soldi accantonati dalle banche nazionali in percentuale al fatturato e ad altri indicatori e versati alla banca centrale.
La Banca Centrale accede a queste riserve per “governare” l’economia come in questo caso: aumentare la moneta circolante senza stampare nuova moneta e per quanto ne posso capire senza un grosso rischio di inflazione.
Ancora una volta: prendi tutto quello che ho scritto con le pinze.
Aumentando la massa circolante (virtuale o meno poco conta, i grandi numeri raramente spostano banconote) ottieni come effetto quello che nessuno può dire ufficialmente. Svalutazione della valuta sui mercati internazionali (= recupero di competitività) ed aumento dell’inflazione con conseguenza svalutazione interna. Sull’aumento dell’inflazione mi accontenterei di riduzione dell’inflazione negativa.
Non sono neppure io un esperto, ma vale la risposta di Sergio e la tua assieme. Un poco è reale, un poco è virtuale.
Speriamo che il castello tenga con cotante pezze.
Come potrai vedere dall’ultimo post sul mio blog io scrivo molto di economia, ma nonostante ciò la cosa rimane molto oscura pure a me.
La cosa è complicata da spiegare, perché parliamo di questioni sottilissime, ma che nel bilancio della BCE ( http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201202231327452200&chkAgenzie=TMFI&sez=news&testo=&titolo=L%E2%80%99oro%20della%20Bce%20%C3%A8%20un%20quarto%20della%20base%20monetaria ) si fanno sentire. Ci provo, anche se un po’ a scapito dell’esattezza, temo. :)
Nelle normali operazioni di mercato aperto, la BCE eroga denaro in modo fisso, ovvero stabilisce quale deve essere il livello di *offerta* dellamoneta; nello LTRO la BCE eroga denaro prendendo titoli in *prestito* a garanzia (ovvero presta a tasso fisso tanto denaro quanto ne *domandano* le banche, ovvero la BCE si limita a soddisfare la *domanda*). Detto altrimenti, nelle normali operazioni di rifinanziamento, la BCE mette a disposizione un tot fisso di soldi ad elevato tasso e li mette all’asta a chi offre di più; nello LTRO la quantità è virtualmente illimitata, perché la BCE soddisfa tutte le richieste (purché la garanzia sia decente) a un tasso fisso, oltre che ridicolo.
Ma in ogni caso la base monetaria, al contrario di quanto sembri, è aumentata, eccome (vedi http://intermarketandmore.finanza.com/files/2012/02/ez-money-supply.gif la linea blu che esplode si riferisce al primo round dello LTRO), ma per il magheggio appena spiegato il Tasso Ufficiale di Riferimento è rimasto all’1%. Ovvero nuovo denaro è stato creato (sotto forma di banconote, di bit, poco importa: importa che sono usciti dai forzieri).
Nel grafico sono presenti anche le masse monetarie, ovvero il denaro che circola effettivamente, in qualunque forma: come si nota dalla linea gialla, il rischio di inflazione legata alla moneta semplicemente non esiste.
Indipendentemente dal fatto che uno possa capire se è stato o non è stato stampato denaro (e magari farsi degli acidi “libertaristi” assieme a von Mises e Ron Paul e compagnia cantante), rimane il fatto che il prestito alle banche è un abile sotterfugio che Draghi ha messo in campo per aggirare il comandamento germanico “du werden nicht ein normale Zentralbank”. Detto questo non è che funzioni benissimo. Le banche non hanno molti incentivi a far rigirare il denaro; anzi, basta che se lo tengano lì a nulla fare e lucrano un paro di punti percentuali, con buona pace di Scalfari che su Repubblica cantava le lodi del trucco. Morale della favola: mai introdurre un livello di indirezione quando il livello intermedio può lucrare senza far niente; ma di questi tempi in Europa questo livello di intelligenza minima manca.
A preust
Ntuniott
Prima lezione al corso di econofisica: il denaro non è conservativo. E’ una cosa che all’inizio sconvolge tutti i fisici, ma è la verità. :)
Le banche non sono cattive… ma sono obbligate dalla European Banking Authority a migliorare il Core Tier 1 entro metà anno, anche se per farlo devono vendere in perdita dei titoli che hanno in casa.
Quindi l’idea è quella di prestare soldi (che, per rispondere alla domanda di .mau., la ECB non ha bisogno di avere sotto il materasso, basta che abbia la facoltà di prestarli) ad un tasso conveniente, così le banche comprano buoni titoli, diventano stabili, incassano la differenza tra i rendimenti e diventano anche più ricche.
Mai dimenticare la mission della ECB “The primary objective of the ECBs monetary policy is to maintain price stability. The ECB aims at inflation rates of below, but close to, 2% over the medium term.”
Ovviamente questo non farà uscire nessuno dalla crisi ma, se va tutto bene, questo Natale magari ci saranno nuovamente i calendari e le agendine della banca. Io sono ottimista.
Draghi sta facendo quello che la Fed ha fatto nel recente passato: quantitative easing, di fatto sta creando/stampando moneta (non fisica ovviamente).
Il suo LTRO è la versione europea del QE americano
Infatti i tedeschi ne contestano l’operato, richiamandosi a quello che ha giustamente ricordato qui sopra B. Bubboni essere il mandato, molto ristretto, della BCE.
Nei fatti Draghi sta facendo fare alla BCE non solo il watchdog dell’inflazione, ma la banca centrale vera e propria, attuando una sua politica monetaria.
Ohh, sono arrivate le info su cosa hanno combinato le banche con tutti questi soldi (o “crediti” che siano).
1) Una parte è stata lasciata in deposito presso la ECB (cfr. Matteo 25,18 per cogliere la fondatezza bibblica ed economica di simili scelte);
2) Una parte è servita per acquistare titoli di stato (mica i loro fondi…);
3) Con il resto le banche hanno ricomprato obbligazioni proprie guadagnandoci.
Intanto i tassi per il credito alle imprese restano alti.
Insomma tutto è bene, ma non è bene per tutti.
@bubboni: scusa, ma le banche sono appena riuscite a tirarsi su i conti grazie alla BCE, perché devono rischiare a prestare soldi in giro? :-)