Un tipo standard di spam/phishing russo è quello della giovane donna al freddo e al ge-e-elo: anche la scorsa settimana sulla casella email di lavoro mi è arrivato un messaggio di tale Elena [elenacv@nextmail.ru] (in bcc, con un destinatario completamente diverso: ma tanto chi guarda le header?) che diceva di scrivere dalla locale biblioteca pubblica e aggiungeva «Abbiamo bisogno di calore in inverno perche’ la temperatura e` molto fredda in camera da letto. A questo scopo, abbiamo bisogno di una stufa che funziona con il fuoco e la legna, ma perche’ non possiamo comprare e troppo costoso per la nostra famiglia (pari circa 195 euro). Se avete un vecchio forno che e` portatile ed e` riscaldata dal legno e fuoco, e se si smette di usare, si prega di donare e inviarlo a noi.», terminando con «Ho tradotto questa lettera con il computer, mandami la tua risposta, perche’ ho studiato inglese a scuola.» – è chiaro che la tecnologia russa per i traduttori automatici è molto superiore a quella occidentale, non credo che Google Translate sia mai arrivato a un tale livello.
Ma il messaggio – sempre in doppia copia, repetita juvant – sulla mia email personale è molto più interessante. Intitolato “Hello, I am Elena!” dice «Hi who are you? I found your email in my spam! Only blank message and your email. If you are real, answer to me please on my private email: elys@hotmail.ru Just curious who you are ;) Elena. » Magari qualcuno ci casca anche.
Ma la vera domanda è una: in Russia tutte le fanciulle si chiamano Elena?
Ultimo aggiornamento: 2012-01-09 09:40
No, si chiamano anche Tatiana Romanova.
Quello è Valentin, un caro “amico” di Paolo Attivissimo http://www.attivissimo.net/antibufala/valentin/valentin_russia.htm
Cercando nelle fonti della pagina wikipedia sui nomi femminili più comuni (in Russia), pare che Elena non sia nemmeno nelle prime 20 posizioni tra le battezzate del 2011.
Ipotesi 1: una sola Elena è sufficiente/responsabile di tutto lo spam.
Ipotesi 2: Elena=spammer è una equazione così risaputa in Russia che le mamme hanno iniziato ad evitare quel nome.
E’ valentin. una vecchia conoscenza di Paolo Attivissimo.
http://www.attivissimo.net/antibufala/valentin/valentin_russia.htm
Quello che mi chiedo è se gli ebook siano già così diffusi che, avendo freddo e trovandosi in una biblioteca, l’unica idea che viene in mente è quella di spedire mail a raffica…
d’altra parte un libro lo puoi bruciare per scaldarti, un ebook no.