Ne hanno già parlato in tanti, della sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato senza rinvio (detto in altro modo, ha sentenziato che il reato non c’era affatto) la condanna inflitta al direttore del sito web Merateonline che era stato denunciato dall’allora ministro Roberto Castelli e dal sindaco di Calco Giuseppe Magni per omesso controllo, visto che a loro detta nel sito sarebbe stata pubblicata una email che affermava che i due non avessero effettivamente ricevuto una lettera contenente dei proiettili come da loro affermato, ma il tutto fosse stato architettato dai due per farsi pubblicità. Il testo in questione non era presente negli archivi del sito; non sta a noi stabilire se era stato cancellato (prima o dopo la querela).
I punti che mi paiono interessanti sono vari. Il primo è che il direttore di Merateonline Claudio Brambilla era stato assolto in secondo grado… o meglio, il reato era stato dichiarato estinto per avvenuta prescrizione. Brambilla però non c’è stato, non voleva una macchia del genere, ed è stato lui a ricorrere in Cassazione… più o meno quello che fanno svariati uomini politici, no? La seconda cosa è che nella sentenza si afferma che se il direttore fosse stato d’accordo con quel testo allora il reato non sarebbe stato di omesso controllo bensì di diffamazione: questo sembrerebbe implicare che la cosa più importante da farsi è prendere immediatamente le distanze da eventuali commenti illeciti postati su una testata online. Ma il punto chiave è l’ultimo; nella sentenza si legge che la Corte ha accettato la tesi difensiva secondo cui in questi anni l’articolo 57 del codice penale (quello appunto sull’omesso soccorso) è stato più volte modificato in questi anni, ma il legislatore non ha mai inserito una clausola equiparante la stampa telematica a quella cartacea, e quindi si deve supporre che non la considera equiparabile. Naturalmente questa è una brutta notizia, perché darà una marcia in più a chi vuole rendere più difficile la possibilità di avere siti liberamente commentabili (cosa che è diversa dal diffamare, nel caso non ve ne siate accorti). State attenti.
Ultimo aggiornamento: 2010-10-04 22:41
e quindi si deve supporre che non la considera equiparabile. Naturalmente questa è una brutta notizia
Io non la vedo come il bicchiere mezzo vuoto, anzi: web e carta non devono essere equiparabili dal punto di vista legale. Il contrario sarebbe una jattura. Infatti un sito ueb dovrebbe avere, nel caso fosse equiparabile: un direttore responsabile, una qualche forma di copertura da un ordine professionale (pubblicisti?), un inquadramento FIEG…e potrei continuare.
No, no per carità: basterebbe mettere nero su bianco che chi scrive è responsabile di quello che scrive. Il resto ai giornali lo lascerei volentieri ;-).