Il sistema informatico Auchan

Ieri Anna e io siamo andati all’Auchan di Cinisello Balsamo per fare la spesa. Per amor di precisione c’erano anche i bimbi e le casse Auchan sono strette, quindi io sono uscito e passato dall’altro lato mentre lei metteva la roba sul nastro. Alla fine porgo bancomat e carta fedeltà (la Nectar) e mi sento dire “mi spiace, ma doveva darla prima che io battessi il totale, adesso il conto è bloccato”. Al punto assistenza hanno confermato che non è possibile fare nulla, perché “i punti vengono caricati man mano che si passano i prodotti”; cosa che immagino sia totalmente falsa, a meno che il sistema informatico sia ancora più stupido di quanto uno possa immaginare.
Già non ha un gran senso che il sistema si blocchi nel momento in cui il cassiere pigi il tasto “totale”; nelle casse Esselunga, tanto per fare un esempio, la chiusura della transazione si ha solo dopo che l’utente ha pagato. Fateci caso: voi consegnate contanti e/o plastica, digitate eventualmente il pin, e solo allora lo scontrino appare. Nemmeno ha senso che il cassiere, che si immagina sappia di questa cosa, non chieda fin dall’inizio se uno ha la carta fedeltà; ma su questo sorvolo. Quello che però per me è proprio incredibile è che nessuno abbia pensato a un sistema di backup: lo scontrino ha un numero identificativo, basterebbe inserirlo e caricare i punti sulla carta. Il fatto che nessuno abbia pensato a una cosa simile la dice lunga su come si studino le interfacce oggidì.

Ultimo aggiornamento: 2010-08-30 10:56

14 pensieri su “Il sistema informatico Auchan

  1. Pix

    A quel punto, dato che non avevi ancora pagato, avrei detto “vabbè, arrivederci” andandomene lasciando lì gli acquisti.

  2. Andrea

    Mah, da Decathlon basta dare il nome del titolare (in questo caso mia moglie…) senza nemmeno avere con sé la carta.

  3. ilaria

    al supermercato dove vado io qui in belgio lo fanno di caricarti i punti col il numero identificativo dello scontrino… quindi é auchan che risparmia sulle interfacce mi sa…

  4. Barbara

    Supporto il punto di vista di pix. Ma è difficile da fare col pensiero di ricominciare da capo a un altro supermercato. Lo shopping coi bambini è stressante a quell’età.

  5. andrea.gelmini

    Oddio, registratori di cassa in grado di parlare in via non ufficiale (intendo, non fiscalmente) con i vari backend e software annessi, ne ho visti dal ’98.
    Questo per dire che è assolutamente possibile fare tutto e il contrario di tutto, anche nella configurazione a singola cassa.
    Presumo vi siano due ragioni perché tutto questo non sia permesso alle cassiere:
    a) timori di frode (carico punti/benefit ad eventuali complici);
    b) problematiche (tempi/costi) per l’insegnamento delle stesse procedure.
    Notasi che il punto a) capita anche in buona fede.
    Più di una volta ho visto benzinai caricare numeri-di-punti * n-volte, a seconda di come avevano interpretato la procedura di “carico” delle tessere fedelta’ (la questione è più lunga e articolata, ma portata ai minimi termini, questo è).
    Ciao,
    Andrea

  6. .mau.

    @andrea: non per nulla parlavo di verificare il numero dello scontrino (in modo che non possa essere impiegato due volte: devi solo salvarti gli scontrini del giorno o al più della settimana) e di andare al punto accoglienza.

  7. Piero

    Qui da me gli ipermercati più in vista sono Bennet e Ipercoop. Le loro cassiere, prima di passare il prodotto nel lettore, mi chiedono sempre se ho la tessera fedeltà. La cosa mi dà psicologicamente fastidio, perché poiché non ce l’ho e non ci tengo ad averla, devo rispondere di no, facendomi sentire persona infedele e discriminata.

  8. Licia

    A conferma della richiesta “automatica” di tessere notata anche da Pietro in supermercati diversi dall’Auchan, una scenetta a cui ho assistito all’Esselunga:
    – a scontrino in mano signora si rende conto di non avere dato la Fidaty e chiede alla cassiera di aggiungerle i punti
    – cassiera risponde che una volta chiusa la transazione non c’è più nulla da fare
    – signora dà in escandescenze e incolpa la cassiera di non averle chiesto la Fidaty
    – cassiera risponde che è impossibile perché sono tenuti a chiedere “Ha la Fidaty?” prima di passare il primo prodotto e come tutti i colleghi anche lei lo fa sempre automaticamente
    – signora si altera ulteriormente, dicendo di aver perso il marito la settimana prima e di essere provata e distratta, quindi accusa cassiera di non aver ripetuto nuovamente la richiesta non avendo ottenuto risposta la prima volta…

  9. Giuseppe

    Le casse “self service” della coop che ho usato permettono di passare la tessera prima di iniziare a caricare i prodotti e prima di completare la procedura (cioè prima di premere un pulsante tipo “totale” e pagare).
    Fino a qualche tempo fa le cassiere umane potevano passare la tessera in un qualunque momento prima del totale, ora in generale la chiedono prima di iniziare a caricare il tutto.
    La cosa che segnali comunque è strana da un punto di vista informatico: se hai un db con una tabella (id_scontrino, id_prodotto) non ci vuole niente a crearne una con un (id_tessera, id_prodotto). Boh.

  10. glayos

    Più che altro mi domando: se uno fa passare tutta la spesa dopo aver dato la carta e poi non paga (a me ad esempio è capitato che il bancomat non passasse e di non avere abbastanza contanti ed essere costretto a lasciare la spesa alla cassa) i punti gli vengono caricati lo stesso? Hanno un sistema di storno/rollback?
    Se ce l’hanno, come ragionevole, sigifnica che i punti possono essere modificati anche dopo aver chiuso il conto, ergo anche aggiunti. Mi sa che ti hanno contato una palla per pura pigrizia.

  11. marcoxa

    @.mau. Il sistema Auchan è stato ovviamente pensato da ingegneri gestionali, razza infida prodotta in quantità industriali dal Politecnico. Mica da Informatici della Bicocca. :)
    A presto
    Ntuniott

  12. vb

    Oltretutto, se chiedi fattura devono comunque andare a ripescare lo scontrino e cambiarne lo status ex post… mi sa tanto di regola fatta per evitare le spese di più addetti al punto informazioni per fare anche l’operazione, visto che se la gente sapesse che si può fare anche dopo starebbe meno attenta a darla prima.
    Comunque sì, anche a me dà molto fastidio che mi chiedano continuamente se ho la tessera: è uno dei motivi per cui vado il meno possibile negli ipermercati e resto fedele ai discount.
    P.S. Capisco la situazione particolare, ma dare in escandescenze per dei punti fedeltà fa capire fino a che punto il consumismo ha lavato il cervello degli italiani…

  13. Sky

    Secondo me hanno semplicemente calcolato quanto ci risparmiano in “premi da bollino” dicendo solo “non si può” (ed il dato per il calcolo ce l’hanno: quello vale anche, anzi soprattutto, dopo la chiusura del totale). ;)
    Visto che la cosa può sembrare “colpa tua”, chi glie lo fa fare, a loro?
    P.S.
    anche in Conad chiedono prima… io la tessera non ce l’ho da tempo, facendo tutto tramite Esselunga-a-casa (arcicomodo), ma non mi comporta alcun disagio psicologico, dato che da loro ci vado 1-2 volte all’anno, dire semplicemente “no”: in fin dei conti stiamo parlando di una realtà commerciale, mica che sputo in faccia al sig. Conad. ;)

  14. mfp

    I manager non si fidano dei cassieri; quindi non gli e’ dato modo di intervenire manualmente sui sistemi informativi; dunque questi ultimi fanno tutto in automatico mano mano che i prodotti vengono importati nella cassa. Il backup non esiste per non vanificare la procedura principale.
    Ed e’ normale: i cassieri (“a progetto”) non durano molto nello stesso posto… non possono essere fidelizzati come invece ingegneri gestionali e manager vari “a stipendio”; se vengono beccati a caricare punti al più possono essere licenziati… ma essere licenziati 1 mese prima dei 6 mesi contrattualizzati e’ poca cosa… soprattutto se nei 5 mesi precedenti hai fatto piu’ soldi caricando punti a complici che poi rivendono le merci regalate con le tessere.

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