addavenì l’e-book!

Sto cercando di scrivere un ebook. Ci sarà dentro roba già postata in giro, nulla di particolare insomma; però mi piaceva l’idea di capire come funziona questa bellissima rivoluzione digitale. Però mi sto già arenando di brutto, e per fortuna che la data di “pubblicazione” dovrebbe essere fine anno.
Ci sono ovviamente problemi di formattazione varia: pur partendo da xhtml 1.1 (che so trattare) e da CSS (che non è che conosca così bene, soprattutto per quanto riguarda le versioni condizionali) ho scoperto che cose normali da vedere a video non funzionano affatto su un e-reader, e bisogna ripensarle da capo. Ma fin lì ci arrivo. Ma poi succede che la divisione in capitoli non funziona per nulla, perché si perdono tutti i link interni: e allora giù di modifiche. E poi succede che .epub, che sarebbe un sistema nato per la riformattazione libera, non ha un modo per inserire nel file le regole di sillabazione, il che è male (sono trent’anni che esistono file molto compatti per sillabare, come sa chiunque abbia usato TeX). Ma non è tutto: chi ha il Kindle non può leggere .epub, e deve avere il file in formato .mobi; non so nemmeno se sia possibile avere un CSS separato per epub e mobi, visto che mi sa che anche il rendering sia diverso. Sì, potrei offrire la versione PDF o anche direttamente l’xhtml; ma questo significa che se non sei uno smanettone il tutto non lo leggi bene. Non parliamo poi di chi dice “massì, CSS3 farà tutto perfettamente!”. Certo, magari sarà così. Ma quanti anni ci vorranno prima di avere la specifica definita e i lettori che la implementino?
La mia sensazione è che in questo momento (momento che sta durando da qualche anno) l’unica cosa che sta interessando i produttori di hardware e software è mettere un DRM in modo che nessuno possa piratare i libri, e quindi gli unici ebook che si riescono a leggere bene sono le ultime novità librarie che si pagano quanto se non più la versione cartacea. Ma un povero untorello come me, che non ha nessun motivo di lucchettare il proprio testo e vorrebbe semplicemente che fosse facilmente fruibile, si trova immediatamente fregato. Altro che condivisione della cultura!

Ultimo aggiornamento: 2010-07-08 07:00

30 pensieri su “addavenì l’e-book!

  1. Eugenio

    usa word o illistrator (a seconda della complessità sell’impaginazione) e poi fai fare la conversione ad un tool. Eanche io pensavo fosse così semplice.

  2. Zio Bonino

    la sillabazione è lasciata all’intelligenza del software del lettore: stanza la fa automaticamente, mentre ibooks non la fa, però offre la scelta tra la giustificazione forzata e l’allineamento a sinistra. sony solo allineamento a sx, credo, e per quanto riguarda il kindle, ecco, essendo il formato proprietario non ci ho mai dato una seconda occhiata.

  3. zar

    Sony non ti fa decidere nulla: se il testo in origine è allineato a sinistra, non puoi giustificarlo, e viceversa. E non sillaba in automatico. Bisognerebbe inserire dei soft-hyphen in tutte le parole, ma c’è qualche programma che lo fa?

  4. Matteo Balocco

    Non dipende dal device in sè ma dal suo rendering engine e dal supporto che consente alla formattazione avanzata del testo. Magari fosse solo la sillabazione. In ballo c’è supporto di font-face, crenatura, legature, interlinea, margini e whitespace, orphans & widows, eccetera.

  5. Matteo Balocco

    L’unico approccio che consiglio, e che sto studiando in questi giorni, è di fare come fanno i bravi specialisti web: lavorare su un formato standard e applicare, ove possibile, il progressive enhancement.

  6. .mau.

    @matteo: distinguiamo, però. Orfani e vedove sono una pura caratteristica di rendering, non sono io che preparo il testo a dovermene occupare. La sillabazione è una via di mezzo, nel senso che in teoria potrei farcire il testo di soft hyphen ma è più logico dire “questo testo è in italiano, qui ci sono le regole di sillabazione”.

  7. Matteo Balocco

    Beh, un tipografo potrebbe tranquillamente dirti che TUTTO è tua competenza e che tu dovresti essere responsabile di ogni modalità di visualizzazione di ogni porzione di contenuto (Bringhurst docet). Epub ha un approccio particolare perchè ibrida il reflow di html con la fruizione (mi riferisco al contesto di esperienza) della lettura tradizionale. Dal momento che il formato (epub) non ti consente un controllo al 100%, l’approccio corretto, imho, è il progressive enhancement sulla base di quelle che sono le attuali specifiche standard e vendor.

  8. Angelo

    Ma non ci si potrebbe accontentare di un approccio alla TeX? Tipo io dico al device che il testo e’ in italiano e che lo voglio giustificato, lui si smazza tutto e io gli do al massimo qualche suggerimento sulle sillabazioni difficili.

  9. .mau.

    la cosa buffa è che quando installai per la prima volta TeX sul mio 80286 mi occupò uno dei due hard disk da 20 MB. Ora occuperebbe molto meno spazio di Word o OpenOffice.

  10. Angelo

    I ricordi potrebbero essere annebbiati, ma credo di aver tentato di usare TeX la prima volta sull’amiga 500… con i dischetti.

  11. Bubbo Bubboni

    Sigh, sembra proprio che gli standard per ebook siano nati come sottoscarto della grafica web e non come eredi dell’arte tipografica. Quindi è logico aspettarsi che i formati e i lettori non avranno mai le caratteristiche giuste per appagare un occhio educato, così come word non avrà mai l’eleganza di TeX.
    Comunque Knuth diceva che, in casi estremi, si deve cambiare il testo se non c’è verso di stamparlo come si deve (non ricordo la citazione esatta).
    Mi sa che il mio primo ebook sarà di haiku!

  12. Angelo

    be’ ma indipendentemente da chi vince non si potrebbe sperare in motori di rendering un po’ più furbi? non si sta inventando niente di nuovo eh (vedi appunto TeX).

  13. Fang

    A leggervi mi sembrano i tempi in cui ognuno si scriveva le proprie putpixel, drawline, drawtri e drawcirle per *ogni* diversa scheda video.
    Brrr… Vade retro!

  14. Matteo Balocco

    Perdonatemi, ma questa cosa mi sembra d’averla già vissuta una quindicina d’anni fa con mosaic, navigator e html. Ora abbiamo ADE, FBReader e Webkit. Personalmente credo che lavorerò su ADE (che mi fa vomitare), ignorerò FBReader (a meno che non sia costretto), impostando funzionalità, ove possibile, per webkit. Tra 10 anni avremo reader evoluti, engine evoluti che manco immaginiamo, e sarà un altro campionato.

  15. .mau.

    @Bubboni: ricodo che Knuth aveva detto che si poteva creare un testo instampabile (un link a una pagina si spostava ciclicamente da una pagina all’altra). Più in generale, CSS è nato apposta per metterci una toppa alla grafica web, e c’è almeno da dieci anni. Si poteva proseguire su quella strada, no?

  16. mattiaq

    Non c’entra molto, ma ci sono importanti ediori italiani che stanno facendo fare la conversione a epub del loro catalogo a società dell’est europeo o indiane, costo più o meno 5 euro a titolo. Sono proprio curioso di vedre che schifezze verranno fuori.

  17. .mau.

    5 euro a titolo? pitocchi fino in fondo :-(
    (e scommetto che gli ebook li venderanno allo stesso prezzo del testo cartaceo, se non di più perché l’IVA mi sa sia al 20%)

  18. Anónimo

    La cosa veramente bella dell’Italia è che è obbligatorio avere anche la data di chiusura stampa su ogni libro. Stampa. Stampa. Cioè, stampa!
    Alcuni editori hanno iniziato a mettere nella prima pagina “finito di stampare elettronicamente il gg/mm/aaaa”.

  19. Bubbo Bubboni

    @mau: certo, tutte le belle pensate che servivano per degli ebook decenti c’erano già. Del resto non è da oggi che ci sono gli ebook, solo che i vecchi formati erano inadatti alle mirabolanti prestazioni degli attuali reader perché erano formati ben poco lungimiranti.
    Comunque resto dell’idea che se la “partenza” fosse stato il libro avremmo avuto prima o poi risultati graficamente gradevoli. Invece il punto di partenza è stato il web e quindi la bella grafica non arriverà mai mentre le rogne e le incompatibilità non finiranno tanto presto.
    Non resta che aggiungere il DRM e dare la colpa di tutto ai lettori, quelli umani intendo…

  20. jan

    .mau., sul forum di simplicissimus c’è una sezione dedicata ad .epub dove Luke ha creato una macro (o plugin, non ricordo) OpenOffice per convertire testo in epub. Si parte da un documento OO correttamente strutturato e produce un epub che ne riprende la struttura. Lo si apre in Sigil e lo si salva, e passa anche la validazione.
    Se il tuo scopo è lavorare a basso livello, ricordo anche alcune discussioni per la creazione di epub a mano (con l’aiuto di un paio di script python per gestire la divisione dei file e la compressione.

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