Per la gioia degli amici di FacciaLibro dove queste mie notiziole appaiono in differita, ecco un confronto su voti e percentuali di queste elezioni rispetto a quelle di cinque anni fa. Attenzione: il conteggio dei seggi è completamente al di fuori, perché come magari ricordate il PD+L ha deciso di applicare il massimo quorum permesso dall’UE a queste elezioni. I dati sono ricavati dal ministero dell’Interno: qui il 2009 e qui (che la persona che ha preparato il database possa patire tutte le fiamme dell’inferno) il 2004.
– Votanti: tre milioni in meno (32.7 milioni contro 35.7 milioni) nonostante mezzo milione di elettori in più (50.3 milioni contro 49.8 milioni).
– Bianche e nulle: parecchie meno. Nel 2004 erano rispettivamente 1.6 e 1.6 milioni, quest’anno 1.0 e 1.1 milioni. Questo non me lo aspettavo: in pratica il numero di voti validi è sceso solo di due milioni.
– FI+AN+UDEUR facevano il 33.7% con 11.0 milioni di voti; il PDL fa il 35.3% con 10.8 milioni di voti.
– la Lega faceva il 5.0% con 1.6 milioni; fa il 10.2% con 3.1 milioni.
– l’Ulivo faceva il 31.1% con 10.1 milioni di voti; il PD fa il 26.1% con 8 milioni di voti.
– Di Pietro faceva il 2.1% con 0.7 milioni di voti; fa l’8% con 2.4 milioni di voti.
– l’UDC faceva il 5.9% con 1.9 milioni; fa il 6.5% con 2.0 milioni.
– le millanta sinistre facevano il 13% (!) con 4.2 milioni; fanno il 7% con 2.1 milioni.
– Mussolini, Fiamma, Pensionati, Segni facevano il 3.6% con 1.2 milioni; MPA, Fiamma, FN fanno il 3.5% con 1.1 milioni.
– i radicali facevano il 2.25% con 731.000 voti, fanno il 2.42% con 743.000 voti.
– poi ci sono le scartine varie.
Devo dire che vista così la cosa è ancora più incredibile di quanto ricordassi. Ulivo+Di Pietro sono rimasti uguali come voti rispetto a cinque anni fa, esattamente come il PDL; lo spostamento è stato semplicemente il dimezzamento della sinistra e il raddoppio della Lega. Ovviamente i flussi sono più complicati, ma i macrorisultati sono interessanti :-)
Ultimo aggiornamento: 2009-06-08 20:54
Oohhh, sì, con tutti i numeri è molto interessante.
In particolare di interessante ci vedo due domande:
– vale la pena di “sciogliere” il PD nelle sue due componenenti e quindi avviare una grande riaggregazione in base alle “vere” appartenze o conviene tenerlo così, cercando di bastonare l’elettorato di Di Pietro perché rientri all’ovile?
– si può fare una politica anti-lega senza rimanere bruciacchiati? Quanto costa avere in squadra uno che gioca sempre perché mette il pallone, ma è sempre più vecchio, lento e stordito?
E due risposte:
– la “””sx””” deve riorganizzarsi, ma senza soldi rimangono solo i ragazzini, quelli che pensano di andare al parlamento a forza di attacchinaggio, i vecchietti e qualche ottimista ad oltranza. La mia teoria che un gruppo chiuso cambia solo quando ha sbattuto contro il muro sta per essere verificata.
– la politica fascia, nazi, xenofoba, la gestione della paura, l’aiuto agli amici, i poteri forti e quelli occulti, funziona e piace. Questo è un effetto della crisi e, in buona misura, è un contributo che l’euroburosauro ha donato a molti paesi. Però ora basta regali, meglio sbagliare da soli. Sarà interessante vedere se l’euroretorica italiana si riorienta, credo che dipenderà molto dal successo degli euroscettici ad esempio nella soppressione del trattato di Lisbona.
Ho trovato molto utile questo: http://www.repubblica.it/speciale/2009/elezioni/europee/emiciclo2004.html paragonato a questo: http://www.repubblica.it/speciale/2009/elezioni/europee/riepilogo-europa2009.html (anche se qui bisogna vedere come si rimescolano i gruppi, dove vanno a finire i partitini della destra estrema che prima magari erano nel PPE e i deputati del PD):
*GUE/NGL da 5,6 a 4,5 %;
*Verdi/EFA da 5,5 a 7;
*PSE da 27,6 a 22 o 25,0 considerando il PD;
*ALDE da 12,6 a 10,8;
*PPE da 36,8 a 36.
Gli unici a guadagnare seggi sono i verdi, la sinistra perde qualcosina per la mancanza degli italiani, il PSE piú che altro per i francesi, ma per il resto non ci sono queste grandi vittorie o sconfitte per centro-destra e centro-sinistra…