Il PresConsMin sentenzia: gli immigrati che vengono in Italia sui barconi «sono persone che hanno pagato un biglietto».
Quando Anna e io siamo stati a Salonicco, abbiamo visitato il museo della presenza ebraica. Tra i documenti presenti, ce n’era uno con le informazioni necessarie alla rilocazione della popolazione ebrea ad Auschwitz e Bergen-Belsen. I deportandi hanno dovuto pagare il biglietto per il viaggio.
Ultimo aggiornamento: 2009-05-13 09:33
E’ che quando il Pres.con.min. va a Salonicco, non va certo a visitare i musei, lui. Va alle feste di compleanno…
Preferisco che si continui a ripetere in coro “chi ha pagato mills?” o “da dove arriva quel letizia” che cercare cavillume di questo tipo. Sono il primo a dire che Berlusconi è quanto meno un personaggio controverso, ma non riuscire a passare giornata senza attribuirgli nefandezze in modo pretestuoso non fa che sortire l’effetto opposto, facendo diventare anche berlusconiani per mera reazione.
ma soprattutto: fino all’altro ieri era stato convinto che gli scafisti offrissero loro un passaggio perchè tanto stavano andando da quelle parti?
chiara
@ff: questo non è cavillume. È mostrare l’inadeguatezza di una persona che per la carica che ha dovrebbe pesare ogni parola che dice.
Che poi per quanto ne so io potrebbe dirle apposta queste cose, visto che sicuramente fanno felicissima la maggioranza della popolazione italiana. Resta il fatto che a me stanno sulle palle, esattamente come stanno sulle palle le sparate di Chavez (giusto per far notare come non sia un problema di destra e sinistra). Solo che io sono in Italia e non in Venezuela.
@mau: nel caso specifico continuo a non vederci nulla di scandaloso, siccome il nesso con i deportati ebrei mi pare forzatissimo. E talvolta si fa anche di peggio, come nel caso del “campeggio di fine settimana”. Non era sicuro un paragone felice, e bastava per storcere il naso, ma che bisogno c’era di riportarlo fuori contesto come hanno fatto blog e giornali, tagliando un pezzo della frase, quello in cui cui diceva che la “sistemazione in tenda doveva essere provvisoria come…”?
@ff: mi stai peggiorando. Concordi con me che quelli che stanno sulle barche respinte partono dalla Libia ma non sono libici? Quindi che cosa c’entra “il biglietto”?
@mau: alt era proprio quello che dicevo. C’è bisogno di tirare in ballo le deportazioni naziste e cercare far passare tutto come l’ennesima gaffe di Berlusconi per dire di non essere d’accordo? Facendo sempre iperboli si corre il rischio di togliere valore al succo delle affermazioni e fa alzare barricate dall’altra parte.
Sul fatto specifico devo dire che ho mixed feelings. Quando Berlusconi dice “non saremo mai un paese multietnico” sento il profumo di stronzata, riuscissimo ad attrarre tanti immigrati qualificati sarei felice, perché vorrebbe solo dire che si sta bene. Quando invece vedo un PIL che non cresce, ma gli immigrati non qualificati sì la vedo solo come sintomo di una malattia profonda. I barconi sono un sintomo e se fa male per me va in qualche modo attenuato e non capisco perché debba essere un problema solo nostro e non anche libico, che non fa nulla per bloccarli. Ovviamente c’è poi anche la malattia da curare…
@ff: il problema non è essere o non essere d’accordo col tema (nel senso che è un tema separato). Il problema è che frasi coem queste, come avevo scritto all’inizio, indicano che o sono dette senza nemmeno stare a pensare a quello che si dice, oppure Berlusconi le spara apposta perché la maggioranza degli italiani le apprezza. A questo punto, tanto vale tirare fuori le associazioni più varie (e ti assicuro che non ci ho dovuto pensare su per trovare questa).
Quanto ai barconi, al PIL e agli immigrati non qualificati: ai libici probabilmente non gliene può fregare di meno, perché tanto da loro sono solo di passaggio – succedeva lo stesso da noi con gli sbarchi di chi poi diceva tranquillamente “Sì, sono qua, ma solo per poter andare in Germania”. Su chi rimane in Italia, se è non qualificato e trova lavoro significa che non ci sono italiani disposti a fare quei lavori non qualificati oppure che c’è chi preferisce prendere clandestini perché li può pagare di meno e dar loro meno diritti. Se l’ipotesi è la prima, non si può fare molto; se è la seconda, non mi pare che gli ultimi dieci governi italiani abbiano fatto molto.
@mau: io invece non ci sarei mai arrivato all’associazione (non sapendo la premessa) e proprio non credo sia una sparata, voleva solo dare una risposta secca su un domanda ben precisa. In generale credo che un po’ ci faccia, essendo un grande venditore, un po’ ci è. Ad esempio quella del kapò gli è venuta dal profondo, perché in quell’occasione erano riusciti a provocarlo ben bene, mentre quella del coglione (tra l’altro anche questa mal riferita) era ben studiata.
Beh, ai libici non gliene può fregar nulla, ma non mi pare che usare la pressione demografica come arma sui paesi vicini sia un qualcosa da accettare supinamente. Mi sembra che a rigor di diritto finché sono in territorio libico e non hanno raggiunto altre acque nazionali restino un problema libico; se lo vogliamo far diventare nostro non è perché siamo obbligati, ma perché si sceglie di fare così. Si tratta però di una scelta politica che dovrebbe essere giustificata (io non la condividerei, ma sarebbe una di quelle cose se la maggioranza fosse d’accordo accetterei), quello che non accetto è la posizione del “che ci possiamo fare”
Infine per entrambe le ipotesi per me c’è un qualcosa che non va a livello di sistema e che non mi quadra. Non sto dicendo che il pil deve salire, ma se una economia non si sviluppa, non capisco come possa convenire accettare immigrati se non in misura di un calo di popolazione, altrimenti vuol solo dire essere più poveri o che cresce il nero…