non solo 25 aprile

Ieri mattina Anna e io eravamo in viale Zara, e stavamo camminando verso casa. A un certo punto abbiamo visto sette-otto persone, con un paio di bandiere, che attraversavano il controviale e si fermavano davanti a un cippo che non avevo mai visto in tutti questi anni. A mia parziale discolpa, il cippo è coperto dall’erba e non è che si veda molto.
Credevo che il cippo ricordasse un partigiano morto nella seconda guerra mondiale: invece no. È Emilio Vittorio Carloni, una guardia giurata uccisa nel 1982 dai terroristi che stavano rapinando una banca.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-26 08:00

3 pensieri su “non solo 25 aprile

  1. Fang

    > il cippo è coperto dall’erba e non è che si veda molto.
    Proprio l’altro giorno ho letto di una situazione simile, sfortunatamente la memoria non mi aiuta, però doveva essere più in tema con la liberazione.
    Ad ogni modo, pare che l’incuria, in quel caso, sia dovuta al fatto che il cippo si trova, a detta della municipalità, in una zona privata e che la manutenzione sarebbe a carico degli abitanti della zona.
    Forse anche in questo caso è successo lo stesso. Perché poi si debban metter cippi e abbandonarli, nascondendosi dietro un “ufficialmente è su proprietà privata”… mah… dubito che i residenti si lamenterebbero della manutenzione.

  2. .mau.

    @Fang: non credo che lo spazio tra il controviale e la carreggiata centrale di viale Zara sia una zona privata. Possiamo discutere sulla logica di mettere un cippo, cosa che a me non è che ispiri più di tanto, ma se lo si fa allora lo si deve manutenere.

  3. Fang

    @.mau.
    Infatti era quello che volevo dire, a prescindere dal fatto che sia su terreno demaniale (come quello che hai visto tu) o su proprietà privata (come quello di cui ho letto).
    Cioè, se per commemorare metti un cippo e poi lasci che si ricopra di erba o peggio di spazzatura, è meglio se non metti proprio niente.

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