Oggi pomeriggio ho preso la bici per farmi una pedalatina. Mentre passavo per gli pseudogiardinetti in fondo a via Melchiorre Gioia, quelli che poi ti fanno passare sotto i bastioni di Porta Nuova, ho visto che c’era un gruppetto di persone con una donna tenuta ferma che gridava “troia! puttana!” Ci ho pensato su un attimo, ho deciso che non stava gridando aiuto, e sono proseguito. Quando mezz’ora dopo sono passato di nuovo di là, c’era la donna sdraiata su una panchina, così ad occhio in stato di choc, con degli infermieri vicino: inoltre c’erano anche dei poliziotti.
Premesso che non mi sarei mai comunque sognato di fermarmi, quello che mi chiedo è se avrei dovuto avvisare io la polizia quando sono passato, rischiando ovviamente un falso allarme, o se avrei dovuto far finta di niente e vedere – a debita distanza – se la situazione sarebbe peggiorata.
Quello che posso dire è che non è stata una bella cosa.
Ultimo aggiornamento: 2009-03-15 17:21
Io avrei chiamato la Polizia.
Così, su due piedi, anch’io. Ma capisco perfettamente che un conto è dirlo a posteriori comodamente seduto davanti alla tastiera del pc (specie quando il fatto capita a un altro), e un conto è trovarsi nella situazione.
Non so…
Sì, è una cosa seria e decisamente poco piacevole.
Ma, proprio per dare evidenza a quanto i nostri tempi siano assurdi, provoco: avresti dovuto chiamare la ronda più vicina. (E’ ovvio che mi dissocio dalla mia stessa frase.)
Quello che faccio io, di norma, è fermarmi a debita distanza, osservare e cercare di capire cosa sta davvero succedendo. Nel caso, chiamerei la polizia. Mi è capitato di far tardi a degli appuntamenti per questo motivo, ma almeno avevo appurato che quello che vedevo non era una situazione pericolosa.
Coraggio, si vive tutti in trincea. E non è facile.
Devi essere effettivamente in uno stato di agitazione, ti è finamai scappato un condizionale al posto di un congiuntivo !
Io avrei chiamato la polizia.
Sono sconvolto dal “di norma”…
Avresti dovuto fare come Clint in Gran Torino…
Parlando seriamente, a posteriori siamo tutti bravi, ma sul momento avevi valutato la situazione come non pericolosa. Questo post a me sembra mostrare che ti sei sentito in colpa per aver interpretato in maniera non corretta la situazione e che invece andava fatto qualcosa. Questo per me basta per farmi un’idea del tuo senso di responsabilità verso gli altri. Consigli non sono in grado di darne.
Dovevi chiamare la redazione di CranacaQui.
@Ivo: non sarebbe interessato, non era il loro target (la donna poteva essere somala, così a prima vista)
che rischio è quello di falso allarme?
Certamente è meglio rischiare un falso allarme (ovviamente come è stato suggerito dopo alcuni minuti di osservazione) piuttosto che un mancato allarme che sfoci in un reato.
Concordo con S. E’ meglio un falso allarme (alla peggio passare per fesso) che avere il rimorso di aver potuto fermare una situazione pericolosa e non averlo fatto per un errore di valutazione. Comunque mi associo : non è semplice.
Il problema non è che io passi per fesso (e tantomeno il tempo eventualmente perso da me), quanto il distogliere le forze dell’ordine da altre possibili urgenze.
Potevi organizzare una “ronda padana” lì per lì, e intervenire manganellando gli aggressori (o la donna, se extracomunitaria)…