Stamattina, tra i messaggi arrivatimi via Facebook, ce n’era uno che cominciava così – compresi gli a capo:
maurizio ma sei tu?
no!
ma perchè ce il tuo nome e la foto di un altro?
inspiegabile...
Il messaggio in questione era di una donna il cui nome non mi dice nulla (nemmeno la faccia, ma io non sono per nulla fisionomista). La tipa in questione probabilmente conosce un Maurizio Codogno che non sono io – in fin dei conti non siamo tantissimi ma, qualcuno ce n’è: come ho già scritto, ad esempio la persona presente in Wikipedia sotto Maurizio Codogno non sono io.
La cosa che mi ha colpito è che questa è la prima volta che in rete qualcuno cerca un mio omonimo e non il sottoscritto. E questo a sua volta significa che Facebook ha davvero sfondato la barriera tra la rete e il mondo reale, come dice anche Markingegno. Un conto è connettersi, navigare, scrivere email; un altro conto è pensare di essere di presentarsi in rete, come si potrebbe fare sull’elenco del telefono o sui citofoni. I miei dubbi su Facebook restano intatti: però non ho problemi a riconoscere il suo successo reale, non pompato da qualche giornale che deve farsi vedere alla moda.
Ultimo aggiornamento: 2008-11-27 11:06
Guarda, io sono perseguitato dagli omonimi, dato che la mia coppia nome+cognome è molto più comune, il mio ego level è sempre stato basso :-).
Dai tempi di Fidonet, c’era il mitico ilCosta di Savona, e mi arrivavano i messaggi per lui (ed era ai tempi molto noto e “famoso”, percui ero subissato). Che è rimasto in giro qui: http://itim.unige.it/liophant/memb/steve.html. Poi si è aggiunto http://www.linux.it/~steko/.
E di mestesso ovviamente ce ne sono infiniti…certo Facebook ha successo, ma è internet in generale che ha questo problema!
L’identità nel villaggio globale è un problema.
@mestesso: ilCosta credevo fosse sparito dalla rete (anche se almeno in teoria ho la sua email di lavoro… ma sono passati tre o quattro anni da quando l’ho visto l’ultima volta). L’altro che hai indicato c’è anche lui in giro da quindici anni o giù di lì, se non sbaglio…
Che l’identità nel villaggio globale sia un problema, e infatti io uso molto più spesso “.mau.” per distinguermi. Il fatto è che Facebook ha portato una quantità incredibile di gente nel villaggio, e questa gente esce per le vie virtuali!
Cosaaaaa? Quindi magari tu non sei il Maurizio Codogno a cui pensavo io? :)
No dai, sto scherzando. Comunqne per quanto riguarda facebook avevi perfettamente ragione. Una paio di settimane fa mi sono fatto convincere da un’amica a registrarmi… è una roba allucinante… alla faccia della privacy. Non solo trovi gente che davi per morta e sepolta da una vita, ma pure sta cosa che qualunque cosa fai non solo la vedono gli amici, ma pure gli amici degli amici…
P.S. Io però non ho resistito e ho mentito sul cognome… :)
Non mi pare grave per l’ego, è un limite del sistema.
Era peggio se la donna aggiungeva qualche aggettivo dalle parti della parola “foto” oppure dopo “un altro”. Si vede che te la sei cavata bene!
Secondo me il modo giusto per vedere facebook e’ considerare che di fatto *non c’e’* privacy: quello che ci si mette e’ di fatto pubblico, come se fosse un blog. Poi, dato che su fb ci metto i cazzi miei, e’ ragionevole che vi siano interessati solo i miei amici.